Mia
La mia vita non è mai stata rosa e fiori,non ho mai avuto qualcuno che mi seguisse nel corso del mio percorso
Ho sempre contato solo su me stessa,mai avrei pensato che un giorno avrei avuto qualcuno che tenesse veramente a me.Il mio unico rimpianto è quello di non essere stata in grado di dire addio,a quella persona perché gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano
Divisa tra la vita e la morte,La mia esistenza passa in un lampo come mille fotografia conservate nella mia memoria
Rivedo la mia infanzia dalla mia nascita ai miei primi passi,prima parola
L'amore nei miei genitori,un amore vero che qualunue bambino su questa terra sarebbe felice di ricevere per poi trasformarsi in un inferno,una menzogna ,un incubo che nessun bambino vorrebbe passare
La mia adolescenza che sembra essere passata in un lampo,non avendo genitori che mi stavano dietro non ho mai potuto provare il brivido di essere nel pieno della crescita
Non so se potrò tornare indietro e affrontare di nuovo ,un mondo di cui mi sento inadatta
Per questo mi sono beccata la palottola ,per non farne più parte...perché ormai questo universo non ha posto per me.
Sento il corpo farsi sempre più pesante ,come se sprofondassi in un baratro
Voci lontane e confuse si sentono provenire dal fondo del mio pozzo senza vita
<<Mia...Mia.....>>Una voce dolce e candida come la neve mi sta chiamando
Mi attrae verso di lei
Sento che mi spinge nella sua direzione ,come una calamita attratta dal metallo
<<Dove sei....dov'è la mia bambina ?>>è un lamento,una disperazione
L'oscurità mi impedisce la visuale ,di scoprire chi sia colei che mi sta chiamando
Cerco in tutti i modi di uscire dal buio Ma a fatica perché vengo attanagliata da qualcosa che mi spinge verso il basso
<<Aiutami!>>grido A quella voce,sperando che mi venga a salvare
Continuo a supplicare il suo aiuto
Chiudo gli occhi e prego,prego che qualcuno mi venga a salvare
Poi d'improvviso L'oscurità si dissolve come per magia
Mi guardo intorno e da lontano si vede una luce e una sagoma nera in lontananza
<<Chi sei?>>grido rivolta a quella figura misteriosa
Non risponde ,rimane immobile così com'è
Vorrei avvicinarmi ma ho paura che si riveli qualcosa di pericoloso
Come il film Christmas Carol,la scena in cui Scrooge incontra il fantasma del Natale futuro...Quella che sembrava apparentemente un'ombra alla fine si è rivelata uno spettro che lo ha rincorso per tutta Londra
Non voglio che anche a me accade lo stesso
Meglio restare dove sono
Forse se ne andrà
Ma invece continua a essere lì,a fissarmi incessamente come se l'unica cosa che possa guardare ,in effetti vista la mia situazione è proprio così
<<Vattene via!>>
<<Lasciami in pace!>>
<<Che cosa vuoi da me!>>
Le mie urla non servono a niente ,Non lo smuovono neanche di un millimetro
<<Sparisci....sparisci Come tutti gli altri...nessuno vuole rimanere al mio fianco>>non so perché glielo stia dicendo ,Ma ho bisogno di sfogarmi,di dirlo a qualcuno
Ho la necessità di dire tutto ciò che non sono riuscita ,a pronunciare in tutti questi anni
Per molto tempo mi sono tenuta dentro il dolore e la paura ,il tormento e ora basta....devo fare uscire tutte queste emozioni
<<Dileguati.....Dileguati Come hanno fatto i miei genitori,non merito L'amore di nessuno>>non piangere
Non piangere
Resta forte
Resta forte
Ripeto a me stessa nella mente ,non farti sopraffare dalle emozioni
Tu sei più forte di tutto quanto
Non essere debole e insicura
Ricorda tutto quello che hai sofferto
Le notti insonne a piangere perché eri da sola
<<Non dire così,i tuoi genitori ti amavano con tutto il cuore e continuano a farlo anche se tu non li vedi >>dice con premura una voce dolce
Da dove arriva?
Perché mi sta dicendo queste parole,può essere che sia proprio la figura in lontananza a parlare
Alzo lo sguardo verso di essa ma continua a stare ferma ,immobile che continua a guardare dalla mia direzione
Ma la voce non si ferma,anzi continua a parlare
<<Se fossero ancora vivi te lo direbbero ogni giorno...il loro amore vivrà per sempre nel tuo cuore,loro ci sono......sono accanto a te in ogni momento >>
Poi come se un fulmine avesse colpito l'atmosfera ,un lampo di luce esplode risucchiando lo spazio
Vengo accecata dalla luminosità
Quando riapro gli occhi ,Il bianco più totale mi accoglie
La stanza è passata da nero a bianco,come se un imbianchino avesse pitturato i muri
Sento un pianto....un pianto che assomiglia a quello di un bambino ,ad un neonato
Mi guardo intorno per cercare di capire da dove arrivi ,finché vedo una culla
Il pianto continua a crescere man mano che mi avvicino
Osservando la culla,adesso che c'è lo così vicina,noto che è fatta di legno ed ha sulla parte posteriore ,un incisione nel legno M.S circondato da una spirale.
Faccio il giro della culla per vedere il bambino al suo interno,una copertina rosa chiara avvolge un batuffolo che é sommerso dalle lacrime.
È la cosa più tenera che abbia mai visto ma anche triste
Nessun bambino dovrebbe essere lasciato a piangere per tutto questo tempo
Si dimena con le sue piccole mani,il suo volto è segno della disperazione
Vorrei prenderlo in braccio per calmarlo e dirgli che è al sicuro con me,non so perché ma quando lo sollevo dalla culla smette immediatamente di piangere e mi fissa
Solo ora mi accorgo che ha gli occhi del mio stesso colore
Ma non è finita
Anche i lineamenti del mio volto sono simili alla creatura che ho in braccio
<<Ciao....>>sussuro con un sorriso
Il bambino mi guarda rapito,incantato senza dire niente
<<Come mai sei tutto solo ,in questo posto?>>so che non può rispondermi,Ma ho bisogno di parlare con un altro essere umano
<<È stupenda vero?>>
Alzo lo sguardo dal bambino e una donna con una vestaglia bianca si avvicina a noi
D'istinto copro il bambino contro il mio corpo per tenerlo al sicuro
<<Non devi avere paura ,non le farò alcun male Mia>>
<<Come sa il mio nome?>>
<<Ti conosco molto di più di quanto pensi>>
Un brivido mi attraversa le ossa
Chi è questa donna?
Ha un aria famigliare,lo già vista da qualche parte
La bambina ricomincia a piangere e i miei pensieri tornano a lei
<<Lascia ,faccio io>>allunga le braccia per prenderla Ma io indietreggio <<No...Non La toccare!>>le urlo contro
Non lascerò che questa sconosciuta tocchi la bambina
<<Mia...Non le farei mai del male ,devi credermi..Lei...Lei..è tutta la mia vita>>dice
<<Perché mai dovrei credere a queste parole ...e poi come conosce il mio nome ?>>
<<Mi devi credere perché....perché >>
<<È solo una sconosciuta ,non le lascerò portare via questa bambina..Devo salvare almeno lei >>intanto la bambina continua a piangere e il suo lamento mi uccide
Anche se non la conosco,ne so il suo nome.Sento di avere un legame intimo con questa creatura dagli occhi neri come la notte
<<È la mia bambina.....e lo sei anche tu>>
<<Cosa?>>
Lei mi sorride e si avvicina a noi.Come se avesse lanciato un incantesimo sulla bambina ,la prende tra le braccia e le comincia a cantarle una dolce nina nana per farla addormentare
<<Ninna nanna, stammi quieto,
cosina cara, non fare il broncio;
chiudi gli occhi, dormi, angioletto,
fa' la nanna, bel bambino;
angelo bello del Signore
dormi fin che spunti il sole,
angelo bello della mamma,
nanna nanna, nanna na.
Sta' qui al caldo nella tua culla
come un uccellino nel nido;
ninna nanna, cosina buona,
io respiro col tuo respiro,
tu sei il fiore del mio giardino,
tu sei un secchiellino di latte
e il giocattolo della mamma,
nanna nanna, nanna na. >>
Questa ninna nanna mi è molto famigliare.
È la stessa che mi cantava la mia mamma per farmi dormire
Ricordo ancora quando mi stringeva tra le sue braccia e mi cantava la canzone
Sentivo di essere protetta e al sicuro se c'era la mia mamma al mio fianco ,che niente sarebbe andato storto
Continuo a guardare la signora,che nel frattempo ha fatto addormentare la bambina ,La culla ,la dondola tra le sue braccia come se fosse normale e naturale
<<Crescono così in fretta ...quasi come se li perdessimo>>parla ma guarda la bambina che nel frattempo si è addormentata
<<I figli sono il dono più prezioso che una madre possa ricevere>>la malinconia pervade nella sua voce
<<Lei ha figli ?>>non so perché ma non ho resistito ha chiederlo
<<Ne avevo una,una bambina bellissima dagli stupendi capelli neri e un sorriso stupendo >>passa il pollice sulla guancia della bambina mentre dice queste parole
Avevo?
Quindi la persa
Perdere un figlio è il dolore più grande per una madre
<<Che cosa è successo ?>>
<<Non sono stata in grado di proteggerla e ne ho pagato le conseguenze >>
<<Sono certa che dovunque si trovi ,è fiera di lei nonostante tutto >>cerco di incoraggiarla e darle una speranza
Scuote la testa e continua a coccolare la bambina
<<No....me lo sono meritata ,ho vissuto in una bugia per anni..merito quello che mi è successo >>singhiozza,ma si asciuga subito le lacrime
<<Avrei voluto dare una vita migliore alla mia piccola Mia>>
Questo è il mio nome
Perché continua a ripeterlo?
<<Perché continua a ripetere il mio nome?>>
<<Perché non riesco a smettere di farlo......Non riesco a smettere di guardare come è cresciuta mia figlia >>alza lo sguardo dalla bambina a me e poi il mio universo si blocca
<<Mamma?>>sussuro ,quasi un singhiozzo
<<Speravo di sentirti dire questa parola...>>poggia La bambina nella culla poi corre ad abbracciarmi
Appoggio la testa nell'incavo del suo collo e piango...piango...piango
Il dolore e la felicità si mischiano nelle lacrime che sto versando
Lei mi passa più volte la mano sui capelli
<<Non ho mai voluto lasciarti Mia...Non ho mai voluto>>sussura pentita
<<Non mi hai abbandonato...Mi hai salvato >>se non mi avesse fatta uscire dalla nostra casa ,a quest' ora sarei morta.
È solo grazie a lei ,se oggi sono Ancora viva e non la ringrazierò mai abbastanza
Non risponde e si limita a continuare ad accarezzarmi con premura
<<Il mio tempo è quasi finito >>annuncia poco tempo dopo
Resta con me
Non te ne andare
Non ora che finalmente ci siamo ritrovate
<<Non andare...Non andare >>La supplico
<<Mia...hanno bisogno di te...>>Non so a chi si riferisca ma non mi importa
Non perderò di nuovo mia madre dopo tutto questo tempo
<<Mia...>>la sua voce è così pura e delicata ,che mi stacco per guardarla in faccia
<<Sei una donna coraggiosa e forte...Sono fiera di come sei diventata,non hai mai mollato neanche nelle situazioni più dure...Mi dispiace se hai sofferto per colpa di Damian>>mi esce una lacrima,che comincia a percorrere la guancia ma mia madre la toglie subito con il pollice
<<Ma sappi che, quella notte quando mi hai persa io sono rimasta sempre con te....>>Mi poggia una mano sul cuore
<<Qui dentro...ci sarò sempre....anche quando non lo saprai ,Ma io sarò sempre al tuo fianco...io e tuo padre,saremmo sempre con te.>>
All'improvisso una figura maschile appare al suo fianco
Un uomo dai folti capelli ,con alcune ciocche che gli ricadono sulla fronte e occhi marroni mi guardano con orgoglio
<<Ti amiamo tantissimo Mia e continueremo a farlo fino alla fine>>e mio padre a parlare questa volta.
Sentire di nuovo la sua voce,e qualcosa che mai mi sarei aspettata di ascoltare di nuovo
Ricordo il modo dolce in cui mi leggeva la favola della buonanotte ,ogni notte prima di andare a dormire
Quando gli chiedevo di leggere ancora,nonostante io fossi stanca.Lui non esitava anzi mi diceva sempre <<Non mi stancherò mai di leggere per la mia bambina >>
Questo ricordo mi provoca una lacrima
<<È il momento di svegliarsi Mia>>dice mio padre sorridendo
<<Svegliarmi?>>ripeto confusa
<<Devi tornare da Will,ha bisogno di te>>
<<Come sapete di Will?>>domando con il fiato sospeso
<<perché abbiamo letto il tuo cuore e abbiamo visto la gioia quando pensi a lui>>
Non ho il tempo di replicare perché tutto intorno a me comincia a muoversi fino a che non comincio a vedere sfumato
<<Ti vogliamo bene Mia >>È l'ultima frase che sento dai miei genitori prima di non sentire più niente
Spalanco gli occhi e ansimo,ma ho la bocca coperta da qualcosa,una specie di maschera che è collegata a qualcosa
<<Calma ...va tutto bene >>una voce cerca di calmarmi,ma non ci riesco perché immagini confuse mi appaiono davanti agli occhi
Immagini di Will,nel momento in cui gli sparano,immagini di me che cerco di proteggerlo beccandomi io la pallottola
<<.va tutto bene..sei al sicuro adesso>>continua La stessa voce di prima
Il volto di un uomo mi appare davanti,Mi toglie la maschera con cautela
Non appena lo fa ,comincio a vedere meglio dinanzi a me
Sono in una camera d'ospedale
Le pareti sono celesti
Ci sono fiori di qua e di là
Vicino a me si trova un piccolo tavolino,su cui ci sono certo di fiori e attaccati ad essi due palloncini
Mi guardo e vedo che indosso un camicie da ospedale ,simile a quello che mi hanno messo al Sant' Mary.
Ripensando a quel nome,Mi viene un mal di testa fortissimo
Ributto la testa sul cuscino e richiudo gli occhi.
<<Ciao...bentornata >>una voce mi arriva alla mia destra
Giro la testa e davanti a me,si trova un dottore con in mano una cartella
Provo a parlare ma dalla mia voce esce più che altro un sussuro inudibile
<<Ti ricordi come ti chiami?>>Mi domanda
<<M..Mia >>provo a parlare di più ma la mia voce non vuole saperne di uscire
<<Ottimo e sai dirmi cosa ti è successo?>>
<<M..m..Mi hanno sparato >>
<<Ti ricordi chi è stato ?>>
Prima di rispondere,prendo un bel respiro e chiudo gli occhi cercando di mantenere la calma e non andare nel panico
Sarà semplice pronunciare queste due parole
<<Mio padre>>CONTINUA
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Heaven -L'amore sarà la nostra pazzia-
Roman d'amour"Le ferite rimangono; col tempo, la mente, per proteggere se stessa, le cicatrizza e il dolore diminuisce, ma non se ne vanno mai." Mia Stone lo sa bene,nella sua vita le cicatrici ci sono sempre state,causate da un passato che vorrebbe dimenticare...