Ci siamo appena seduti al tavolo ed anche se è difficile cerco di distrarmi e non dare attenzione al 'mio' Riccardo.
Ecco Maria che arriva con la grande teglia, colma delle sue strepitose lasagne, prima di poggiarla sul tavolo e cominciare a tagliare le porzioni per tutti, subito dopo si siede anche lei al tavolo ma prima di iniziare il pranzo comincia a parlare.
"Finalmente figlio mio sei tornato! Dopo anni oggi mi sento completa del tutto, non sai quanto mi sei mancato e quanto mi senta felice al pensiero di riaverti per casa ogni giorno." Conclude quasi commossa.
Ed io vinta dalla tentazione punto i miei occhi su di lui, che intanto risponde alla madre.
"Ti voglio bene mamma! Anche tu mi sei mancata.. e anche tutti voi." Questa volta è lui a guardare me ed io abbasso subito gli occhi sul mio piatto.
Il pranzo continua anche se non mi sento proprio a mio agio, non riesco a liberare la mia testa dai ricordi, è come se mi tornassero alla mente frammenti di tutto il nostro rapporto, come quando da bambini passavamo interi pomeriggi a giocare in giardino o il nostro nostro primo bacio: 'come sempre ero a casa Moretti, Giulia ed io eravamo dentro la sua stanza e per la prima volta le stavo raccontando dei miei sentimenti per suo fratello, intanto proprio lui come al solito era dietro la porta ad ascoltare i nostri discorsi, e infatti poco dopo entrò in camera mentre le mie guance si coloravano sempre più di rosso.
Lui si avvicinò a me tendendomi una mano, che io afferrai alzandomi così dal letto su cui ero seduta; ci guadammo per un attimo negli occhi e poi presa non so da quale coraggio gli gettai le braccia al collo mentre lui non perse tempo a baciarmi, senza curarci di Giulia.'
Mi riporta alla realtà la voce di mia madre.
"Ragazzi ecco a voi la mia magnifica torta al cioccolato!" Afferma con un sorriso sulle labbra, per poi distribuirne una fetta ciascuno.
Mi affretto a dare il primo morso sentendo il solito sguardo su me.
"Mi ricordo che hai sempre adorato questa torta!" È proprio lui a parlare.
Alzo lo sguardo verso il suo viso ma non riesco a sostenerlo infatti scosto in fretta la sedia per correre in giardino.
Sono seduta sul dondolo da un paio di minuti quando sento dei passi e mi giro perdendomi nel blu dei suoi occhi. È Riccardo.
"Perchè sei andata via?"
"Riccardo per favore."
"Rispondimi!"
"È una situazione troppo pesante per me.."
"Credi che per me non lo sia?"
"Non sto dicendo questo, ma.."
Non mi fa continuare che subito annulla le distanza tra noi, poggiando le sue labbra sulle mie.