Capitolo 17

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La nostra vacanza è finita, oggi ritorniamo a casa.
Sto sistemando le ultime cose nella valigia, posizionata sul letto, quando all'improvviso sento le mani del mio uomo stringermi i fianchi e le sue labbra posarsi sul mio collo, è appena uscito dal bagno dopo essersi fatto una doccia.

"Amore, non hai ancora finito?" Mi chiede facendo aderire la mia schiena al suo petto.
"Quasi amore devo solo mettere dentro quei jeans!" Gli rispondo, indicando i pantaloni poggiati sulla sedia.
"Perfetto piccola, allora Ecco a te. Sbrighiamoci." Mi dice porgendomeli, mentre io mi affretto a posarli.
"Adesso sono pronta, possiamo scendere!" Affermo sorridente prima di lasciare un bacio sulle sue labbra.

Ci avviamo all'ascensore, diretti al piano terra dove gli altri ci aspettano per fare colazione.
Li cerchiamo con lo sguardo e subito li notiamo, avvicinandoci a loro.
"Hey piccioncini, finalmente!" Esclama la solita Giulia.
"Scusa, sorellina ma avevamo da fare!" Ribatte suo fratello con un pizzico di malizia nella voce.
"Ok ok, capisco che dovete recuperare il tempo perso, ma basta così. Sei sempre mio fratello." Continua lei facendo finto di essere disgustata, infatti non resiste tanto che scoppia a ridere.
"Avevamo intuito qualcosa già da ieri, quando avete preferito rimanere in camera piuttosto che passare l'ultima notte a New York insieme a noi."
Continua Michele divertito.
"Questa conversazione sta diventando imbarazzante." Intervengo io, nascondendo il più possibile il mio viso nel petto di Riccardo, il quale avvicina le labbra al mio orecchio.
"Amore stanotte, non sembravi imbarazzata!" Sussurra in modo che posso sentirlo solo io, fortunatamente.
"Riccardo per favore.."
Gli rispondo arrossendo ancora di più mentre allo stesso tempo gli sorrido.
Mi stacco da lui ancora rossa in viso per cominciare a mangiare come gli altri, che per fortuna hanno cambiato discorso.

Eccoci qui, stiamo uscendo proprio ora dall'aeroporto.
"New York è bella, ma ritornare a Milano è sempre meraviglioso."
Esclama Michele appena saliamo sul taxi diretti a casa dei miei, dove ci aspettano anche zia Maria e zio Marco, i quali non sanno ancora nulla di me e Riccardo. Abbiamo deciso di non dire niente prima, ma fargli una sorpresa perchè sappiamo quanto tenessero anche loro alla nostra relazione.
"Hai ragione, cognato." Risponde Riccardo sorridendo.
Intanto siamo arrivati e dopo aver pagato, scendiamo per poi suonare il campanello.
Ad aprire la porta della piccola villetta che tanto adoro è mia madre.
"Ragazzi finalmente siete tornati!" Esclama al massimo della felicità abbracciandoci tutti.
"Anche tu ci sei mancata." Le dico ridendo.
"Forza entrate, il pranzo è già pronto! Continua lei, avviandosi dentro casa, mentre io afferro la mano di Riccardo per poi seguirla con Giulia e Michele alla nostre spalle.
Arrivati in salotto anche zia Maria si avvicina pronta ad abbracciarci, ma appena si accorge delle mia mano intrecciata a quella del figlio si blocca.
"Ragazzi ma voi?" Chiede incredula ed emozionata.
"Si mamma!" Le risponde Riccardo rivolgendomi uno sguardo piano d'amore che io non esito a ricambiare mentre ci troviamo travolti dall'abbraccio di Maria seguita poi da mia madre.
"Ragazzi, è una gioia rivedervi insieme!"
Continua mio padre avvicinandosi anche lui seguito da Marco il quale da delle pacche sulle spalle del figlio intanto che mio padre abbraccia me.
"Riccardo è l'amore della mia vita, sono stata una stupida a pensare solo per un attimo di lasciarlo andare per sempre." Ricomincio io a parlare.
Ma a rompere l'atmosfera è Giulia.
"Meglio tardi che mai cognatina, stavamo perdendo le speranze!" Dice suscitando una risata generale, mentre ci accomodiamo al tavolo per cominciare a pranzare.
"Cara suocera, la tua torta al cioccolato è sempre la migliore!" Dice Riccardo rivolgendosi a mia madre, una volta che quest'ultima porta la sua torta in tavola, ricominciando a Ridere.
"Era da tanto che non si respirava questa allegria!" Esclama felice Marco, mentre Riccardo stringe forte la mia mano prima di lasciare un bacio tra i miei capelli.
"Hai ragione papà!" Continua Giulia.
"Finalmente, torniamo ad essere felici." Concludo io spostandomi sulle gambe del mio ragazzo.

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