3. è già tutto cambiato...

200 14 1
                                    

Dopo pochi minuti Naruto uscì dal bagno e lo sentì dire:
-Teme ti ho messo uno spazzolino da denti pulito sul lavandino, ti aspetto in stanza.
Il moro si sollevò, non era ubriaco, ma aveva comunque bevuto un po', per cui non era proprio stabile sulle gambe, spense la luce del salotto e andò verso il bagno. Si sciacquò il viso, si lavò i denti, poi si guardò a lungo nello specchio, aveva una strana espressione, uscì dal bagno e si affacciò nella stanza di Naruto, anche questa straordinariamente in ordine. Si appoggiò allo stipite della porta con le braccia incrociate, lo vide disteso su un letto a due piazze, con le mani incrociate dietro la testa, che osservava il soffitto. Addosso aveva dei pantaloni di un pigiama del solito arancione e una maglietta bianca un po' stretta che lasciava scoperta una parte dell'addome.
-Dove vuoi che dorma?- gli chiese.
Il biondo si voltò e gli indicò il letto di fianco a lui con la mano.
-Vuoi un pigiama?- gli chiese Naruto.
-No, sono abituato a dormire solo con una maglietta e i boxer,- disse avvicinandosi e levandosi i pantaloni che poggiò su una sedia.
Si accasciò dall'altro lato del letto, verso la finestra, si stese di lato, in modo da poterlo guardare, sorreggendosi su un braccio piegato. Non riusciva proprio a smettere di guardarlo quella sera. Non avrebbe saputo dire come si sentiva, era tutto un groviglio di emozioni, ma era diverso da quello a cui era abituato, queste erano più dolci, più calde, di quelle emozioni roventi che lo avevano reso forte e che si era abituato ormai a controllare.
-Sai Sasuke, non riesco ancora a credere che tu sia qui,- disse il biondo continuando a guardare il soffitto.
-È strano anche per me,- rispose lui.
Naruto si voltò verso di lui, si poggiò su un fianco, gli occhi fissi negli occhi, azzurro nel nero. L'altro vide una lacrima, scendere da quegli occhi blu, allora, quasi senza accorgersi di quello che stava facendo, allungò una mano e la raccolse, carezzando quella pelle ambrata.
-Perché piangi?- gli chiese sommessamente.
-Sono felice, Sasuke, ma ho paura.
-Anche io.
Continuò a carezzargli la guancia, gli sfiorò i capelli con le dita, passò un dito sulle sue labbra, mentre continuava a guardarlo fisso negli occhi, poi staccò la mano e fece per allungarsi e spegnere la luce che era sul comodino:
-Dormiamo, è stata una strana serata.
Ma non si aspettava che Naruto dicesse quelle parole:
-È così che vuoi far concludere questa serata?
Si immobilizzò, lo guardò e lo vide avvicinarsi, lo vide poggiare una mano sul suo viso, chiudere gli occhi e sentì quelle labbra che sfioravano le sue. Non fece nulla, non era in grado di fare nulla in quel momento. Naruto si staccò:
-A giudicare dalla tua reazione non è stata una buona idea,- e si allontanò con uno sguardo affranto.
-No,- si riscosse e lo fermò, gli mise una mano dietro alla nuca e lo baciò lui questa volta, leggermente, poi si staccò solo di un soffio e gli disse:
-È stata una buona idea.
E riaffondò su quelle labbra, le sentì schiudersi e si baciarono, davvero. Naruto lo spinse verso il basso e lo fece poggiare sul cuscino, gli si mise un po' sopra e lo baciò intensamente, succhiò le sue labbra, giocò con la sua lingua, gli accarezzò il viso con le mani, mentre l'altro aveva ancora una mano dietro la sua nuca per non interrompere quel contatto e l'altra aveva preso a vagare sulla sua schiena. Si staccarono per mancanza di fiato, con gli occhi lucidi, le labbra gonfie e le guance arrossate.
-Ora possiamo dormire,- disse Naruto spegnendo la luce.
-Ma...- fece per protestare il moro.
-Niente ma, sono successe troppe cose oggi, non c'è nessuna fretta, è tardi e per stasera basta così,- disse categorico il biondo, al che lo fece girare di schiena e lo abbracciò da dietro stringendoselo al petto, -dormi,- ordinò.
Sasuke sentì che gli baciava la nuca, che lo stringeva a sé, e non replicò. Aveva ragione, erano successe troppe cose in una sola giornata. Si rannicchiò in quel calore, sentiva il suo respiro che gli solleticava un orecchio, si sentiva strano, agitato, ma calmo al tempo stesso. Pieno di una calma che non ricordava, che non conosceva. Dopo qualche istante sentì Naruto chiedergli all'orecchio:
-Tu di che cosa hai paura?
-Che tutto cambi,- rispose a bassa voce e si strinse ancora di più in quell'abbraccio, poggiando una mano sopra la mano dell'altro che era posata sul suo stomaco.
-È già tutto cambiato,- rispose il biondo, facendo scivolare tra le sue dita quelle dell'altro e stringendo quella mano che tanto aveva rincorso.
Stranamente il suo timore sembrò scemare a quelle parole.
-E tu?- gli chiese in rimando.
-Ho paura che il tuo fan club mi ammazzi,- e a quelle parole non poterono fare a meno di scoppiare a ridere tutti e due, dopo qualche minuto si rilassarono e, stretti uno all'altro, scivolarono nel sonno.

Tutto è già cambiatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora