"Ma allora non mi ascolti! Ti dico che non è così che va cotto"
"Ah ma davvero?"
"Davvero"
Ragione o torto qualcuno lassù nel cielo aveva sbagliato i calcoli nel farli avvicinare così tanto:
mai mettere Sebastian e Persia in una cucina.
Le 14:00 erano appena scoccate a New York e quando ormai le persone normali solitamente avevano finito di mangiare ecco che i due dovevano ancora capite cosa cucinare.
Entrambi temerari si lanciarono nella cucina italiana e per esattezza in un piatto di spaghetti al pomodoro.Ora,
Persia aveva vissuto circa tre anni di tutta la sua vita in giro per ľ Italia, da Bergamo a Palermo e da Bari a Milano fermandosi in alcune delle numerose città presenti tra esse.
Non voglio dire che fosse diventata un italiana doc perchè sarebbe a dir poco inverosimile.
Ma se la cavava abbastanza da sapere che uno, ľ acqua va prima fatta bollire e due, se si trattava di cucina italiana ingredienti come il ketchup andavano aboliti sedutastante.
Il solo vederlo sulla pasta farebbe venire i brividi a qualunque italiano.
Mai mettere il ketchup sulla pasta. Purtroppo però Sebastian aveva solo quello.
Non aveva il pomodoro.
Persia pensò per qualche minuto a come poterla condire.
Accanto a lei Sebastian.
Lei non se ne accorse ma lui la stava fissando da qualche passo più indietro. La osservò attentamente.
Si appuntò mentalmente ľ abitudine di Persia di mordersi le labbra mentre pensava e se ne sarebbe appuntate tante altre.
Avrebbe mai fatto lo stesso? Improvvisamente da dentro una voglia irrefrenabile di mordere quelle labbra lo pervase.
Lo avrebbe fatto con la fame ma anche con una sete di un beduino che dopo giorni di digiuno finalmente arriva ad un banchetto ma senza farle male.Le avrebbe assaporate come Adamo ed Eva assaporarono il frutto proibito nel giardino delľ Eden.
Avrebbe voluto prenderla in quel preciso istante, mentre era nel pieno dei suoi pensieri e metterla a sedere sul tavolo e dopo di che baciare di quella ragazza ogni centimetro. Domanda: lei avrebbe voluto?
Lui ancora non lo sapeva ma in fondo lei non aspettava altro.
Persia osservò gli spaghetti accanto alla pentola ignara di ciò che stava passando per la testa del ragazzo e scervellandosi su come arranagiarsi. Infine il colpo di genio.
Si voltò di scatto verso Sebastian cogliendolo di sorpresa."Hai il burro?"
Gli chiese, euforica per la sua idea. Sebastian rispose di si e che era in frigo, direzione verso cui Persia si diresse.
Aprì il frigorifero rosso e chinandosi cominciò a cercare.
Gli occhi di Sebastian caddero involontariamente, se così se la volle raccontare, sul suo fondoschiena."/questa ragazza sarà la mia rovina/"
pensò percorrendo con i suoi occhi le lunghe gambe.
Dopo trenta secondi, Persia lo trovò. Lo afferrò con aria soddisfatta.
Si voltò.
Ora non c'era altro da fare che accendere il fornello, mettere la pasta e...
I suoi pensieri si bloccarono quando vide il ragazzo a due centimetri da lei. La imprigionò con i suoi occhi e con le sue braccia, attaccate al frigo.
Era ancora a petto nudo.
La bocca di Persia si seccò.
Rimasero qualche minuto a guardarsi negli occhi senza fiatare finchè Persia con flebile voce riuscì a spiccicare ľ unica frase che in quel momento le venne in mente"Il burro rischia d.di sciogliersi"
Sebastian non fiatò e nemmeno si mosse
"Fa caldo"
constatò cercando di guardare altrove. La ragazza si passò la lingua sulle labbra secche"Fa ESTREMAMENTE caldo"
rispose avvicinandosi ancor di più e costringendola con le spalle contro la parete di ferro.
Era entrata nella tana del lupo.
La sua integrità, i suoi buoni propositi erano stati messi a dura prova da quella stessa mattina.
Sapeva che se avesse fatto quel che voleva, se lo avesse baciato o peggio... non sarebbe più tornata indietro.
Ma non poteva.
Sentiva che non poteva.
Ma ancora una volta Samantha la soccorse con una delle sue solite chiamate.
"Dovrei passare"mormorò sgusciando da sotto le sue braccia
"/piccola fortunata. Ma non ancora per molto/"
pensò guardandola avviarsi verso il divano.
"Pronto?"
Quello fu ľ ultimo suo momento di serenità prima che tutto questo potesse cambiare.
"Aspetta Sam! Parla piano, respira. Dimmi che è successo"
Persia si voltò verso Sebastian.
Era sbiancata ed il suo corpo cominciò a tremare come una foglia.
Un velo di lacrime le coprì gli occhi.
"Matt cosa?"
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Un amore color Manhattan| Sebastian Stan
Romance"Quindi...parlami di questo Sebastian" Sam ricominciò la conversazione dopo due minuti di silenzio studiando eventuali reazioni delľ amica. Persia fece spallucce tenendo lo sguardo basso sulla verdura che stava preparando con cura "cosa vuoi che ti...