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...
dopo che yoongi se ne andò, jimin decise di dormire tutto il giorno per poi svegliarsi all'arrivo del padre, si voleva confrontare, dopo ciò che sentì.
all'inizio non riuscì ad addormentarsi per via di quei rumori che ancora persistevano. mise dunque le cuffiette.
arrivò la notte e finalmente si svegliò. per dormire così a lungo dovette forzare un pisolino. svegliatosi, corse al piano terra e vide la madre ed il padre seduti nella sala da pranzo.
"oh, ciao ragazzi. non pensavo foste a casa", disse per poi sedersi vicino a loro.
"i piani sono cambiati, jimin" disse il padre, con la faccia coperta dal giornale.
"mamma? ti devo parla-"
"ricordati che domani hai allenamento alle dodici", lo interruppe
"non me lo scorderò mamma" la guardò e vide che stava cucinando.
"scusate vado in camera mia" disse alzandosi.
"non ceni?"
"non ho fame" disse fissando il padre. "ho perso l'appetito"
"okay jimin, solo che fare i viaggetti camera-cucina non faranno bene né per te né per il tuo corpo quando farai allenamento" fu l'ultima cosa che disse la madre prima che jimin s'incamminò.
chiuse la porta a chiave. non voleva che venissero i suoi. sarà forse che suo padre stesse tradendo la madre?
digitò un numero, e chiamò una persona per conversare un po'.
"jimin, sono le nove, che ti serve?" si sentì una voce molto profonda.
"dove sei? ho bisogno di qualcuno, adesso"
...
"perché sei qui taehyung?" disse jimin, per poi entrare.
"l'ho invitato io, duh?" disse jungkook, stando impiedi al ragazzo moro.
"hai intenzione di restare qui?" chiese a jimin, notando il suo borsone di calcio."
"uh, se non ti dispiace.." rise.
"cos'è successo di così grave? i tuoi lo sanno?" chiese taehyung con una faccia perplessa. jimin annuì. poi si spostarono verso il salotto, dove continuarono la loro maratona di anime.
guardarono la loro serie preferita 'tokyo ghoul'. era la parte in cui kanenki realizzò di essere un ghoul trasformato da rize.
"penso che mio padre stia tradendo la mamma" disse per poi riempirsi la bocca di popcorn.
i due ragazzi si guardarono e poi si girarono verso jimin "s-sei sicuro? come lo sai?"
jimin iniziò a giocherellare con la coperta. guardò jungkook, "stavo con yoongi, ad un tratto sentii dei rumor-"
"woah, woah, woah, woah," jungkook batté le mani davanti alla bocca di jimin. "stavi con il mio fratellastro?"
si spostò da davanti le sue mani per poi schiarirsi la voce. "si, ma sai-"
"perché esci proprio con lui?" incrociò le braccia. taehyung guardò i due.
"beh se mi facessi finir-"
"ma che ti frega, jungkook" si intrufolò taehyung.
jimin mise un dito sopra le sue labbra- e lievemente- lo zittì. "potrei parlare? sono venuto qui per confrontarmi con i miei due migliori amici"
"Scusa." dissero.
"dovevo invitare taehyung a casa ma finì che contattai yoongi. avevo bisogno di qualcuno e quindi lo invitai comunque. ma parlando, abbiamo sentito dei rumori", guardò in basso.
"quindi? poteva essere pure tu madre" disse taehyung dandogli una pacca sulla spalla.
"anch'io la pensavo così, ma poi mamma mi mandò un messaggio dicendomi di essere al lavoro , come fa sempre." iniziò a piagnucolare. "e non so se stessi sognando o no, ma forse lo vidi andarsene con una puttana.. forse sono solo i miei occhi mongoli"
"oh jimin, " jungkook lo abbracciò. jimin iniziò a piangere pesantemente, e bagnò la sua maglietta con le lacrime.
taehyung spostò jungkook. "anch'io voglio un po' di conforto". rise e fece spostare del tutto jungkook vicino ai gomiti di jimin.
jimin fece la stessa cosa con jungkook. "fose aveva un buon motivo" disse.
"che intendi dire?"
taehyung fece una faccia confusa. "non lo so, scusa, non sono bravo a consolare"
"il ragazzo si sta facendo consolare !" jungkook puntò il dito verso jimin.
"okay jungkook, qui sono tanto intelligenti quanto te. però non so che significhi." taehyung alzò gli occhi al cielo.
jimin lo guardò con un'espressione arrabbiata. "significa dare conforto, scemo" diede un colpetta alla testa di taehyung.
i tre ragazzi si calmarono e ripresero a guardare la tv. continuarono a guardare quella serie tv ,mentre si ingozzarono di popcorn.
"quindi..." iniziò jungkook. "mio fratello ti attrae?"
gli occhi di jimin si dilatarono ed iniziò a strozarsi per via di un chicco "c-cosa?" tossì.
"beh pare che tu ti sia presa una cotta. stavate in camera tua e vice versa".
"n-non mi piace yoongi e mai mi piacerà. è molto più grande di me e voglio finire gli studi prima di impegnarmi."
"pff, sisi" alzò un sopracciglio. "okay" fece il gesto con le mani.
"cosa?" chiese. "è carino, lo ammetto. ma voglio un quadrimestre tranquillo. e in più devo guidare il mio team di calcio quest'anno"
"va bene, va bene" disse.
jungkook riprese a fare facce maliziose.
"per l'amor di Dio, kook-"
"quindi pensi che sia carino?" sorrise. taehyung iniziò a ridere dato che jimin si alzò e si mise sopra di lui, facendo finta di picchiarlo. provò gelosia, ma lo nascose perché sapeva che a jungkook non piaceva nessuno.