8.

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Si distese sul letto, chiudendo gli occhi e sorridendo solare.
Ce l'aveva fatta. Era ritornato tutto normale.
Quella giornata si era sentito...libero. Riprendere in mano quella chitarra è stata una sensazione fantastica per lui e avere vicino i suoi amici, di nuovo, insieme, l'aveva reso felice.
Si alzò dal letto andando verso la sua scrivania e sorrise alla foto del loro primo concerto, coperta dalle ombre notturne di Parigi.
La prese andando verso la finestra per illuminarla maggiormente e poter vedere meglio il viso di Marinette, sorridente, mentre, tenendo gli occhi chiusi, cantava per la prima volta in pubblico.
Si girò di spalle, appoggiandosi alla grande finestra e scivolando giù, fino a sedersi a terra.
Chiuse gli occhi inspirando l'aria è sorridendo al ricordo della loro prima esibizione: «chi fermerà la musica?...l'aria diventa elettrica...» canticchiò sottovoce.
Se ci pensava bene...c'era ancora un piccolo particolare che mancava...
Si vestì veloce e scese piano le scale in modo da non fare rumore.
Aprì lentamente la porta di casa tanto quanto bastava a farlo uscire.
Appena fuori dalle mure di casa Agreste iniziò a correre, fino alla sua meta.
Arrivò a casa Dupain-Cheng in meno di dici minuti, riprese fiato e guardò in alto: le luci erano già spente. Molto probabile dato l'orario e dato che il giorno dopo avevano scuola.
Prese il cellulare digitando velocemente un messaggio a Marinette. Poco dopo la ragazza uscì nel balconcino e lo fulminò con lo sguardo, ricevendo un'alzata di spalle da parte del ragazzo.
Marinette alzò gli occhi al cielo e dopo gli indicò la porta di casa ricevendo un'alzata di un sopracciglio da parte di Adrien: lo avrebbe fatto salire dalle scale si casa? Rischiando di farsi scoprire dai suoi genitori?
La corvina si mise una mano sul petto come a dirgli di fidarsi di lei.
Lui arrivò davanti alla porta di casa attendendo l'aprirsi di quest'ultima.
Un minuto dopo la ragazza aprì la porta facendolo entrare.
«i miei sono fuori a cena» rispose Marinette, levando ogni dubbio dalla mente del ragazzo.
«ecco. Mi sembrava strano...» rispose lui iniziando a salire le scale con lei davanti fino ad arrivare in camera sua e, successivamente, al balconcino.
«ricordi la nostra prima serata qua sopra?» chiese lei sorridendo e appoggiando i gomiti alla ringhiera.
«come scordarla...ci siamo dati qua il nostro primo bacio...» rispose lui arrossendo lievemente.
«già...» rispose lei ridacchiando «poi tuo padre scoprì che eri scappato e non ti ha fatto uscire di casa per...quant'era? Una settimana?» chiese voltandosi verso il ragazzo al suo fianco.
«una settimana, si. Uscivo soltanto per andare a scuola» rispose lui ridacchiando e passandosi una mano sul viso.
Si girò verso di lei, i raggi della luna che le illuminavano il volto e le facevano sembrare gli occhi blu come se fossero il cielo in una bella serata d'estate.
«hai degli occhi meravigliosi...» sussurrò facendola arrossire.
«me lo hai detto anche quella volta...»
«e non finirò mai di dirtelo» rispose sorridendole e cincendole i fianchi con le braccia, nascondendo la testa tra i suoi capelli sciolti. «I will love you unconditionally...» iniziò a canticchiare facendo voltare la ragazza verso di lui, che gli legò le mani dietro il collo «There is no fear now...let go and just be free...»
«...i will love you unconditionally...» canticchiò lei baciandolo sulle labbra.
«che coppia di romanticoni...» disse lui sentendola ridacchiare.
«ma è la coppia di romanticoni migliore del mondo»






Nota autruce
Capitolo un po' cortino ma dedicato tutto alla nostra coppia preferita...che ne dite?

Guardate il video che vi ho messo là su! È tipo la viiiitaaa😻

Io vi saluto!

Al prossimo capitolo!

La vostra HermionedeVillers❤️

Chi fermerà la musica?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora