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19》 SUICIDE OR NOT?

Tornata in seminterrato, però, vedo una scena che avrei preferito non vedere...

Finn, è avvinghiato ad una ragazza qualunque. Non so perchè... ma ora mi va tutto male. Prima andava tutto bene, no? Finn non aveva litigi con suo padre, Millie e Jack stavano bene insieme e Noah stava bene con sè stesso. Ma ora... è colpa mia. Sono io. Se solo non fossi entrata nel Cast... ora sarebbe tutto normale. Sarei ancora a casa mia, a tre isolati da quella dove vivo ora, con mia madre e mio fratello James. A guardare insieme Stranger Things. Finn sarebbe la mia celebrity crush come lo è sempre stato e Noah e Millie sarebbero i miei attori preferiti... come sempre. Tutto normale.

Ma... no. Non sono io il problema. E' quella lurida troia che ora sta baciando Finn. Se solo scopro chi è le strappo le vene... ma chi voglio prendere in giro. Non sono dura come un mattone.
Sento i miei occhi bagnarsi e le lacrime bagnarmi le guancie. Indietreggio di qualche passo prima di correre via da quell'inferno.
Mi fermo di botto sul marciapiede, dove mi siedo togliendomi i tacchi e continuando a versare lacrime.
Se vogliamo proprio dirlo ora non so perchè io stia piangendo. Avrei dovuto correre da loro e interrompere il loro bacio... come ha fatto Finn con me e Noah. Ma io non sono forte, sono fragile. E non appena mi succede qualcosa di brutto scoppio in lacrime.

Se solo fossi forte, se solo non fossi come sono... se solo fossi diversa. Ma non lo sono, no. Nessuno è perfetto... ma Finn lo è. Finn è per me la perfezione. Forse io non sono lo stesso per lui... no? Perchè mai quindi avrebbe dovuto tradirmi? Perchè proprio ora che tutto sembrava andare bene tra noi due?
Prima ho perso Noah ed ora Finn, di nuovo. Forse è il destino. Forse il Fato vuole che io e Finn non stiamo insieme. Forse.
Perchè? Perchè ho deciso di andare ai provini per la terza stagione? Perchè? Avrei potuto benissimo starmene a casa, no? E invece no. Se solo ricordo quello che mi ha detto...
«Senti, mi dispiace aver rovinato le scene... io...»
No Finn, l'hai fatto perchè mi ami. O meglio, mi amavi. Ora non mi ami più, non è così?

Ma sono solo io che mi faccio questi strani pensieri. Ho sbagliato su di te... ho sbagliato sul tuo conto. Ho sbagliato... sono sempre io a sbagliare? E' sempre colpa mia? No. Non è colpa mia. Non è colpa mia. Non è colpa mia. O forse si. Visto? Non riesco nemmeno a convincermi da sola. Allora è veramente colpa mia.

Sento chiamare il mio nome in lontananza ma non ci faccio molto caso. Ho deciso, se proprio devo... lo farò.
Mi alzo dal marciapiede asciugandomi le lacrime e dirigendomi verso la piscina. La folla dei ragazzi non si sposta e sono costretta a chiedere permesso più volte.
Continuo a camminare a testa bassa sino a bordo piscina.

Sento il marmo freddo sotto le piante dei piedi.
Mi guardo intorno e tutt'un tratto i rumori vicino a me diventano quasi inesistenti. Non sento altro che il mio cuore battere veloce contro il mio petto.
Poi, mi butto in acqua e vengo trascinata dal vestito in fondo alla piscina. Non provo a nuotare o fare altro, mi limito a sprofondare assieme ai miei pensieri.

La pancia comincia a bruciare e così anche i polmoni. Ma anche se provo a nuotare in superficie, il vestito mi trascina giù.
Ed è così che deve finire la vita di Emma Charlotte Dawson, tradita nei suoi ultimi minuti di vita dal suo fidanzato, suicidata per colpa del dolore. La vista comincia ad offuscarsi. Ora mi sento mancare. Sono pentita di averlo fatto. Avrei potuto continuare a piangere e voltarmi per vedere chi mi stava chiamando. Invece no, sono testarda e ho voluto provare a lanciarmi in piscina incurante del fatto che me ne sarei pentita.

Le palpebre cominciano a chiudersi lentamente, addio Finn, addio Millie, addio Noah, addio James, addio mamma, addio vita. Tocco con i piedi il fondo della piscina e lancio il mio ultimo respiro.
L'ultima cosa che vedo è una figura tuffarsi in acqua, poi tutto diventa nero.
E' così che muoiono le persone? Vedenco tutto nero alla fine? Pensavo succedesse qualcosa di più bello.