Capitolo 11

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Finalmente è Natale ed oggi saremo tutti riunita a casa dei miei genitori come facevamo un tempo, ovviamente presto arriverà anche la famiglia Moretti al completo compresa la nuova amica di Riccardo, quella Sara che proprio non reggo ma purtroppo non posso fare niente.

E in tutto questo ci sarà anche Valerio..

Mentre mamma è in cucina per finire di preparare le ultime cose per il pranzo aiutata da papà, io, da un paio d'ore, sono sdraiata sul divano in salotto a guardare uno dei soliti film natalizi.
L'atmosfera sembra magica grazie al caminetto acceso e alle luci dell'albero di Natale che continuano a spegnersi per poi subito dopo riaccendersi ricordandomi tanto gli anni da bambina: io, Giulia e Riccardo eravamo sempre i primi a sederci sotto l'albero impazienti di ricevere i nostri doni che ci facevano arrivare alla massima felicità.

All'improvviso il suono del campanello mi distoglie dai miei pensieri facendomi ritornare al presente con un po' di nostalgia, ed io anche se a malincuore mi alzo dal divano urlando
"Vado io!"
Apro la porta e subito vengo travolta da quel tornado della mia migliore amica
"Buon Natale, tesoro!" Comincia ad urlare.
"Buon Natale anche a te!" Ricambio altrettanto entusiasta.
Per poi dare subito un bacio ai suoi genitori facendo gli auguri anche a loro e abbracciando Michele.
Al contrario saluto Riccardo solo con un cenno della testa prima di rivolgere un sorriso finto alla Bionda.

Intanto arrivano anche i miei genitori.

"Maria, Marco! Finalmente siete arrivati." Esclama mia madre felice di vederli i suoi migliori amici di una vita.
"Buon Natale a tutti." Le risponde la madre della mia migliore amica.
Intanto mio padre si avvicina a Marco dandogli una pacca amichevole sulla spalla.

Mentre gli auguri e i saluti procedono, lo squillo del campanello ci interrompe nuovamente, ma questa volta è mio padre ad aprire la porta avvicinandosi ad essa mentre io sono impegnata a chiacchierare con zia Maria, mia madre, Giulia e, purtroppo, Sara.

Intanto vediamo tornare da noi papà, seguito da Valerio.
"Auguri!" Dice, rivolgendosi a tutti mentre mi rivolge uno sguardo pieno d'amore, infatti io mi avvicino prima che lui possa poggiare le sue labbra sulle sue.

Ci siamo appena accomodati a tavola per iniziare il pranzo, ed io sono seduta tra Giulia e Valerio, il quale continua a sorridermi.
Poco dopo arriva in sala da pranzo, dove siamo tutti seduti, mia madre aiutata da zia Maria, con il cibo che man mano viene distribuito nei nostri piatti.

Tra una chiacchiera e l'altra, l'attenzione cade sul nostro viaggio a New York.
"Allora ragazzi, passerete tutti il Capodanno fuori?" Chiede mio padre, riferendosi a me, Giulia, Riccardo, a cui nonostante tutto i mie genitori continuano a volere un gran bene, Sara e Valerio.
È proprio quest'ultimo a prendere parola.
"Anche io avrei dovuto esserci, ma purtroppo mia madre è caduta rompendosi una gamba ieri e quindi io dovrò stare con lei dato che mia sorella passerà il Capodanno in Sicilia dai suoi suoceri." Risponde dispiaciuto mentre io lo guardo stupita.
Infatti gli chiedo
"Perchè ieri non mi hai detto nulla quando ci siamo sentiti?"
"Mi dispiace amore, non volevo farti preoccupare, ma spero che con il regalo che ti darò dopo, riuscirò a farmi perdonare." Dice sorridendo mentre si scambia un'occhiata di intesa con mio padre di cui non capisco il motivo.
"Sarà sicuramente così!" Gli rispondo comunque sorridendo anche se un po' titubante.
"Invece voi altri?" Continua mio padre.
"Stefano: io, Giulia e Michele si.
Sara, invece non ci sarà perchè andrà con la sua famiglia in Germania a trovare la sorella." Questa volta è Riccardo a parlare mentre i ragazzi annuiscono.
Io invece anche se non dovrei, mi sento quasi felice per ciò che ho appena appreso..

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