Dodici

5 1 0
                                    

La ragazza si fece aiutare ad alzarsi, fischiò e attese che Lila tornasse da lei. Ebor ruppe il silenzio che si creò.
Era il momento giusto.
"Lauren... io devo dirti una cosa. Ci ho pensato su e..." doveva farlo. Doveva dichiararsi, era il momento adatto, secondo lui, ma...
"So già cosa vuoi dirmi"
"Ah... sì?"
"Sì, ieri sera i tuoi pensieri erano così assillanti che non ce l' ho fatta a non ascoltarli, scusami"
"Quindi?" Ebor aveva una brutta sensazione
"Quindi, mi dispiace... ma non... non provo le stesse cose" ... purtroppo anche per lei era il momento adatto.
Ebor indietreggiò, come se quella notizia fosse stata una freccia avvelenata che gli colpì il cuore. Raggiunse Lonto e se né andò, scappò via attraverso il deserto.
Subito dopo, Lauren scoppiò a piangere e si accasciò a terra. Quella freccia aveva colpito anche lei. Quello che aveva detto non era vero, ma aveva dovuto farlo, perché doveva proteggerlo da sé stessa e da tutto il marcio che la circondava.
Si fece forza, prese Lila e si diresse in una grotta non lontana. Li la attendevano due della sua specie, ma molto più robusti e armati.
"Allora? Lui dov'è?" Chiese uno.
"Calmo, Flitch, non arriverà"
"Come sarebbe a dire "non arriverà?" Lo sai che dovevamo ucciderlo qui per nutrirci del corpo, poi saremmo andati nelle Steppe del Sud a caccia di qualche White, lo sai che quel posto è pieno di quelle bestiacce"
"Non è morto. L' ho perso" Era vero, lo aveva perso in tutti i sensi.
"Ahahahaha, suvvia, la simpatia non è il tuo forte! Dov'è?"
"Te l'ho detto!" Gridò Lauren.
"Bene, bene, signorina. Lo sai cosa ti aspetta adesso, vero? Avevo giusto, giusto una certa fame, ma come si dice, meglio un elfetta oggi che un mutaforma domani" L'elfo si avvicinò lentamente.
Lauren gli puntò contro il suo bastone che già si illuminava. "Flitch!" Gridò il secondo "Lo sa dove sia il mutaforma, lo sa perfettamente, è che non lo vuole dire"
"Che suggerisci Lit?" Chiese Flitch con la sua voce gracchiante
"Legala e vedi se riesci a cavarle le parole di bocca, io intanto vado 'a caccia' " detto ciò, partì in sella ad una fenice oscura. 
"Abraem savitum tragicus" Gridò Flitch contro Lauren e lei si immobilizzò. Egli le tolse il bastone dalle mani e lo gettò a terra. Legò la ragazza magica su una lastra di pietra e poi la svegliò dall' incantesimo. "Allora signorina, siccome ho una certa voglia, e non è fame, facciamo così: io ti farò delle domande e ad ogni risposta sbagliata ti toglierò un indumento, e guai a te se strilli!"
"Non lo troverete mai"
"Quindi tu sai dov'è?"
"No!" Gridò la ragazza magica tentando di liberarsi dalle fredde catene.
"Non sei convincente, cosa togliamo la maglietta? E sia!" L' elfo strappò la maglietta dell'elfa.
"No, no!" Ribadì l' elfa che sputò in faccia a Flitch.
"Ora mi hai veramente stufato signorina. Abraem savitum tragicus!
Ripeterò la domanda: tu sai dove sia finito Ebor?"
"Certo che lo so.  Quando lui stava per dichiararsi, io ho fatto una cosa che fino ad allora non mi era mai riuscita. Gli ho trasmesso i miei pensieri intanto che parlavo e gli  ho anche suggerito dove nascondersi"
"E dove è diretto?"
"Dove per lui sono iniziati i problemi"
Lauren gli disse il luogo preciso. "Ahahahaha. Okay grazie. Ora devo andare anch'io a caccia" La ragazza si svegliò dall' incantesimo.
"Devo raggiungere il mio bastone! Senza non posso fare niente e... " Lauren ragionò ad alta voce "ma loro non avevano nessun bastone!
Resisti Ebor, sto venendo da te"

Fenn Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora