Capitolo 29

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Stamattina mi sono svegliata molto presto, e dopo essermi preparata sono subito scesa in cucina per fare colazione con latte e biscotti dato che ieri sera non ho neanche cenato tranne che per un semplice bicchiere di succo di frutta.
Oggi ho un'altra ecografia e sono tanto emozionata dato che forse, se sono fortunata, scoprirò se il piccolino sarà un bambino o una bambina; allo stesso tempo però sono presa dalla tristezza perchè Riccardo non sarà con me a condividere questo momento insieme stringendo la mia mano. Tante volte abbiamo immaginato il giorno in cui l'avremmo saputo ma ha rovinato tutto e ha distrutto tutti i nostri sogni.
Questa notte non ho fatto che pensare e ripensare a lui, a tutto quello che ci lega e a tutto quello che ci ha legato, come le vacanze al mare tutti insieme da bambini, o quando siamo usciti per la prima volta solo io e lui per il nostro primo, vero, appuntamento, il nostro primo bacio, il nostro primo bambino, la notte passata a New York, quando abbiamo scoperto di aspettare un'altro figlio e non posso credere che tutto questo sia finito ma forse è destino che io e lui non possiamo stare insieme...
A risvegliarmi dai miei pensieri è il suono del mio cellulare, poggiato sul tavolo accanto al contenitore con i biscotti dentro; mi affretto a prenderlo dopo aver asciugato una lacrima dalla mia guancia, sono  terribilmente emotiva per via della gravidanza..

-Giulia♥️
'Tesoro so che vuoi stare da sola e non vuoi sapere niente di Riccardo ma quando sei andata via mi ha raccontato tutto.
Parlagli ed ascoltalo..
Ti voglio bene, chiamami per qualunque cosa!'

Le rispondo anche io con un semplice 'Ti voglio bene!' e continuo a fissare quel messaggio, forse ho sbagliato a non dargli la possibilità di spiegare ma sono ancora troppo arrabbiata, lui ha rovinato tutto, stavamo per diventare una famiglia ed adesso c'è il nulla, l'unica cosa che mi da un po' di forza è il mio bambino ed è a lui che devo dedicarmi.

Anche se è ancora presto per l'appuntamento dalla ginecologa decido di uscire adesso, voglio fare una passeggiata e riflettere per schiarirmi le idee, magari più tardi chiamerò Giulia.
Non appena apra la però non credo ai miei occhi...
Riccardo è quasi sdraiato sulla poltroncina in legno che vi è in giardino, ha gli occhi chiusi ed capelli tutti scompigliati, indossa ancora il suo completo elegante, lo stesso che aveva ieri ma senza la sua cravatta blu che adesso è sul prato.
Ed io, anche se non dovrei, provo tenerezza per lui.

Mi avvicino a passi veloci, prima di scuotere leggermente la sua spalla.
"Riccardo!" Lo chiamo ed immediatamente apre i suoi meravigliosi occhi azzurri, mentre io rimango per un attimo a fissarli; è incredibile come mi facciano ancora e sempre lo stesso effetto.
"Martina, come stai?" Si affretta a chiedermi mettendosi in piedi proprio davanti a me.
"Come vuoi che stia, dopo quello che ho visto.."
Quasi sussurro.
"Ma tu hai passato la notte qui?" Continuo subito dopo.
"Io.. io si ecco, volevo parlarti e prima o poi saresti uscita da casa. Oggi poi c'è l'ecografia del piccolino." Dice quasi in imbarazzo con un mezzo sorriso quando parla di nostro figlio.
Non posso crederci ha passato la notte qui fuori pur di parlarmi e spiegarmi, forse dovrei veramente farlo parlare e dargli la possibilità di spiegare.
"Dimmi quello che ha da dire!"
"Davvero posso spiegarti?" Chiede quasi incredulo ed io in risposta annuisco soltanto.
Lui prende a camminare freneticamente sul prato cominciando a parlare.
"Io ero seduto alla scrivania, stavo rileggendo attentamente dei documenti appartenenti ad un cliente quando, senza che io l'avessi chiamata, Samanta entra nel mio ufficio con un bicchiere di caffè che subito poggia sulla scrivania, io la ringrazio comunque ma lei invece di andare via, e tornare al suo lavoro, sbottona la sua giacca mostrandosi quasi nuda davanti a me ed è.. è in quel momento che sei arrivata tu.." Finisce il suo racconto guardandomi negli occhi, non lasciandomi così alcun dubbio..
"Amore credimi è la verità, io non ho fatto nulla. Ti ho raccontato tutta la verità, non rov-" Lui continua a parlare ma io non lo lascio terminare che mi getto tra le sue braccia baciando ripetutamente le sue labbra.
"Scusa Riccardo, scusa davvero amore. Io ho visto quella scena è non ho riflettuto.." sussurro ad un millimetro dalle sue labbra una volta che ci siamo staccati.
"Va tutto bene piccola, non pensiamoci più!" Mi rassicura riprendendo a baciarmi.
Quanto mi è mancato, sono stata una vera stupida a non voler chiarire prima, nonostante sia stata un solo giorno lantana da lui mi è sembrata un'eternità.
Amo quest'uomo con tutta me stessa ed oggi ho avuto un'altra conferma di quanto lui ami me e sono sicura che allo stesso modo ama il nostro bambino.

Senza accorgermene ci ritroviamo, ancora baciandoci, sulla porta di casa che lui con le chiavi, che probabilmente aveva in tasca, ha aperto.
"Amore che fai?" Chiedo non staccandomi da lui.
"Niente piccola!" Sussurra prima di dare un calcio alla porta in modo da chiuderla.
Mi spinge dolcemente sul divano facendomi sdraiare su di esso mentre lui fa lo stesso su di me, capendo le sue intenzioni non perdo tempo a togliere la sua giacca e subito dopo anche la sua camicia intanto che Riccardo fa lo stesso con la mia maglietta.
"Ti amo!" Continua a sussurrarmi baciando il mio corpo.

Riccardo è un uomo meraviglioso, si prende cura di me con tutto se stesso e mi sente una sciocca ad aver dubitato lui..

Ciao ragazze, vorrei avere una vostra un'opinione sulla storia!
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