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...

"ma sei stupido?"

"ciao anche a te, taehyung" disse jimin entrando nella casetta.

"non posso crederci, gliel'hai chiesto così direttamente? ma sei scemo?" taehyung diede un pizzicotto a jimin. jimin si lamentò, portandosi poi la mano in fronte.

dopo aver salito le scale per andare in camera di taehyung, lasciò lo zaino per terra e iniziò a lamentarsi.

"volevo solo...sai.. rompere il ghiaccio"disse.

"no? non so?"lo rimproverò. "sei più stupido di me e io non sapevo che LA fosse un acronimo", disse per poi stendendosi nel letto.

"ma almeno sai che cosa sia un acronimo?"disse jimin.

"è come- non lo so, non me ne frega. non sono  a scuola, quindi perché dovrei saperlo?"

jimin lo guardò. poi si stese pure lui. iniziò a giocare con le corde del letto. "pensi che yoongi sia carino?"

taehyung si fermò per un istante, poi si appoggiò col gomito, guardando jimin con occhi dilatati. "pensavo non volessi fare nulla con lui," fece una faccia perversa.

jimin gli lanciò un cuscino, "infatti è così"

"allora perché mi chiedi così tante domande su di lui?"

"taehyung, basta che mi rispondi!" 

sospirò, "mh penso che yoongi sia un ragazzo carino, anche perché ha i capelli tinti di un blu scuro e sembra un hipster con quella fotocamera. ma i miei occhi sono solo per jungkook, pensi che gli piaccio?"

jimin guardò altrove, sentiva il suo cuore salire fino alla sua gola. "n-non sono sicuro che tu gli piaccia, tae"

alzò un sopracciglio. "perché no?"

"basta che continui a fare ciò che devi fare, taehyung. non sentirti ferito, okay?" prese la mano di taehyung e gli sorrise per confortarlo.

"comunque, hai fatto i compiti di inglese?" taehyung sorrise.

il più grande sospirò "sei serio? avevamo dei compiti?"

saltò via dal letto e prese il suo zaino nero, da cui tirò fuori il quaderno dei compiti. guardò il foglio e rise. "sono solo vocaboli, quindi ci metto pochi minuti"

taehyung annuì e prese un foglio bianco. entrambi i ragazzi ritornarono a sedersi nel letto, con i fogli davanti a loro ed una penna in mano.

jimin iniziò a dargli una definizione, mentre taehyung tirò fuori il cellulare.

"ti serve seriamente un cellulare per dare una definizione a queste parole?" alzò un sopracciglio.

taehyung aggrottò le sopracciglia e indicò il foglio, "come posso sapere che significa suaimhneas? non so nemmeno pronunciarlo"

"significa tranquillità"disse jimin e taehyung annuì. "non sai nemmeno che significa tranquillità, o sbaglio?"

taehyung scosse la testa e appoggiò la penna sul foglio, "non tutti sono studenti come te che prendono sempre 10, Jimin"

"devi essere più tranquillo su ciò!" jimin alzo la voce.

taehyung lo guardò male. "sei fottutamente serio, jimin?"

il più grande rise e finì i compiti. dopo aver terminato tutto, prese il foglio e lo mise dentro lo zaino. taehyung invece era fermo all'ultimo vocabolo. riprese il cellulare.

"ma seriamente sai che significa grottesco?", jimin rise.

"beh scusa, mister perfettino" lo derise, per poi finire di scrivere la definizione. tolse tutto dal letto e lasciò per terra un casino. "eh pulisco dopo"

jimin alzò gli occhi al cielo, "il significato suona letteralmente come la parola. sei grottesco"

taehyung guardò in basso. "si certo erto. andiamo a mangiare qualcosa e poi andiamo a dormire, sono stanco." si alzò dal letto per poi dirigersi verso la cucina.

il ragazzo sospirò, seguendo il suo migliore amico. spuntò da dietro e poi lo abbracciò. "mi dispiace taehyungie" disse per poi baciarlo in testa.

taehyung si scansò e andò verso il frigo. "è ok. a volte mi fai sentire stupido"

jimin guardò in basso, "oh"

"oh?" alzò un sopracciglio mentre prese delle fragole ed una bottiglia d'acqua.

"ehm..mi dispiace?"disse. "non era intenzionale".

taehyung rise. "incredibile".

...

il giorno dopo, jimin stava camminando nei corridoi della scuola. era mattina e la pioggia scorreva nei vetri delle finestre, gli fecero sentire la suaimhneas.

si mise le cuffiette e mise zion t. canticchiò la canzone 'cinema'. amava questo cantante per la sua voce unica.

camminando, fu abituato a salutare le professoresse da tre anni, poi però il suo cellulare suonò. aggrottò le sopracciglia perché di solito la madre non gli mandava i soliti messaggi a quell'ora, ed in più non potevano essere i suoi amici dato che non erano ancora svegli a quell'ora (taehyung rimase a casa a dormire mentre jimin andò a scuola).

tirando fuori il cellulare, abbassò leggermente la luminosità, poi sorrise. era yoongi.

yoongi

ei (:

il sorriso di jimin crebbe solo per un semplice 'ei(:' . non pensava che un solo messaggio di saluto lo avrebbe reso così felice. stava per scrivere una risposta ma un certo ragazzo venne e lo spaventò.

"jungkook!" gridò, ignorando gli sguardi altrui.

"scusa", disse ridendo. "sei così carino e vulnerabile, dovevo"

gli occhi di jimin s'ingrandirono, "carino?"

jungkook guardò altrove, poi di nuovo verso di lui. "sì, hai sentito bene"

"perché mi hai appena dato del carino?" strinse la presa del cellulare.

"beh perché lo penso" disse. "comunque, con chi chatti?, avevi un sorriso così grande prima di spaventarti".

"oh, io ehm, stavo parlando con yoongi hyung" mise il cellulare in tasca.

gli occhi di jungkook si rattristirono. "oh, lui?, è così noioso. perché ti piace?"

jimin scosse la testa. "non lo so esattamente il motivo per cui mi... attira"

jungkook annuì e guardò il vuoto. girarono in un angolo e s'incamminarono verso un altro corridoio. "hey, vuoi venire da me? c'è pure taehyung" chiese jungkook.

jimin mormorò, "perché?"

"non possiamo stare un po' insieme? il famoso trio?" chiese, arrossendo.

jimin rise, "dato che posso pure vedere yoongi hyung, verrò".

"fantastico" disse jungkook. poi andò dritto e si diresse verso un'altra aula.

heeeeeyo again

ma quante volte aggrottano le sopracciglia 'sti qua lmao.

anyway spero che questo capitolo vi sia piaciuto e niente! a domani :).

𝙣𝙚𝙥𝙚𝙣𝙩𝙝𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora