15.

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Il martedì mattina era arrivato in fretta e lui non aveva dormito per tutta la notte: davvero Queen Bee era lei? Come aveva fatto a non accorgersene la prima volta che l'aveva vista al corso?
Sicuramente, pensò, i ragazzi con cui passa la maggior parte del tempo saranno gli altri membri del gruppo.
Quella mattina si era alzato dal letto deciso di parlare con Chloè della sua scoperta, per capire se era vera oppure era solamente una sua impressione.
Girò l'angolo, vedendola seduta su di uno scalino con in mano il cellulare.
Bene, i suoi amici non erano ancora arrivati.
Aumentò il passo, raggiungendola in pochi secondi e sorridendole.
«ciao Chloè» la salutò.
«oh» disse lei, accortasi solo all'ora della presenza dell'amico «c-ciao Nathaniel»
«senti...io devo dirti una cosa ma...meglio in privato...» disse dopo un po' di tempo, grattandosi la nuca.
A quella frase, la bionda arrossì: cosa le voleva dire? In privato poi.
Si alzò dal gradino, seguendo il rosso e mettendosi insieme a lui in un posto isolato.
«a-allora cosa...cosa mi devi...»
«sei Queen Bee, vero?» le disse lui, non facendole finire la frase e mostrandole il disegno modificato.
«i-i-i-i-io...» si fermò, sospirando, se si fosse fatta vedere nervosa avrebbe capito che mentiva «...non sono i-io Queen...Queen Bee»
«non mentirmi Chloè. Si vede quando dici le bugie...ti stai rigirando i ciondoli del braccialetto che hai in dosso» disse guardando la ragazza fermarsi, mettere dietro la schiena le mani e poi sospirare «quindi?»
«oh e va bene...si. Sono io Queen Bee» disse mettendo fine ai suoi dubbi «ma non ne devi parlare con nessuno. Assolutamente nessuno. Intesi?»
«certo» disse lui «e i tuoi amici sono gli altri componenti, no?» chiese guardandola annuire. «solo...non capisco chi sia la ragazza con gli occhiali...i capelli rossi...»
«Sabrina» disse lei sorridendogli «lei è la nostra costumista»
«capito» annuì il rosso, sobbalzando appena sentì suonare la campanella «è meglio se entriamo» disse avviandosi in classe con la bionda, che annuì seguendolo.
«dopo la scuola ne parliamo con gli altri»

Entrò nel suo studio, sedendosi alla scrivania e controllando le e-mail appena arrivate, vedendo subito quella del concorso.
La selezionò, leggendo velocemente le poche righe che vi erano scritte: il giorno seguente ci sarebbero state le prove e poi lo spettacolo sarebbe stato il lunedì successivo e il tema che dovevano portare sarebbe stato...le musiche Disney?
Storse la testa: che canzone avrebbero dovuto portare?
Sospirò aprendo il book fotografico che aveva fatto portare a Nathalie nel suo studio, guardando con occhio critico come fossero venute le foto ai suoi modelli. Ne scelse un paio che sarebbero poi state inviate alla rivista di moda per promuovere la sua nuova collezione primavera-estate dell'anno successivo.
Sobbalzò al sentire il suono del telefono sulla scrivania, rispondendo quasi subito alla chiamata.
«pronto?»
«Gabriel Agreste?»
«si, sono io. Con chi parlo?»
«polizia di Parigi»

«sette! Una gioia!» urlò Adrien, uscito dalla scuola, insieme ai suoi compagni.
«certo tu sei un genio in fisica» disse Nino sbuffando.
«disse il genio della storia»
«ma quello non è complicato...» si intromise Marinette.
«si che è complicato!» rispose Adrien «tutte quelle date!» disse facendo ridere il gruppo, tranne Chloè.
«ragazza tutto ok?» le chiese appunto Alya.
No. Non andava tutto ok. Come avrebbe detto ai suoi amici che Nathaniel aveva scoperto il loro segreto?
«Chloè è da tutta la giornata che sei sovrappensiero...c'è qualcosa che ci devi dire?» le chiese Marinette.
«Nathaniel ha scoperto chi siamo...» disse in un sussurro.
«cosa?»
«Nathanielhascopertochisiamo» disse tutto d'un fiato.
«eh?!» chiesero di nuovo in coro i cinque.
«Nathaniel»
«si?»
«ha scoperto»
«si...»
«chi siamo...»
«si...no! Cosa?!» strillò Alya.
«aspetta! Fammi spiegare!» la fermò la bionda «domenica, ci siamo visti per disegnare e lui mi ha voluto fard un ritratto»
«continua»
«ieri sera riguardando il ritratto notò una somiglianza con Queen Bee e...»
«abbiamo capito...» annuì Nino.
«possiamo fidarci di lui, no?»
«certo, Sabrina» disse lei, guardando poi Adrien prendere il suo cellulare, che squillava.
«pronto?» disse, sbiancando poco dopo «arrivo»
«Adrien che è successo?» gli chiese preoccupata Marinette.
«devo andare a casa» disse «hanno trovato mia madre»






Nota autrice
Caspita credevo di non farcela e invece...eccomi qua! Con un nuovo capitolo!

Che ne dite? Eh quante sorprese! Ormai stiamo entrando nel vivo della storia e il giallo si fa sentire (credo)

Comunque! Vi ricordo di andare sulla mia pagina Instagram (hermionedevillers)

Vi saluto!

Al prossimo capitolo!

La vostra HermionedeVillers❤️

Chi fermerà la musica?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora