MIA
Ho il cuore che batte ha mille,non riesco a muovermi.Se mi scoprono sono nei guai.
<<Mi scusi sto parlando con lei.>>continua a parlare lo stesso uomo che stava urlando prima
Non rispondo non ho la forza di guardarlo in faccia.
Ma devo farlo altrimenti chiameranno la polizia.
<<Potrebbe dirmi chi è ?Che cosa ci fa qui.Non lo MAI vista prima d'ora>>
guardandolo meglio noto che é un dottore ma la sua faccia é quella che mi sconvolge di più:piena di lividi e sangue.
<<Salve io sono Mia Smith.Sono la nuova infermiera mandata dal Canada.Oggi è il mio primo giorno di lavoro>>sperando che non mi faccia troppe domande.
<<Ehm..come mai non sapevo del suo arrivo.Di solito mi informano dei nuovi assunti.>>domanda lui sospettoso
<<P..Pensavo che lo sapesse.Il direttore non le ha detto niente é stato lui ha chiamarmi qui per lavorare con i pazienti più bisognosi.>>balletto
Lui continua a squadrarmi da testa a piedi.Dopo un po apre la bocca e dice
<<Mhh..Se il direttore la mandata qui si sarà scordato di avvisarmi.Vabbe benvenuta al Sant' Mary signorina....>>
<<Smith .Mia.Mia Stone>>
<<Stone>>chiede lui sorpreso come se avesse visto un mostro.
<<L..lei è parente di Jocelyn Stone?>>che c'entra mia madre ora.Come faceva a conoscerla.Decido di mentire invece di dirgli la verità.
Quest' uomo é così strano che non me la sento di dirgli la verità.
<<No mi dispiace >>
<<Oh fa lui deluso <<Bhe ad ogni modo venga le faccio vedere dove può iniziare a lavorare>>invitandomi a salire al piano di sopra,cosa che stavo già facendo.Ma adesso con lui passerò inosservata
<<Ma dottore che facciamo con quel problema?>>domanda l'infermiera
Lo sguardo dell'uomo accanto a me si incupisce
<<Non preoccupatevi niente mi sfugge>>detto questo fa un gesto con la mano e immediatamente l'infermiera e un altro uomo se ne vanno.
<<Mi scusi mi sono dimenticata di chiederglielo come si chiama?>>domando salendo le scale
<<Mi perdoni,sono il dottor James Kendall>>Dopo avermi mostrato dove lavorerò,ovvero al terzo piano.Un luogo inquetantissimo.Pieno di ragnatele e polvere dove sono segregati i pazienti più difficili da gestire.
Sono sconvolta non si possono lasciare degli esseri umani chiusi in stanze monotorizzate e torturati. È disumano.Se la polizia sapesse di questo posto lo chiuderebbe immediatamente.
<<Ha capito tutto signorina Smith?>>domanda il dottor Kendall risvegliandomi dai miei pensieri.
<<Si certo>>
<<Bene e adesso se vuole scusarmi avrei una questione urgente da risolvere>> dice facendomi uscire dal suo studio.
<<Ma se vuole lei può fare un giro nel cortile.Magari vuole prendere un po d'aria prima di iniziare con quei pazzi>>
A quella parola mi fermo
Pazzi?
Non può permettersi di parlare così di quelle persone.
Non è colpa loro se sono così.Sono sempre umani.
<<<Qualche problema ?>>chiede lui notando che non mi sono mossa
<<No..Nessuno>>dico guardandolo negli occhi.
Poi esco dallo studio e vado nel cortile .
Che pace
Che silenzio
Questo cortile é così colorato pieno di fiori.Con una fontana nel centro.
Non sembra proprio di stare in un manicomio anzi in paradiso
Non posso credere che sono qui.Adesso sono più determinata che mai.Sono venuta qui con un obiettivo e lo porterò a termine.
Anche se dovessi rischiare la vita
Resto nel silenzio totale finché delle voci non mi fanno svegliare dal paradiso.
É una donna che sta parlando riesco a riconoscere un tono inglese nel suo parlato
<<È troppo pericoloso,ho paura>>balbetta la donna spaventata
Sento che non è da sola, c'è un uomo che parla
<<Tranquilla,fidati di me.C'è la faremo io e te insieme>>riconosco questa voce
OH MIO DIO
NO
Non può essere lui.
Impossibile
Mi avvicino all'enorme albero nascosto dai cespugli per sentire meglio.
Sento un pianto.
Dei sussurri
Non c'è la faccio devo guardare anche se dovesse farmi male.
Se è davvero Will
Dai cespugli si vedono due teste.
Devo guardare di più ma non so come se mi avvicino mi scopriranno
Facendo piano strinscio nell'erba e mi ingiocchio dietro il cespuglio.
Devo alzare lo sguardo.Devo
Appena lo faccio il mio cuore va in frantumi
Will è tiene stretta a sé una donna e le da dei piccoli baci sulla testa.
Sussurandole ogni tanto di stare calma e che andrà tutto bene
Sono pietrificata
Non so cosa fare
Sono troppo distrutta
Ha la ragazza!
Perché non me lo ha mai detto
Mi sono innamorata di lui e speravo che provasse lo stesso per me .
Sbagliavo
Le lacrime mi scendono dagli occhi.
Devo andare via da qui subito.
Appena mi alzo per scappare i nostri occhi si incrociano
<<MIA! Sei proprio tu?>>
Non ho il coraggio di rispondere
Lui è morto per me
Ho fatto uno sbaglio a venire quiCONTINUA
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Heaven -L'amore sarà la nostra pazzia-
Romance"Le ferite rimangono; col tempo, la mente, per proteggere se stessa, le cicatrizza e il dolore diminuisce, ma non se ne vanno mai." Mia Stone lo sa bene,nella sua vita le cicatrici ci sono sempre state,causate da un passato che vorrebbe dimenticare...