Capitolo 13

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Oggi è il giorno della partenza.

Da Natale non ho più visto Riccardo rifiutando anche gli inviti della mia migliore amica a casa loro.
Non so infatti come farò a passare altri giorni insieme a lui dopo quello che è successo, le sue parole mi hanno spezzato nuovamente il cuore, ma non posso dargli torto, a volte dimentico che abbiamo subito lo stesso dolore.

Valerio invece è letteralmente entusiasta ed euforico, del matrimonio tanto che già ieri ha voluto fissare la data per le nozze, 12 Febbraio, ed ha insistito tanto per prenotare la Chiesa.
Non smette di parlarmi della nostra vita futura, di quanto mi ami e quanto l'ho reso felice, mentre io di entusiasmo non ho proprio nulla.
Tutto sta diventando vero tra circa un mese e mezzo, sarò sposata con un uomo meraviglioso ma non adatto a me, però non posso permettermi di stare ancora male, non saprei più riprendermi poi quindi preferisco sacrificarmi un po'.

I miei pensieri vengono interrotti dalla voce di Giulia.
"Buongiorno Marti!" Mormora ancora addormentata, ieri sera dopo aver cenato insieme e averle racconto della giornata passata con Valerio per prendere le prime decisioni del matrimonio, ha deciso di rimanere a casa mia per la notte. Infatti abbiamo dormito insieme come quando eravamo bambine con la differenza però che non sono più spensierata e del tutto felice..
"Buongiorno Giuli - le dico accennando un sorriso - dai alziamoci altrimenti faremo tardi!" Continuo.
"Hai ragione amica, New York ci aspetta." Dice entusiasta.

Dopo esserci alzate dal letto, abbiamo fatto colazione con cappuccino, pane e Nutella prima di recarci in bagno una alla volta per una veloce doccia e poi cominciare a vestirci.
Io ho indossato un jeans con un semplice maglioncino nero mentre lei un pantalone nero con un maglioncino rosso.

Adesso siamo su un taxi, dirette all' aeroporto, e Giulia non smette un attimo di parlare.
"Martina sei sicura della tua scelta?
Un matrimonio non e un gioco!" Mi ripete ancora.
"Te l'ho già detto, ho bisogno di serenità e poi voglio un gran bene a Valerio!"
"Ma non lo ami. Questo era un sogno che avevi con mio fratello!" Anche lei..
Sta provando in tutti i modi a farmi tornare sui miei passi.
"Giulia è la stessa cosa che mi ha detto lui, ma non posso tornare indietro.
Sono certa che imparerò ad amarlo." Le dico con voce triste.
"Non è quello che vuoi veramente, non ti obbliga nessuno.
Pensaci non buttare tutto all'aria."
So che dice questo perchè la mia felicità è tra le cose a cui tiene di più insieme a quella del fratello, ma non posso.
"Giulia io ci ho già pensato, sono convinta della mia scelta. E poi con Riccardo è già andato tutto a rotoli. Io e lui siamo il passato." Affermo infine irremovibile.
Intanto il tassista ha appena fermato l'auto.
"Ecco a voi signore, siamo arrivate!"
Allora mi affretto a pagare mentre lo salutiamo.
"Grazie e arrivederci!"

Siamo appena arrivati in albergo, e Riccardo continua a ignorarmi come ha fatto in aeroporto e in aereo.
"Buongiorno ragazzi, come posso aiutarvi?" Chiede sorridendo, un uomo alla reception.
"Salve, ho prenotato due camere doppie e quattro singole a nome Moretti." Afferma proprio il fratello della mia migliore amica, con il suo solito tono sicuro di se.
"Si, mi dia solo un attimo che controllo e vi consegno le chiavi." Gli risponde gentilmente l'uomo, dando intanto uno sguardo al computer.
Due minuti dopo ecco che ci consegna finalmente le nostre chiavi, e dopo averlo ringraziato ci avviamo verso l'ascensore, diretti al decimo piano, perchè fortunatamente le nostre camere sono tutte vicine.
Siamo tutti intenti a cercare con lo sguardo il numero giusto, e quando io trovo il mio mi avvicino alla porta dicendo
"A dopo ragazzi!" Prima di entrare e chiudere la porta alle mie spalle.

Chiamo subito Valerio e poi invio un messaggio a mia madre.
"Hey tesoro!"
"Ciao Valerio, sono appena arrivata."
"È andato bene il viaggio?"
"Si si tranquillo tutto bene."
"Va bene amore, ti amo!"
"Anche io!" Dico prima di riattaccare, e intanto mi avvio al bagno per fare una doccia.
Subito dopo indosso una tuta e con i capelli ancora umidi mi sdraio sul letto cadendo in un sonno profondo.

A risvegliarmi è qualcuno che bussa alla porta, allora mi affretto ad andare ad aprire.
È Giulia.
"Martina che ne dici se per stasera ceniamo al ristorante dell'hotel, e poi facciamo un semplice giro qui intorno?"
"Certo per me va bene, ci godremo questa meraviglia nei prossimi giorni!" Le rispondo sorridendo.
"Perfetto tesoro allora ci vediamo tra mezz'ora davanti l'ascensore."
"Va bene, a dopo!" Dico prima di richiudere la porta alla mie spalle.
Mi avvicino alla mia valigia per scegliere cosa indossare e opto per un semplice vestitino rosso, che cade morbido sul corpo, con dei collant e degli stivali neri.
Mezz'ora dopo eccomi in ascensore, con i miei amici per andare a cenare, e dopo fare una passeggiata.

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