Abbiamo appena finito di sistemare la nostra nuova casa.
Adesso è proprio completa, oggi abbiamo appeso alle pareti tantissime nostre foto, fin da quando eravamo bambini, questo è ciò che abbiamo lasciato per ultimo.
Ogni volta che un quadretto veniva attaccato al muro ricordavamo il momento in cui la foto era stata scattata e così abbiamo passato la mattina a ripercorrere i momenti di quella che era la nostra amicizia, diventata una splendida storia d'amore."Amore adesso come ti senti?" Chiede Riccardo un po' preoccupato.
"Tranquillo sto bene tesoro, è stato solo un semplice mancamento."
"Sicura, è successo anche lunedì quando stavi per alzarti dal letto?" Insiste.
"Certo, sarà stato per la stanchezza accumulato in queste settimane a causa del trasloco." Gli sorrido rassicurandolo.
"Va bene, ma se ti succederà ancora andremo da un medico."
"Va bene Moretti, ma adesso stenditi qui sul divano accanto a me!" Esclamo con voce dolce mentre lui si accomoda accanto a me sorridendo.
"Dopo devi uscire con Giulia?" Mi chiede mentre accarezza i miei capelli.
"Si amore il matrimoni sarà tra pochi mesi, e lei non ha ancora trovato l'abito!"
"Mia sorella è sempre la solita!" Ribatte lui scherzando poco prima che io possa addormentarmi."Giulia guarda!" Esclamo facendola avvicinare a me.
"Penso che questo abito sia perfetto per te!" Continuo non appena arriva.
"Si mi piace, lo provo! Ma ho visto anche degli altri modelli." Dice piena di gioia.
"Adesso chiamo qualcuno che possa aiutarci!" Le dico.
Intanto, una graziosa signora si avvicina a noi.
"Allora ragazze chi è la sposa?" Chiede con un sorriso amorevole.
"Eccomi!" Sorride Giulia a sua volta.
"Vorrei provare questi." Continua lei indicando gli abiti che aveva precedentemente scelto e in più quello che le avevo suggerito io.
"Certo cara, avviati ai camerini che io ti raggiungo subito!" Concluse la donna."Tu puoi invece accomodarti in uno dei salottini e aspettarla li." Si rivolse gentilmente a me che ricambiai sorridendo avviandomi intanto ai divanetti dove vi erano mamma e zia Maria intente a chiacchierare.
Terminarono il loro discorso appena mi videro, rivolgendomi attenzione
"Martina, tesoro, dov'è Giulia?" Chiede zia.
"È in camerino sta provando degli abiti!" Le risposi.
Intanto arrivò Giulia con indosso un insolito abiti corto.
"Giulia, questo abito è carino ma non è quello adatto a te!" Dissi un po' titubante.
"Si amore, ha ragione Martina. Potresti avere di meglio." Mi assecondò sua madre.
"Anche a me non fa impazzire!" Concluse mia madre, mentre Giulia si guardava allo specchio e sembrava essere del nostro stesso parere.
"Avete ragione, è carino ma non mi sento una sposa con quest'ambito!" Disse lei mentre seguendo la gentile signora di prima tornò ai camerini.Il secondo abito che provo era invece rosa cipria, lungo, in tulle. Non troppo ambio decorato con delle rose in vita.
"Sembro una damigella più che una sposa!" Esclamò divertita mentre noi annuimmo.
"O una liceale pronta per il ballo!" Continuò mia madre, suscitando la risata di tutte.
"Però manca l'ultimo, quello che ho scelto io, tesoro!" La incitai io a provare l'ultimo abito.Quando tornò l'ultima volta era davvero meravigliosa.
Indossava un'abito bianco a sirena che fasciava alla perfezione le sue meravigliose forme.
Aveva uno scollo a cuore, la parte di sopra decorata interamente in pizzo, stretto fino a metà coscia e più ampio sotto.
Era realizzato con un tessuto, semplice fresco e leggero, perfetto anche per essere indossato ad agosto.Zia Maria si è commossa già dal momento in cui l'ha vista entrare, scoppiando in lacrime poi quando guardò la figli negli occhi mentre quest'ultima commossa dice
"Questo è il mio abito, mi sento una vera sposa!" prima che le lacrime le bagnassero il viso.
Non esitai e corsi ad abbracciare la mia migliore amica seguita dalla altre due.
"Se bellissima, davvero." Le confessai emozionata.
"Giulia ti ho sempre immaginata così!" Sussurrò zia Maria.
"Anche io mamma! Mi sembra un sogno." Dice mia cognata, piena di felicità."Amore, sono a casa!" Urlo chiudendo la porta.
Dopo aver scelto l'abito, abbiamo fatto un'altro giro per i negozi alla ricerca delle scarpe e magari anche il mio vestito in quanto sua testimone.
"Piccola sono in camera, scendo subito!" Lo sento gridare di rimando per farsi sentire.
Intanto noto un sacchetto sul tavolo, forse avrà preso la cena.
Ma non ho il tempo di avvicinarmi che è già dietro di me cingendomi la vita con un braccio.
"Ho preso cinese per cena piccola!" Mi informa prima di lasciare un bacio sul mio collo.
"Grazie amore!" Gli dico, affrettandomi a sistemare due tovagliette sulla tavola con dell'acqua mentre lui estrae il cibo dal sacchetto.
"Com'è andata? Quella pazza di mia sorella ha trovato l'abito giusto?" Mi chiede ridendo.
"Fortunatamente si, dovevi vederla. Quel vestito sembrava fatto su misura per lei, era veramente bellissima!"
"Ha preso tutto da suo fratello quella ragazza!" Continua pavoneggiandosi.
"Sempre modesto amore!" Scherzo portanti un boccone alle labbra, ma non riesco a mangiarlo che quando l'odore del cibo arriva alle mie narici sento una forte nausea che mi fa correre in bagno.
Non perdo tempo infatti a vomitare mentre Riccardo, il quale sicuramente preoccupato mi avrà seguito, mi tiene i capelli in modo da non sporcali.Intanto un dubbio nasce dentro me..
"Hey piccola.." Sussurra il mio fidanzato, quando mi sono un po' ripresa.
"Come ti senti, vuoi che ti accompagni in ospedale?" Continua.
"No amore però, io ho un dubbio.." Dico con voce tremante.
"Dimmi amore!" Mi dice impaziente.
"Io ho paura.." Continuo io con a bassa voce.
"Santo Cielo, Martina mi stai facendo preoccupare!" Dalla sua voce, si sente la paura che prova.
"Se fossi incinta?" Azzardo tutto d'un fiato mentre lui resta qualche secondo immobile a guardarmi.
"Ne sei sicura?"
"Io.. non lo so, potrebbe essere però. Ho tanto paura." Gli dico con le lacrime agli occhi mentre lui si alza dal pavimento e mi aiuta a fare lo stesso, prima di ritornare in cucina senza dire una parola.Riccardo afferma la giacca che aveva poggiato sul divano indossandola
"Dove vai? Non mi starai abbandonato?" Gli chiedo in lacrime.
A questa domando lui si avvicina subito a me abbracciandomi.
"No no amore mio, adesso io esco a cercare una farmacia e torno subito da te!" Sussurra al mio orecchio prima di lasciarmi un bacio in fronte.
"Ma è tardi."
"Qualcuna dovrà pur essere aperta!" Mi dice avviandosi alla porta mentre io mi metto seduta sul divano, sperando non ci metta molto..