«...si...certamente...dopo la finale avrete la vostra intervista...no, no...non il martedì! Hanno bisogno anche loro di riposarsi!...ok...d'accordo...arrivederci» disse Emilie, mentre chiudeva la telefonata.
«chi era al telefono?» gli chiese il marito, con la maschera sul viso.
«La Chamak, voleva un'intervista per dopo la finale» spiegò, sorridendo all'uomo e appuntando il giorno e l'orario sulla sua agenda «molto probabilmente avverrà mercoledì»
«sai che i ragazzi ci odieranno, vero?»
«oh si» rispose ridacchiando «state andando alle prove?»
«si. La guardia del corpo sta aiutando i ragazzi con gli strumenti» spiegò, avvicinandosi a lei e posandole un bacio sulla testa «ci vediamo sta sera, ok?»
«a sta sera, Gabriel» le sorrise lei.
L'uomo uscì dalla porta, dirigendosi verso il furgone e notando i ragazzi intenti a cercare di mettere la batteria dentro al veicolo.
«tutto bene?» chiese, avvicinandosi ai due.
«...no...» rispose il figlio, cercando di spingere lo strumento dentro il furgone, fallendo miseramente, cadendo di sedere.
«non riescono ad entrare la batteria» gli spiegò Alya, seduta su un muretto insieme alle altre tre.
«e dire che le altre volte ci stava!» si lamentò Nino.
Gabriel si avvicinò al furgone, vedendo meglio il suo interno: «certo che non entra! Vi siete scordati di chiudere la pianola!» disse, vedendo i due ragazzi guardarsi a vicenda.
«oh» dissero semplicemente, facendolo sospirare.
Il biondo entrò dentro il furgone, chiudendo la pianola e posandola accanto alle due chitarre, uscendo dieci secondi dopo e aiutando poi il moro a mettere la batteria.
«perfetto adesso possiamo partire» disse quest'ultimo, vedendo le ragazze sedersi nei rispettivi posti.
«Farfallo ti serve il GPS o fai tutto da solo?» chiese Alya, accendendo il telefono.
«"Farfallo"?» chiese l'uomo, accigliandosi.
«prima rispondi alla mia domanda!»
«la so la strada...» rispose «"Farfallo"?!»
«"farfalla" è al femminile...tu sei un uomo!» rispose la castana, facendo ridere la band.
«certe volte mi chiedo se fate uso di droghe oppure siete degli alcolizzati...»
«no papà» gli rispose Adrien «siamo così per natura!»
«ma chi me lo ha fatto fare...?» chiese, facendo partire il furgone.
Pazzo, sarebbe uscito pazzo da tutto ciò.«...Is it my fault? Is it my fault? Do you miss me? I have questions» finì di cantare Lila, mentre i Miraculous si sedevano sulle poltrone del teatro.
«Mark prova a mettere delle luci arancioni con alcune bianche...ma non troppo» sentirono dire da Josie, prima che le luci cambiassero da rosella ai colori detti dalla coreografa.
«ma che hanno sulla testa?» chiese Chat Noir sottovoce.
«credo siano...»
«delle orecchie da volpe! Copione» disse la ragazza castana, fermando la corvina e sbuffando.
«ti devi far dare i diritti d'autore» ridacchiò Ladybug, accarezzandole i capelli.
«oh guarda che io lo faccio!» disse la ragazza.
«ok Vulpes, avete finito» disse Josie, salutando il trio, che scese dal palco «Miraculous! Tocca a voi!»
I ragazzi aspettarono che i loro strumenti e il microfono fossero messi sul palco e poi salirono, aspettando che la coreografa iniziasse ad elaborare qualche idea.
«allora...» iniziò quest'ultima «portate..."Every Time We Touch", giusto?»
«esatto» rispose Ladybug annuendo «versione slow»
«prevedo tanti pianti» disse la ragazza, aggiustandosi la sciarpa grigia, guardandola e facendosi venire un'idea «Mark! La luce grigia esiste?!» chiese al walkie talkie.
«possiamo fare una luce bianca e possiamo abbassare così diventano più o meno grigie» rispose l'uomo, eseguendo ciò che aveva detto.
«oh! Si mi piace!» rispose la ragazza, battendo le mani «ragazzi possiamo provare una volta? Che ne dite?» disse, prima che Queen Bee iniziasse a suonare con la pianola «no! Stop» la fermò la coreografa.
«cosa?» chiese la bionda.
«è meglio se usiamo un pianoforte» disse, chiamando poi due dello staff che scambiarono la pianola con il pianoforte «Queen ti dispiace suonare con questo pianoforte?»
«no, tranquilla Josie» rispose, sorridendole.
«perfetto ripartiamo!»
«I still hear your voice when you sleep next to me
I still feel your touch in my dreams
Forgive me my weakness, but I don't know why
Without you it's hard to survive
'Cause every time we touch, I get this feeling
And every time we kiss I swear I could fly
Can't you feel my heart beat fast, I want this to last
Need you by my side
'Cause every time we touch, I feel the static
And every time we kiss I reach for the sky
Can't you hear my heart beat so I can't let you go
Want you in my life
Your arms are my castle, your heart is my sky
They wipe away tears that I cry
The good and the bad times we've been through them all
You make me rise when I fall
'Cause every time we touch, I get this feeling
And every time we kiss I swear I could fly
Can't you feel my heart beat fast, I want this to last
Need you by my side
'Cause every time we touch, I feel the static
And every time we kiss I reach for the sky
Can't you hear my heart beat so I can't let you go
Want you in my life
'Cause every time we touch, I get this feeling
And every time we kiss I swear I could fly
Can't you feel my heart beat fast, I want this to last
Need you by my side» finì Ladybug «Josie cosa c'è?» le chiese dopo, vedendola asciugarsi le lacrime con la sciarpa.
«ve lo avevo detto che vi sarebbero stati tanti pianti...»Nota autrice
Povera Josie, ti capisco, anche io quando sento questa canzone piango...è troppo bella *^*Comunque!
Piaciuto questo capitolo? Spero di sì.
Io vi saluto!
Al prossimo capitolo!
La vostra HermionedeVillers❤️
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Chi fermerà la musica?
FanfictionDue anni fa, Marinette e i suoi amici, erano su un palco. A cantare. A divertirsi. E lui era nei suoi ricordi. Quella canzone. Gli manca. Molto. Copertina a cura di: @_Louis_Agreste_15