Capitolo 52

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KEVIN
Con la rabbia fino al midollo entro infuriato nell'ufficio di Grace dove lei sta controllando delle carte,seduta sulla sua scrivania.
<<Che significa?>> esclamo
<<A che ti riferisci?>>chiede lei,senza alzare lo sguardo sui fogli che sta consultando
Mi prende in giro ?
<<Parlo di Will.Non era compito tuo dirgli la verità ne tantomento portarlo qui.>> sbotto,non posso credere che gliel'abbia detto.Adesso come farò?Per anni ho cercato di comportarmi come un estraneo per Will ma adesso che la verità è stata svelata,come potrò farmi perdonare da lui.
<<Mi hai dato la tua parola che potevo fargli quello che volevo>>
Incazzato le rispondo <<Ma non era questo l'accordo!>>
<<Non gli hai ancora detto chi sei veramente?>>domanda lei facendomi zittire all'istante
Come diavolo fa a saperlo?
Sono senza parole e anche lei se ne accorge tant'è che continua a parlare
<<Strano.Pensavo che ormai il segreto fosse stato già rivelato>>
<<Non so di che segreto tu stia parlando>>un velo di agitazione scende copre il mio corpo,dalla testa ai piedi.Il terrore che lei sappia ,quello che sto nascondendo da anni ,venga rivelato mi manda in agitazione.
<<Non fare quella faccia ,sai bene di che sto parlando . È stato facile capirlo al primo istante >>
Grace alza gli occhi dai documenti che stava mandovrando e vedendo lo stato in cui sono , mi sorride.
<<Il modo in cui lo guardavi quando è venuto qui.>> dice alzandosi dalla sedia<<Gli stessi lineamenti,i capelli color biondi,gli occhi azzurri come il cielo notturno >>continua girando per la scrivania <<e la vostra incredibile somiglianza >>Si appoggia con il sedere alla scrivania fino ad essere davanti a me.
Ed ora che faccio
Degltudisco e rimango immobile
<<Pensavi che io non me ne fossi accorta di tutti questi dettagli>>sussura
<<Io...>>
<<Hai sbagliato,a me non sfugge mai nulla>>
<<Se vuoi che non glielo dica io,ti consiglio di farlo all'istante >>continua lei minacciandomi
Spera di farmi paura ,ma si sbaglia.
È una cosa che non la riguarda affatto
<<Non è una questione che ti riguarda.>>
Non deve intromettersi,sarò io stesso a dirlo a Will.Mi odierà ancora di più di quanto non faccia già,lo so
Le volto le spalle e mi avvio verso la porta.
Consapevole di avere il suo sguardo sulle mie palle

WILL
Per l'ennesima volta mi risveglio in questa dannata stanza insonorizzata di vetro.
Il solito mal di testa mi colpisce alla nuca,strabuzzo gli occhi per mettere a fuoco il luogo in cui mi trovo.
Mi metto su a sedere e mi guardo intorno.Davanti a me c'è il buio totale.
Strano
Pensavo di essere sottoposto a qualche strano esperimento,visto le parole che mi ha detto Grace.
Noto che al collo ho lo stesso collare che avevo prima.
Solo che stavolta non emette piu alcun suono né colori.
Strano
Non è che si sono dimenticati di riattivarlo
<<Il paziente è sveglio dottor Kendall>> dice una voce femminile
<<Bene fammi entrare nella cella >>risponde
<<Subito signore>>
Sento una porta aprirsi poi, vedo la seconda persona che avrei voluto vedere morta fin dall'inizio :il dottor Kendall .
Con rabbia mi avvio verso il vetro che ci separa e la scarica mi ricolpsice di nuovo
Sbagliavo a sperare che l'avessero disattivato
Cado in ginocchio,mi porto una mano e tengo stretto il collare
<<Vattene via >>sussuro
<<No.Dobbiamo parlare>>
Parlare di cosa?
Che sei un traditore,bastardo e un figlio di puttana
Mi rialzo e lo guardo in faccia commincio a camminare avanti e indietro per la stanza
<<Facevi parte del piano di Grace fin dall'inizio ?>>domando standogli il più lontano possibile
<<No.Sono un prigioniero esattamente come te>>
<<Davvero ,non si direbbe affatto>>
Si avvicina fino a toccare con le mani il vetro
<<Anche se ero in combutta con Grace,io non ho mai voluto arrivare a questo punto . Credimi>>
Non riesco a guardalo dopo quello che ha fatto perciò abasso gli occhi.
<<Non essere arrabbiato con me,i tuoi genitori non vorrebbero vederti così,volevano solo il tuo bene così come lo voglio ancora>>
Ma perché nomina sempre i miei genitori
Che ne sa lui di loro?
Alla parola genitori,non reggo più la furia che è in me.
<<Smettila,non nominare più quei maledetti bastardi che mi hanno abbandonato!>>
<<Will,non parlare così di loro.Non gli piacerebbe ...>> lo interrompo <<Non gli piacerebbe ? Tu che ne sai ?Che ne sai di loro.Non mi hanno mai voluto con loro ecco perché mi hanno abbandonato>>
<<Tuo padre>>
<<Io non ho un padre non lo mai avuto,credevo che Walden volesse essere mio padre ma se ne andato pure lui.Nessuno vuole restare con me>>le lacrime hanno preso il sopravvento.
La tristezza al ricordo che non avrò mai un padre mi fa piangere ancora di più
<<Will,tu c'è l'hai un padre>>sussura
<<No,non è vero>>singhiozzo
<<C'è l'hai davanti a te>>dice
Cosa?
Alzo lo sguardo e lo vedo sorridere tristemente
<<Io..io sono tuo padre>>
Cosa?
Sta parlando sul serio?
Non può essere davvero lui mio padre
<<Cosa?Lei non è mio padre .Non mi deve mentire >>
<<Non ti sto mentendo io sono il tuo papà e tu sei mio figlio>>
<<Non sai da quanto tempo ho atteso questo momento >>
Mi prende in giro
Non può aver detto una cosa del genere
<<Non abbiamo niente da dirci.Vattene via>>gli ripeto la stessa identica frase che gli ho detto quando è entrato
<<Si,invece figlio mio>>
Lo guardo con collera,come mi ha appena chiamato
<<Non ti permettere di chiamarmi così,non hai il diritto di chiamarmi figliolo dopo tutto questo>>cammino verso la sua direzione,non andando però oltre il letto
<<Non dire così>>
<<È che cosa dovrei dire?Ciao papà e bello finalmente che tu ti sia fatto vivo dopo 19 anni? Adesso possiamo vivere come una normale famiglia.>>dico sarcastico
<<Sei solo un bastardo che ha abbandonato il proprio figlio in un maledetto orfanotrofio.Spero che tu e la mamma siate felici adesso>>continuo drigignando i denti
<<Lei..lei Non c'è più>>sussura abbassando gli occhi
Sta mentendo
Non mi farò fregare di nuovo
<<Menti.Lo fai sempre>>
<<È la verità,per questo sono stato costretto a portarti qui>>
Di che sta parlando
Fa un sospiro chiude gli occhi e comincia a parlare
<<Alla tua nascita,io e tua madre eravamo così felici.Finalmente avevamo avuto un bambino,per molto tempo desideravamo averne uno.
Quando sei nato ,la gioia che provavo era enorme.La prima volta che ti presi in braccio ,tu mi hai sorriso.Ero così spaventato all'idea di farlo ,ma appena i nostri sguardi si sono incrociati le mie paure sono svanite.Potevo essere un buon padre per te.
Nei mesi successivi non potevo credere che la mia vita era cambiata così radicalmente :una moglie che mi amava e un figlio stupendo>>sorride ripensando a quei momenti
<<Ma poi tutto crollò una sera d'inverno.Doveva partire per una conferenza sulla medicina,tua madre era così contenta dei risultati che stavamo ottenendo nella nostra vita che mi consigliò di andare assicurandomi che sarebbe andato tutto bene ma in lei vidi uno sguardo di preoccupazione negli occhi.Da un paio di giorni vedevo che c'era qualcosa che non andava.Era sempre preoccupata e quando uscivami per delle passeggiate si guardava costantemente avanti e indietro : come se qualcuno la stesse seguendo.
Per questo fui così tibutante riguardo al viaggio ma lei con il suo bellissimo sorriso,a cui non potevo dire di no ,mi spronò ad andare.
Passarono tre giorni dal mio ritorno.Quando tornai a casa....
Flashback
Finalmente sono a casa
È stato un lungo viaggio ma sono contento di essere tornato da Mia moglie e il nostro splendido bambino.
Non vedo l'ora di riabracciarli entrambi
Il taxi mi fa scendere davanti a casa.
Pago il tassista e mi dirigo verso la soglia della nostra abitazione
Tiro fuori le chiavi quando però mi accorgo che la porta è leggermente socchiuso
Oh mio dio
Qualcuno è entrato in casa
Lentamente apro la porta.
Ma non c'è nessuno,sento solo il silenzio e il rumore della pioggia che cade sul terreno
<<Josie?>>chiamo Mia moglie ,sperando che mi risponda
Non avendo nessuna risposta ,il mio cuore comincia ad accelerare sempre di più
In preda dall'ansia lascio le mie valigie sull'orlo della porta e corro a cercare mia moglie
Controllo nella nostra stanza,nel bagno,in cucina perfino in garage ma niente ,lei Non c'è.
Mi infilo le mani tra i capelli per la disperazione
Oh mio dio
No ti prego
Fa che non le sia successo nulla
Ti prego
Poi un pianto si fa sentire
Will
Come ho fatto a dimenticarlo
Il mio bambino
Mi precipito verso la sua camera
Apro la porta e un odore di neonato mi riempe le narici
La piccola stanza che Josie e io abbiamo arredato per il nostro piccolo pargoletto.
Incamminandomi verso la culla,dove il mio piccolo bambino si dimena nella sua tutina turchese.Sta piangendo però appena mi vede alza le braccia.
Gli sorrido
<<Ciao...piccolino>> lo accosto al mio petto dove si rifugia subito per ripararsi
<<Scusa se ti ho dimenticato.Non succederà mai più.Sei il piccolo tesoro.>>gli do un bacio sulla testa,dove dei piccoli capelli biondi come i miei,gli coprono il capo.
Un tuono colpisce il cielo e il rumore fa piangere di nuovo Will
<<Shhh...Va tutto bene..Non piangere ci sono io adesso>>lo sistemo tra l'incavo del mio collo e la spalla dove si rifugia subito con la testa.
Gli acarezzo dolcemente la piccola schiena mentre continuo a sussurargli che andrà tutto bene.
Dove sei Josie amore mio
Penso guardando la finestra

Fine Flashback

<<Dopo quella notte,la polizia iniziò ad indagare sulla scomparsa di Josie.Per giorni fui in preda al terrore e all'ansia che fosse morta o peggio.Fino al giorno in cui la polizia mi comunicò che era stata rapita>>singhiozza
<<Tu stavi iniziando a crescere ,ed io ero completamente solo.Non potevo più essere l'uomo che ero prima senza Josie.Cosi non ebbi altra scelta che darti a un programma di adozione >>
Sono scioccato
<<Tu mi hai venduto?>>escalmo
Quale padre venderebbe il proprio figlio
<<No non ti ho venduto.Ti ho solo dato una vita migliore.>>
È troppo
Mi giro e gli do le spalle ,cominciò a singhiozzare
<<Sarei tornato a riprenderti quando avrei recuperato tua madre>>
<<Volevo solo il meglio per te.Non avevo idea dove ti avessero mandato.Pensavo che...>>
<<Che Cosa?Che avessi trovato una nuova famiglia che mi ha amato ,beh pensavi male mi hanno spedito in un dannato orfanotrofio>>
<<Non ne avevo idea te lo giuro.Mi avrebbe assicurato solo il meglio per te>>
Rido <<Non sai quello che ho dovuto passare,la famiglia schifosa con cui sono andato a vivere per poi essere mandato in un cazzo di manicomio >>
<<Il mio solo desidero era avere un padre che mi aiutasse e mi stesse accanto come tutti quanti.>>continuo
Asciugandomi gli occhi.
Sento che tira su le lacrime con il naso e prosegue a raccontare la storia
<<Quando mi hanno detto che ti avevo spedito qui.Mi sono fatto assumere come medico solo per starti vicino figliolo.Non potevo credere al bambino stupendo che eri diventato.Solo che tu non sapevi chi fossi>>

Flashback
<<È un bambino un Po difficile all'inizio ma se imparerà a conoscerlo vedrà che risultera essere più morbido>>mi spiega il medico superiore davanti alla porta del paziente
Non ci credo che sto per rivederlo
Dopo tutti questi anni
Finalmente rivedrò il mio bambino
Il pensiero che lui non sappia che il suo vero padre è qua fuori mi fa stare male.
Il dottore apre la porta e mi fa entrare nella stanza dove intravedo un bambino seduto sulla scrivania,intento a disegnare con dei pastelli
<<Will Ciao! c'è una persona che vorrei farti conoscere>>dice facendo attirare l'attenzione di Will
Alza la testa e rimango pietrificato
Il mio piccolo Will
È così bello esattamente come avevo immaginato
<<Will ti presento il dottor Kevin ma tu puoi chiamarlo anche Kevin>>dice presentandoci
Gli sorrido e gli porgo la mano
<<Ciao Will è un vero piacere conoscerti.Spero che diventeremo amici >>lui ricambia la stretta e mi sorride
<<Ciao>>
Sto per scoppiare a piangere,le emozioni in me vogliono uscire ,farsi sentire
Non posso credere di avere qui davanti a me,mio figlio.
Incurante dello sguardo del dottore vicino a me,acarezzo i capelli di Will
<<Sei proprio un bambino stupendo.>>sussuro

Fine Flashback

<<Eri così bello Will>>sussura guardandomi
Ecco perché ho sempre pensato che al nostro incontro,noi ci conoscessimo già.Ma come ha potuto torturare così il suo unico figlio
<<Come hai potuto essere così crudele con me ?>>gli chiedo senza giri di parole
<<Ogni volta che ti facevano del male ,io soffrivo.Nel vederti chiedere aiuto.Ma non potevo rischiare di essere scoperto da Grace lei non sapeva chi ero,dovevo tenere un profilo basso e restare nell'ombra.Ma ogni notte entravo nella tua stanza e ti davo il bacio della buonanotte.>>
A quelle parole sento il suo sorriso ,ma c'è un ultima cosa che gli voglio chiedere
<<Dimmi solo una cosa : quella notte a casa di Zoe,eri tu nella mia stanza vero ?>>sono certo che era lui ,visto l'ultima cosa che mi ha raccontato
Sospira
<<Si ero io.Volevo augurarti la buonanotte come facevo ogni volta al Sant' Mary.Ma eri in costante agitazione che mi è stato impossibile avvicinarmi >>
<<Però sappi che ti voglio un mondo di bene Will.A te e a tua madre.Ogni giorno non faccio che pensare a lei>>
A quelle parole piango
Perché mi sta dicendo queste cose adesso
Perché ho una vita così sfortunata
Sento la porta aprirsi,mi giro con gli occhi lucidi e lo vedo nella che è entrato nella cella.
Rimango fermo e anche lui,finché non decide di venire verso di me .Lo lascio fare finché mi abbraccia
Posa la sua testa sulla mia spalla e lascia sfogare le mie lacrime che ormai hanno preso il sopravvento
Lo stringo a me come quella volta a casa di Zoe.
Sento un clicc sul mio collo dove c'è il collare.
<<Grazie >>gli sussuro singhiozzando
<<Non devi.Sei mio figlio.>>accarezza prima la mia schiena e poi i capelli
Poi scioglie la mia presa e mi sfiora il viso con un sorriso
Mi guarda senza dire niente poi si avvia verso la porta.
La apre e una volta fuori, la richiude.
Mi avvicino lentamente al vetro appogiandomi con le mani e ,continuando a piangere lo guardo andare via

CONTINUA

Heaven -L'amore sarà la nostra pazzia-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora