33. Di gelosie, volpi arrabbiate e luci nell'oscurità

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Note autrice:

È la prima volta che scrivo una nota introduttiva, quindi non me ne vogliate se sarà noiosa, ma stavolta avevo bisogno di esplicitarlo.
Nel testo (è successo altre volte, ma mai in modo così esplicito) ho ripreso un'espressione che ho trovato in un'altra fanfiction e vorrei precisare che l'ho usata considerandola un omaggio a chi l'ha utilizzata prima di me. L'ho usata perché la trovo geniale...
Ne approfitto anche per ringraziare tutti quelli che leggono e tutti quelli che recensiscono, innanzitutto per l'infinita pazienza di riuscire a tollerare ancora i miei sproloqui dopo la bellezza di 33 capitoli, e soprattutto perché il vostro sostegno e le vostre idee sono utilissimi e stanno decisamente rendendo divertente e appagante questo periodo della mia vita in cui ho deciso di passare una considerevole parte del mio tempo libero a scrivere scemenze e dare libero sfogo alla fantasia...
Grazie a tutti e spero il capitolo vi piaccia!

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-Permesso.
La voce della cameriera dietro la porta.
-Avanti Aiko-chan,- disse il biondo.
La ragazza entrò portando un vassoio con la colazione, lo poggiò sul tavolo del salotto e poi notò il biondo che stava cercando di sistemarsi i capelli, con scarsi risultati.
-Se vuole posso aiutarla,- si offrì la giovane.
-Davvero lo faresti?- disse lui con una luce speranzosa negli occhi.
Era da quando si era svegliato che stava combattendo con quei capelli lunghi, anche se aveva imparato a sistemare quelli di Miki, farlo a se stesso gli risultava decisamente più difficile.
-La spazzola?- domandò la ragazza avvicinandosi.
-L'ha dimenticata,- rispose il moro rientrando dal giardino e prevenendo lo sguardo perplesso del biondo a quella domanda.
-Non si preoccupi Naruto-san, ci penso io,- detto quello la ragazza sparì per dieci minuti.
Quando tornò aveva con sé una borsetta con spazzola, pettine e vari fermagli. Si sedette dietro al biondo e iniziò a pettinarlo.
-Ha davvero dei capelli bellissimi, come vuole che glieli sistemi?
-Fagli due code alte,- si intromise di nuovo il moro, -in genere li porta così...
Con pochi gesti decisi Aiko sistemò i capelli del biondo, che si lamentò quando glieli aveva tirati per legarli. Mentre Sasuke osservava ridacchiando tutta la scena. Poi la ragazza uscì.
-Non avevo idea che fare una cosa del genere fosse così complicato,- si lamentò ancora il biondo mentre si guardava allo specchio compiaciuto.
-Prima il reggiseno, ora i capelli, mi sa che ci sono parecchie cose che dovrai imparare come donna, dobe...
-Falla finita o ti picchio...- rispose lui con un'occhiataccia.

Passarono dei giorni di pieno relax, andavano a fare passeggiate in montagna e quando tornavano si rilassavano nelle vasche termali. Il terzo giorno Aiko li avvertì che nel villaggio, dall'altro lato della valle, ci sarebbe stata una festa tradizionale e decisero di andare a dare un'occhiata nel pomeriggio.
-Scordatelo.
-Che cosa?- domandò il biondo stupito dal tono di voce del moro, mentre si stava preparando.
-Scordati di andare in giro vestito in quel modo,- ribadì lui.
Naruto si guardò, indossava un vestito leggero bianco con un bordo rosso sulla gonna, non aveva le maniche ed era molto scollato, sia sul davanti che sulla schiena. La collana del primo Hokage risaltava al suo collo.
-Ma sto bene! Che c'è che non va?- domandò ancora il biondo.
-È quello il problema...
-Teme, falla finita, lo hai scelto tu questo vestito,- detto quello si infilò i sandali e uscì dalla porta aspettando il moro sul vialetto.
Il moro si innervosì, ma lo seguì sbuffando.
Dopo circa trenta minuti arrivarono al villaggio, c'erano diversi banchetti e ristorantini ai lati delle strade e loro scelsero un chiosco di ramen vista l'insistenza del biondo. Dopo aver mangiato fecero un giro.
-Teme, mi compri i dango? Ti prego, ti prego, ti prego...
Sasuke sbuffò e poi andò a fare la fila per prendergli il dolce, mentre il biondo si avvicinava ad un banchetto di cianfrusaglie.
-Ehi, bellezza!
Naruto si girò sentendosi picchiettare sulla spalla.
-Che ci fai tutta sola? Posso offrirti da bere?- un ragazzo con i capelli arancioni lo stava guardando.
-Dici a me?- domandò il biondo un po' stupito.
-Vedi altre bellezze in giro?- continuò lui.
A quelle parole il biondo avvampò, cavolo si era dimenticato che era trasformato in donna!
-Allora?- insistette il ragazzo, -dai, vieni con me!- poi lo prese per mano e fece per trascinarlo.
Naruto rimase imbambolato senza sapere bene come comportarsi.
-Lasciala,- una voce nota, alle sue spalle, lo aiutò a riprendersi.
-Ehi, e tu che vuoi? Guarda che l'ho adocchiata prima io!- osò dire il ragazzo rivolto a quell'altro dai capelli neri che aveva afferrato saldamente la spalla di Naruto.
-Lascia immediatamente la mano di mia moglie.
-Moglie?- domandò il ragazzo spaesato, -ah, ok, scusa, ma così giovane non pensavo fosse già sposata, ciao bellezza, è un vero peccato...- poi gli baciò la mano, fece l'occhiolino e se ne andò sconsolato.
Mentre il biondo avvampava e ritirava la mano come se gliela avessero bruciata.
-Teme...- provò a dire.
-Perché non hai fatto nulla?- chiese lui gelido.
-Mi ha colto alla sprovvista... non sapevo che fare... scusa...- aggiunse abbassando gli occhi dopo aver visto l'arrabbiatura negli occhi del compagno.
-Te lo avevo detto che non potevi andare in giro vestito così,- disse l'altro stizzito.
-Ma è carino e fa caldo...- borbottò lui.
-Appunto! È TROPPO carino!- esclamò il moro guardandolo male.
Il biondo ridacchiò e poi gli disse con fare malizioso:
-Mi stai dicendo che sono carina?
Il moro girò il volto di lato stizzito, poi lo prese per mano e lo trascinò via, borbottando insulti.
Sulla strada per tornare al ryokan il moro non aveva più detto una parola, per cui, una volta in stanza, Naruto gli domandò:
-C'è qualcosa che posso fare perché tu la smetta di essere così arrabbiato?
Sasuke lo guardò, poi un ghigno gli comparve sulle labbra:
-In effetti c'è una cosa che potresti fare...
Prese dal suo zaino un pacchetto e glielo tirò, per poi dirigersi verso il bagno.
Il biondo guardò stupito il pacchetto, poi lo aprì e quando vide quello che conteneva arrossì fino alla punta delle orecchie.
Quando il moro uscì dal bagno dopo essersi fatto la doccia, con solo un asciugamano in vita, il suo cuore perse un battito.
Sdraiata di lato sul letto, con una mano a reggergli il viso, c'era una ragazza bionda con un minuscolo completino intimo nero, i capelli sciolti, che lo guardava maliziosa.
-Uchiha...- sussurrò la ragazza, -non è che mi stai diventando etero? Non pensavo ti piacesse una cosa del genere...
Il moro inghiottì, poi sentì la bocca diventargli secca, lo stomaco era strano e tutto il sangue affluì verso il bacino, lasciandolo quasi stordito. Non avrebbe mai pensato di poter avere una reazione del genere davanti ad un corpo femminile. Si avvicinò cercando di riprendere un po' del suo abituale contegno, gli sfiorò una caviglia, si inginocchiò sul materasso e andò a baciargli il retro di una gamba fino all'attaccatura con la natica, impazzendo quasi quando vide solo il minuscolo filo del perizoma scivolare tra i glutei.
-Penso più che altro di essere dobe-sessuale...- gli sussurrò all'orecchio dopo essere risalito con morsetti e leccate lungo la schiena.
Il biondo scoppiò a ridere e si girò per baciarlo e accoglierlo tra le sue braccia.
-Allora ti piace?- domandò.
-Da morire...- sussurrò il moro andandogli a baciare il collo e a massaggiare un seno prendendolo da sotto e stringendolo leggermente.
Poi infilò una mano sotto quelle minuscole mutandine e iniziò a massaggiare il suo clitoride. Naruto iniziò a gemere e gli sfilò l'asciugamano che aveva in vita.
-Vedo che siamo parecchio eccitati qui sotto...- sussurrò andando a massaggiare la sua lunghezza e facendolo fremere.
-Voglio che mi cavalchi,- disse il moro mordendogli un lobo.
Allora il biondo si sfilò le mutandine e si posizionò sopra di lui. Se lo fece entrare dentro in un sol colpo e iniziò a dondolarsi avanti e indietro lentamente per sentirlo, mentre il moro gli andava a stringere i glutei e ne incoraggiava i movimenti con le mani. Naruto si piegò su di lui per far sfregare quella parte che aveva imparato fosse la chiave del piacere nel corpo femminile e lo baciò intensamente, iniziando a muoversi più veloce.
Il moro gli strinse i glutei forte e lasciò scivolare le mani verso l'interno, carezzò l'apertura posteriore e poi andò a leccarsi un dito. Lentamente glielo infilò dentro.
-Ah, che fai?- domandò Naruto affannato.
-Stavo pensando che ora hai due buchi... potremmo provare anche il secondo... sembra così stretto...- e dopo averlo detto sfilò il dito e andò a comporre un sigillo.
Apparve una copia del moro che prese dell'olio per il corpo che era sul comodino (la stanza era fortunatamente piena di accessori per il benessere), se lo sparse sulle dita e iniziò poi a penetrarlo lentamente.
Naruto cacciò un urlo.
-Fa male?- domandò subito il moro preoccupato.
-N... no, ma fai piano...
Mentre Naruto continuava a muoversi sopra di lui, la copia lo stava lentamente allargando sul dietro con le dita. Dopo un po' vi poggiò la sua erezione e iniziò a sfregarla contro quel buchino, che si contraeva a ritmo con le spinte che riceveva sul davanti. Il moro lo fece sdraiare completamente su di sé e lo abbracciò:
-Ora rilassati, se ti fa male, mi fermo subito, ok?
Assentì, quasi senza fiato. La copia iniziò a spingere, ma lo sentì irrigidirsi, per cui si fermò. Il moro mise una mano tra i loro corpi e andò a stimolargli il clitoride, come avrebbe fatto se avesse avuto a che fare con il suo corpo maschile, aumentare il piacere annullava o almeno copriva il dolore. Dopo poco il biondo si rilassò e la copia ricominciò a spingere piano, facendo avanti e indietro per stimolare le contrazioni involontarie di quel buchino che lo stava facendo impazzire per quanto era stretto.
Quando anche l'altro Sasuke fu tutto dentro i due provarono a muoversi all'unisono e Naruto urlò. Gli si riempirono gli occhi di lacrime e non riusciva a non gridare quando li sentiva affondare e riempirlo in un modo che non immaginava possibile. Ci misero un po' a trovare un ritmo che andasse bene per tutti e tre, mentre il biondo quasi non riusciva a respirare e sentiva il cuore battergli all'impazzata dentro il petto. Poi vide solo bianco e si accasciò sopra il moro, privo di forze, mentre la copia dava qualche ultima spinta e poi svaniva.
La sensazione dell'orgasmo dell'altro se stesso si mescolò al suo piacere e venne a sua volta, soffocando il suo gemito sulle labbra del biondo che provava a riprendersi. Rimasero così abbracciati per un istante, poi il biondo sollevò la testa e disse:
-Sembra che Kurama abbia urgenza di parlare a entrambi...
Il moro sollevò un sopracciglio:
-Ora?
-Mi sta urlando nella testa, sbrigati...
Allora lui attivò lo sharingan e si ritrovarono davanti ad una volpe furiosa che gli ringhiava contro, trattenuta a stento dalle sbarre del cancello:
-Razza di imbecilli! Conigli in calore che non siete altro! Non vi avevo detto che il chakra di Naruto non doveva essere alterato?
I due sussultarono.
-Kurama... dai calmati, non è successo niente...- provò a dire il biondo.
-Ma quale non è successo niente! Stavo per perdere tutto il lavoro fatto in questi giorni, BAKA! Non vi azzardate mai più a rifare una cosa del genere!
-Come non dobbiamo rifare una cosa del genere?- domandò il moro a quel punto, -non dobbiamo fare sesso per fare un bambino?
-Uchiha... prima o poi ti ammazzerò stanne certo,- sibilò la volpe, -c'è modo e modo di fare sesso!- continuò poi urlando, -lo hai fatto quasi svenire per il piacere! Io sto qui a fare il duro lavoro per voi, dosando ogni oncia di chakra per creare un'ovulazione perfetta e voi che fate? Mi inondate il tutto con una scarica di ormoni e endorfine?!
-Quindi dobbiamo ricominciare da capo?- chiese il biondo preoccupato.
-No, ovviamente, con chi ti credi di avere a che fare?
-Beh allora non vedo perché devi fare tutta queste storie,- sbuffò Sasuke contrariato.
-Apri il cancello,- ringhiò la volpe al biondo, -che lo ammazzo...
-Suvvia Kurama, scusaci, ti prometto che staremo più attenti d'ora in poi, ok?- provò a tranquillizzarlo il biondo.
-Tranquilli? Voi starete in astinenza fino a quando io non avrò finito, SONO STATO CHIARO?
-Che intendi per astinenza?- provò a domandare il biondo che si stava preoccupando sul serio, non aveva mai visto Kurama così infuriato.
-Significa che dovete fare una vita sana per i prossimi tre giorni, dormire tanto, mangiare sano, passeggiare e BASTA, NIENTE SESSO, fino a quando non lo dico io o non se ne fa niente!!! E questo vale anche per te Uchiha, voglio i tuoi girini svegli per quando serviranno!
Lo sguardo della volpe era talmente minaccioso che entrambi sentirono un brivido lungo la schiena e si sbrigarono ad annuire senza riuscire a dire una sola parola.
-E niente alcool, tu, imbecille, hai bevuto un bicchiere di birra a cena! Non lo sai che l'alcool altera il chakra? E che una donna incinta non deve bere! Possibile che voi due abbiate le zucche vuote e non sappiate neanche le cose più basilari?
-Veramente io non sono ancora incinto...- rispose sottovoce il biondo.
-Taci che è meglio e ora andate a dormire...- aggiunse alla fine con un ringhio basso e profondo la volpe, per poi girarsi e lasciarli lì.

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