Capitolo 5

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È arrivata la domenica e con essa il tradizionale pranzo a casa dei Moretti, con la differenza però che questa volta ci sarà anche Riccardo.
Non so bene ancore se andare, ma allo stesso tempo penso anche che sarebbe inutile non accettare oggi perchè lui sarà nuovamente presente quotidianamente nella mia vita, quindi mi auguro solo che sarò in grado di ignorarlo come spero farà anche lui perchè riallacciare un rapporto con Riccardo significherebbe riaprire un dolore troppo grande e non voglio soffrire ancora.
Decido quindi di prepararmi indossando un semplice vestitino nero, con degli stivali, alti fino al ginocchio, dello stesso colore, un cappottino rosso e infine prendo la mia solita borsa. Dopo un'ora sono già davanti alla graziosa villetta colorata di giallo, dove la mia migliore amica è sulla porta ad aspettarmi
"Hey tesoro, ciao!"mi saluta ed io in risposta le do un abbraccio, notando intanto la macchina dei miei genitori, anch'essa in giardino.
"Sei pronta a rivederlo?" Continua lei.
"Devo esserlo non potrò evitarlo per sempre." Le rispondo con voce sottile.
Una volta entrati in casa mi affretto a salutare Maria e Marco.
"Ciao zia Maria, zio Marco!" Dico sorridendo per poi dare un bacio ad entrambi.
"Ciao cara!" Mi rispondono felici.
Poi passo subito abbracciare i miei genitori, Laura e Stefano, fino a che non mi giro trovandomi davanti, colui che un tempo credevo essere l'amore della mia vita, salutandolo con un distratto cenno del capo.
Dopo minuti passati a fissarci è Giulia che mi riporta alla realtà.
"Marti, saliamo su in camera mia!"
"Si si certo." rispondo ancora turbata.
Arrivate nella sua camera comincia subito un discorso che avrei tanto voluto evitare.
"Ieri sera non abbiamo avuto modo di parlarne, che effetto ti ha fatto rivedere mio fratello?"
"È difficile Giulia, più lo guardo più mi ritorna alla mente quel periodo. Prima il bambino e poi la sua partenza che mi ha devastata del tutto" e intanto le lacrime scendo ininterrottamente sul mio viso.
"Oh, tesoro.." dice Giulia stringendo le mie mani nelle sue, non sapendo in realtà cosa dire rispetto ad un argomento così doloroso anche per lei.
"Abbiamo sbagliato tutto, sei anni fa. Era quello il momento in cui dovevamo dimostrarci il nostro amore, farci forza. E invece abbiamo fatto la scelta più semplice, perchè troppo impegnati a distruggerci." Continuo io con voce piccola, quando però vengo interrotta da qualcuno che lentamente apre la porta della camera mentre io mi affretto ad asciugare le lacrime dal mio viso.
È mia madre, i nostri sguardi si incrociano e capisce subito quanto io sia turbata infatti si precipita su di me stringendomi forte.
Non appena ci stacchiamo noto anche i suoi occhi lucidi ma sapendo che se avesse qualche domanda sarebbe stato peggio e infatti spezza l'atmosfera.
"Ragazze, sono salita per dirvi che il pranzo è quasi pronto!"
"Si arriviamo, zia Laura" risponde Giulia.

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