34. Ormoni impazziti e ansia dilagante

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-Dobe, si può sapere che diavolo stai facendo?
Si era svegliato quando lo aveva sentito alzarsi, accadeva spesso da quando era incinto, non faceva altro che fare pipì e si alzava più volte per notte; ma quando dopo un po' non lo aveva sentito tornare, aveva deciso di controllare dove fosse finito.
Lo trovò inginocchiato di fronte al frigorifero.
Dopo la sua domanda lo vide girarsi, mentre sgranocchiava una carota e teneva tra le mani dei pomodori.
-Tuo figlio mi odia,- disse il biondo.
-Hm?- fece perplesso.
-Mi odia, mi fa venire voglia di mangiare solo pomodori, carote e broccoli...
Il moro fece uno sbuffo e gli chiese:
-Hai fame? Vuoi che ti prepari del ramen? È tanto che non lo mangi.
-Non lo nominare neanche,- rispose il biondo con la faccia schifata, -mi viene da vomitare solo all'idea...
A quelle parole il moro scoppiò a ridere.
-Io ti dico che il bambino mi odia e tu ti metti a ridere?- domandò il biondo voltando lo sguardo verso il basso.
-Ma non rido per quello, dobe, è che l'idea che tu non abbia voglia di mangiare il ramen è... esilarante...
-Per fortuna che almeno a te viene da ridere...- disse il biondo a mezza bocca.
Poi si sedette per terra e continuò a mangiare un pomodoro senza guardarlo.
Sasuke rimase perplesso e gli si avvicinò, sedendosi accanto a lui:
-Dobe, mi vuoi dire che hai?
-Te l'ho detto il bambino mi odia...
-Ma che stai dicendo? Com'è possibile che ti odi? È una cosa minuscola!
Ma il biondo a quelle parole si portò le ginocchia al petto e vi nascose il volto in mezzo.
Il moro provò a scuoterlo, gli fece sollevare il viso e lo trovò bagnato di lacrime.
-Dobe,- sussurrò, -sono sicuro che nostro figlio non ti odia affatto, sono solo gli ormoni... Tsunade lo aveva detto che potevi avere degli sbalzi di umore, no? È normale...
-Sono al secondo mese, vomito tutto quello che mangio, ho voglia di mangiare solo cose che normalmente mi fanno schifo, vado in bagno ogni cinque minuti, mi sento gonfio, grasso, brutto, in un corpo che non so gestire e mi vengono solo pensieri orribili... secondo me è la punizione per aver voluto un figlio in questo modo non naturale...
-Non è un modo non naturale, è un miracolo, è diverso...- provò a dire il moro per consolarlo.
-Il risultato è lo stesso,- continuò lui con voce dura.
-Adesso proviamo a tornare a letto...

-Permesso, Naruto ci sei?
La voce di Sakura arrivò dalla porta di ingresso, ma lui non si alzò neanche per andarle incontro.
-Naruto! Non ti senti bene?- fece lei preoccupata quando lo trovò sul divano, abbandonato, con una cornice in mano e il volto pieno di lacrime.
Gli corse incontro e lo scosse, ma poiché lui non le prestava una grande attenzione, lei lo visitò e si tranquillizzò solo quando sentì, attraverso il chakra, che sia lui che il bambino stavano bene.
Allora gli si sedette accanto e lo costrinse a tirarsi su e guardarla negli occhi.
-Naruto, si può sapere che ti sta succedendo? Il bambino sta bene, tu stai bene, qual è il problema? Sasuke mi ha mandato un messaggio prima di andare in missione dicendomi di passare a trovarti che eri un po' giù, ma così mi sembra esagerato!
Lui la guardò e poi si mise a piangere ancora di più.
-È stato lui a dirti di venire?- le chiese tra i singhiozzi.
-Sì, mi ha detto che era preoccupato...
-Non è vero che era preoccupato, era esasperato, non mi sopporta più... e ha mandato te perché non mi vuole più...
Lei lo guardò con fare interrogativo, ma lui le si buttò tra le braccia affondando il viso sulla sua spalla e inzuppandole la maglia di lacrime. Lei si irrigidì un attimo, ma poi capì che il suo amico aveva bisogno di quello e ricambiò l'abbraccio stringendolo.
-Naruto, lo sai che Sasuke è dovuto andare in missione, no? Era il patto fatto con Tsunade, tu saresti rimasto a casa, ma lui avrebbe dovuto continuare a lavorare, ma torna domani sera, è una missione corta... dov'è Miki?
-L'ha portata da Kurenai perché non si fidava a lasciarla con me...
-Non credo che non si fidasse, credo piuttosto che non volesse che lei ti vedesse in questo stato, non sei un bello spettacolo, sai?- provò a stimolarlo un po' lei, ma ottenendo in risposta solo singhiozzi ancora più forti.
-Naruto,- continuò poi la ragazza dolcemente, -sono gli ormoni, lo sai... è tutto a posto, sta andando tutto bene, perché sei così disperato?
-Non sono solo gli ormoni, io... io mi sento così male... ho litigato con Sas'ke, lui si è arrabbiato da morire e poi ha preso Miki e se ne è andato...
-Perché si è arrabbiato?
-Perché gli ho detto che non sarò mai in grado di fare il genitore e che abbiamo sbagliato a volere questo bambino, che nessuno lo accetterà mai perché sarà etichettato come "mostro" come lo sono stato io quando ero piccolo... avanti dove si sono mai visti due uomini fare un bambino? Lo stiamo condannando ad un'esistenza triste e infelice... siamo solo due egoisti!
-Naru...- sospirò la ragazza, ma non proseguì perché lui la incalzò.
-E poi non faccio altro che pensare a mia madre,- disse prendendo la cornice che aveva tra le mani e facendola vedere alla ragazza, era la foto che la ritraeva incinta insieme alla madre del moro, -mi manca terribilmente, non ho mai pensato a lei così tanto come in questi giorni e... ho chiesto a Sas'ke di farla resuscitare con il rinnegan...
Sakura trasalì a quelle parole:
-Naruto, ma che...
-Tranquilla, mi ha detto di no urlando, mi ha detto che sto diventando pazzo e che sto facendo impazzire anche lui e poi se ne è andato infuriato...
-Capisco perché si sia arrabbiato, ma non pensi di stare un po' esagerando? Da quanto tempo stai così? Perché non lo hai detto a me o Tsunade?- domandò la ragazza.
-È una settimana che non faccio altro che piangere, davanti a Miki cerco di trattenermi, ma poi non dormo tutta la notte...
-Quindi è una settimana che tu e Sasuke non dormite?
-Praticamente...
Ma in quel momento sentirono che qualcuno stava entrando dalla porta.
-Iruka-sensei!- esclamò la ragazza.
-Ciao Sakura, Naruto, ma che succede?- chiese lui stupito dalla scena che si era trovato di fronte agli occhi.
-Che ci fai qui?- gli domandò il biondo.
-Sasuke mi ha chiesto di passare...- disse lui andandosi a sedere di fronte ai due.
-Hai visto?- fece il biondo rivolto alla ragazza, -ha fatto venire anche lui perché non si fida a lasciarmi da solo!
-Ehi, ehi, calma,- fece il sensei, -spiegatemi che sta succedendo per favore.
Il biondo raccontò quello che aveva già detto alla ragazza, non accennando solo al rinnegan del moro e alla sua proposta di resuscitare la madre, poi aggiunse:
-Io non ho mai avuto una madre, per cui non so come fare, andrò nel panico ancora più di quanto non lo sia ora quando il bambino nascerà, quelle cose istintive che vengono fuori alle donne a me non verranno fuori, sarò pessimo e non sarò in grado di fare nulla... e il bambino soffrirà...
Poi scoppiò nuovamente in lacrime.
-Ma Naruto quello che hai detto non è esattamente vero...- gli disse Iruka.
Il biondo sollevò un po' il capo e lo guardò.
-Quando i tuoi genitori sono morti, proprio all'inizio, il Terzo e sua moglie ti hanno preso con loro, per cui non è vero che non c'è mai stato nessuno che si sia occupato di te... poi quando avevi quasi un anno, la moglie del Terzo è morta e lui allora non ce l'ha fatta più da solo, perché era dovuto anche tornare Hokage, e ti ha mandato in orfanotrofio, ma appena poteva veniva a passare del tempo con te. Tu non te lo ricordi, ma io so che è così. E quando sei entrato in Accademia il Terzo mi ha raccontato la tua storia e mi ha detto di quanto fosse dispiaciuto di non averti potuto tenere con sé...
A quelle parole il volto del biondo si rasserenò un po'.
-E poi Naruto,- aggiunse a quel punto la ragazza, -io credo che sia normale che tu ti senta così in questo momento, da un lato sei pieno di ormoni fino a scoppiare e poiché non ci sei abituato ti fanno più effetto che a una donna. Nella tecnica di trasformazione che hai usato, il cervello non cambia quasi per niente, per cui tu in questo momento hai un cervello maschile che si ritrova innaffiato di ormoni femminili che non sa gestire, una donna è abituata agli sbalzi ormonali perché li ha ogni mese, per te invece è la prima volta... inoltre quando si diventa genitori è normale confrontarsi con le immagini dei propri genitori e... poiché tu non hai potuto averli vicini, non riesci a immaginarti come potresti essere come madre, o padre, o quel che è insomma...- sbuffò infine, non sapendo quale parola fosse meglio utilizzare per non turbare ancora di più il ragazzo che ancora stringeva tra le braccia.
-E comunque Naruto, tu non sei solo, hai Sasuke, state crescendo insieme Miki e siete bravissimi, hai noi, e nessuno chiamerà questo bambino "mostro" perché altrimenti dovrà vedersela con me, te lo giuro! Non ti tormentare così... per favore,- gli disse Iruka avvicinandoglisi e facendogli una carezza.
-Esatto,- aggiunse Sakura, -chi sa che sei incinto?
-La famiglia... tranne Miki...
-Miki non lo sa ancora?- domandò a quel punto il sensei.
-No, abbiamo preferito non dirglielo fino a quando non finirò il terzo mese, perché se ci fosse un problema non vogliamo farla soffrire inutilmente,- disse il biondo tirando su col naso.
-E come hai giustificato il tuo essere donna?- domandò ancora l'uomo.
-Le abbiamo detto che è un allenamento speciale di manipolazione del chakra, per vedere per quanto tempo riesco a mantenere questa forma...
-E lei ci ha creduto?- domandò Sakura.
-Credo di no, ma non ha fatto altre domande,- le rispose il biondo alzando le spalle.
-Questo vuol dire che lo sanno anche Kakashi, Shizune, Karin, Jugo e Suigetsu?
Il biondo assentì.
-Vuoi aspettare per dirlo agli altri?- domandò il sensei.
Anche stavolta il biondo assentì.
-Quando torna Sasuke?- domandò ancora.
-Domani sera, se torna...- sospirò il biondo, che si era un po' calmato nel frattempo.
Ma Sakura gli diede un colpo sulla testa, non troppo forte, e gli urlò contro:
-Razza di baka, smettila! Ma ti pare possibile che Sasuke non torni? Era così preoccupato di lasciarti solo che ha chiesto sia a me che a Iruka di venire da te! E poi ha portato Miki da Kurenai per farti stare tranquillo e darti la possibilità di sfogarti con noi!
Lui si massaggiò la testa piano, ma non rispose.
Iruka ridacchiò a quella scenetta, ma poi disse:
-Comunque non mi sembra il caso di lasciarti da solo, io posso rimanere stasera, ma domani mattina devo andare in Accademia, tu Sakura?
-Anche io domattina non posso perché sono di turno in ospedale, ma se tu rimani ora, io contatto gli altri, faremo i turni,- disse la ragazza.
-Non è necessario,- provò a dire il biondo.
-Oh sì che lo è!- gli disse la ragazza con fare accusatorio, -pensi che al bambino faccia bene che tu sia in questo stato? Io sono il tuo medico e ho appena deciso che tu non rimarrai più solo fino a quando non saranno diminuiti questi sbalzi di umore!
Poi lo abbracciò forte, lo strillò ancora un po' e disse che sarebbe tornata più tardi dopo aver sentito gli altri ed essersi organizzati.
Iruka assentì, poi si volse verso il biondo e gli chiese:
-Ti senti un po' meglio adesso?
-Sono esausto, ma forse... un po'...
-Allora andiamo di là e prepariamo la cena, ok? Ti dispiace se faccio venire anche Kakashi?
Il biondo scosse la testa e lo seguì in cucina.
Aveva la testa pesante e gli occhi ancora gonfi, ma l'idea di stare un po' con Iruka in fondo non gli dispiaceva...

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