...
yoongi abbracciò jimin sotto la pioggia. entrambi si stavano inzuppando ma non gliene importava. ciò che importava è che yoongi trovò jimin e jimin continuò ad amarlo.
"sei così stupido, jimin, perché sei andato fino a daegu?" disse yoongi, baciandolo.
"yoongi, per favore i-"
"namjoon mi ha aiutato a trovarti"disse, girandosi verso il ragazzo dai capelli viola che stava scrivendo al cellulare.
gli occhi del più piccolo si spalancarono. "merda."
"mh?"
"yoongi come sapevi che io fossi qui?" jimin esasperò.
"sono di daegu. andavo in quel negozio ogni volta, quand'ero più piccolo" yoongi prese lo zaino di jimin e lo portò in macchina, facendolo sedere nei sedili anteriori.
jimin si accasciò, impaurito da ciò che namjoon potesse dire. non voleva che gli dicesse che si stava per togliersi la vita ma uno dei suoi amici arrivò per salvarlo.
"jimin vieni da me o ti accompagno a casa?"chiese yoongi, guardando nello specchietto. "da me?"
"si per favore" disse dolcemente. aveva paura di ciò che suo padre gli avrebbe detto-no, di ciò che gli avrebbe fatto.
"oh, jimin, mi sono dimenticato" toccò namjoon. "lui è uno dei miei amici. starà per un po' da me" namjoon si girò e jimin nascose la sua faccia.
"ciao, è un piacere conoscerti" mormorò.
namjoon cercò di vederlo bene, dato che era notte e c'era solo la luce che proveniva dai lampioni.
"oh, sei quel raga-"
"hahaha!" jimin iniziò a ridere spontaneamente. namjoon lo guardò male ma poi capì.
"stavo per dire 'tu sei quel ragazzo di cui yoongi mi parla sempre" namjoon sorrise a yoongi, che aveva la faccia rossa.
"non è vero" controbatté.
jimin sorrise. "grazie."
"non c'è di che" dissero insieme.
...
"ti avviso" disse yoongi, con le mani intrecciate con quelle di jimin. stavano davanti al cancello e namjoon era già entrato per vedere i suoi amici.
"perché?" chiese jimin.
"perché potrebbero diventare iperprotettivi e un po' matti. in più sono extra" yoongi rise.
"mh basta che entriamo tesoro" disse jimin. sentendosi chiamato così, yoongi arrossì.
yoongi entrò in casa e jimin gli stava attaccato, con la mano che gli teneva il braccio.
yoongi sospirò. "jungkook è a casa di taehyung, va tutto bene"
anche se jimin non gli aveva detto di ciò che gli faceva jungkook, yoongi gli fece capire che gli amici di jimin non erano più come quelli di prima.
"penso che stiano dormendo, dato che sono le tre, giusto?" chiese jimin.
"sono del college. in vacanza. sono svegli" yoongi rise.
jimin annuì e aumentò la presa. lo portò in un'altra stanza buia. non era mai stato in quella stanza.
senza avvisare, yoongi aprì la porta e vide i tre ragazzi. smisero di ridere e di voltarono verso il nuovo ragazzo.
"è lui?" chiese un ragazzo dai capelli neri.
"certo che è lui. scemo." disse un altro dai capelli marroni scuro. i suoi capelli erano leggermente lunghi ma gli stavano alla perfezione, risaltando il suo viso.
"mi chiamo hoseok", disse quello coi capelli neri. si alzò e gli porse la mano.
jimin sorrise e gli diede la mano. "jimin"
"sono seokjin, e questo è namjoon" jimin guardò il ragazzo dai capelli viola. si leccò le labbra e gli pregò con gli occhi di non dire nulla.
"è un piacere conoscerti jimin" disse namjoon.
jimin fece un sospiro di sollievo. namjoon annuì e poi portò il suo braccio attorno a hoseok. jimin guardò yoongi, che lo fissava.
"spero che andremo tutti d'accordo" yoongi sorrise.
seokjin alzò le spalle. "in realtà non mi piacciono i ragazzi più giovani"
"pft. ta zitto. hai frequentato una tipa più piccola di cinque anni. taci" hoseok lo spense. jimin capì che era un gruppo pieno di ciarlatani e pensò che fosse un gruppo più adatto a lui.
e, cosa più importante, quel gruppo avrebbe eliminato taehyung e jungkook dalla mente di jimin.
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𝙣𝙚𝙥𝙚𝙣𝙩𝙝𝙚
FanfictionA volte le parole non bastano per dimostrare a qualcuno che ci tieni. A volte serve qualcosa in più ©HOBISBODY c'è anche un sequel: anesthetic, attualmente in pausa. copertina: SKAM ES croana