Il lunedì pomeriggio era arrivato più in fretta di quanto pensassero.
La mattina andarono a scuola e dopo a casa di Adrien, per aggiustare piccoli dettagli.
Attendendo l'inizio dello show, si radunano tutti nel camerino delle ragazze, eseguendo il loro solito rito prima di entrare in scena.
«ok, ok» disse Adrien, asciugandosi le lacrime per le risate «ricordate, invece, quella volta che abbiamo preso l'elicottero per quel videoclip e Nino se la fece sotto per la paura dell'altezza?» disse iniziando a ridere insieme agli altri, tranne che il diretto interessato.
«ah ah ah...eravamo troppo in alto!» protestò lui.
«eravamo a dieci centimetri da terra! Poi era tutto fatto al computer!»
«troppo alto! Sono morte più persone cadendo da questa altezza che da un grattacielo! Potevo cadere e morire!» rispose alla castana, facendo ridere gli altri.
«ma niente è in confronto ad Adrien che litiga con Plagg per riavere il suo panino al Camembert» disse Marinette, guardando il ragazzo ridacchiare.
«cavolo, quel gatto amava quel formaggio più della sua stessa vita» disse quest'ultimo, negando con la testa.
«ah mi ricordo!» prese parola Chloè «io ero tranquilla tranquilla che cercavo di mettermi l'eyeliner e ad un certo punto sento "lascia il mio panino stupido gatto!"» disse imitando la voce del ragazzo «esco dal mio camerino e vedo Adrien che insegue Plagg e mi chiedo se non gli serva un bravo dottore» concluse ridendo con gli altri.
«perché quando non trovavamo più gli strumenti e poi ci siamo ricordati di averli lasciati sul palco perché "tanto ce lo ricordiamo che sono là"» disse Alya, provocando la risata del gruppo.
«che ricordi ragazzi...» disse sognante Marinette, prima che un uomo robusto e pelato entrasse dentro il camerino.
«stiamo iniziando tra un minuto, cinquantanove secondi, cinquantotto, cinquantasette,...» annunciò.
«ok, grazie. Arriviamo» lo fermò Gabriel «mettetevi le maschere, si va in scena»«luci tra tre, due, uno...vai!» disse un uomo alla regia, prima che il palco si illuminasse, provocando un urlo di gioia da parte del pubblico e mostrando il noto conduttore televisivo Alec Cataldi.
«buuuuuuona sera!» annunciò il conduttore «e benvenuti a questo concorso per band! Che caloroso pubblico che abbiamo sta sera! Bene annunciamo la nostra prima band della serata!» disse guardando velocemente la scaletta che aveva in una cartelletta che gli avevano dato «arrivano dall'Italia...è una nuova band tutta al femminile...diamo un caloroso benvenuto...alle Vulpes!» disse indicando con la mano le quattro ragazze che entrarono in scena «qualcuno si è preso invidia di Rena Rouge dei Miraculous, che vedremo presto» aggiunse, facendo ridere il pubblico e provocando l'ira di Lila che sorrise lo stesso agli spettatori «allora cara Lila, che ci cantate di bello? Ricordiamo al pubblico che il tema di oggi era "l'amore"»
«"Bambola", Betta Lemme» disse lei sorridendo al presentatore «così da avere la nostra cara Italia sempre nel cuore»
«farei una battuta ma è meglio di no...» disse Alec facendo ridere il pubblico «e allora sentiamo..."Bambola"! Le Vulpes!» concluse lasciando spazio alle artiste sul palco e andando dietro le quinte.
«Pour toutes les filles qui viennent et attendent en tombant, tombant, ouais
Et tous les gens qui parlent et parlent, c’est des faux charmes, charmes, ouais...»«guarda questa! Anche le canzoni mi deve rovinare!» sbottò a bassa voce Rena Rouge, guardando il gruppo eseguire il brano.
«tranquilla Volpetta, le batteremo sicuramente» disse Chat Noir ghignando.
«questa volta sono d'accordo con te, Gattaccio.«E come fossi una Bambola. E come fossi una...» concluse Lila.
«divine! Un bell'applauso per le Vulpes!» disse Alec prendendo il posto del gruppo sul palco «ragazzi queste arrivano in finale secondo me e voi che ne dite?» chiese al pubblico che applaudì «e ora voglio il doppio degli applausi per il gruppo che sta per venire» disse come se stesse raccontando un'antica leggenda «hanno un talento eccezionale...portano la maschera...gli animali fanno parte di loro...ritornano, dopo due anni di assenza, sul palco...i Miraculous!» disse mentre il gruppo entrava e il pubblico esultava «ragazzi quanto tempo!»
«ciao Alec» disse Ladybug al microfono «e si, è da tanto tempo che non ci si vede»
«che ci portate oggi?»
«"Est-ce Que Tu M'aimes?", Maître Gims» annunciò la cantante.
«bellissima canzone...e adesso...i Miraculous!» disse Alec, andando dietro le quinte.
«J'ai retrouvé le sourire quand j'ai vu le bout du tunnel
Où nous mènera ce jeu du mâle et de la femelle
Du mâle et de la femelle
On était tellement complices on a brisé nos complexes
Pour te faire comprendre t'avais juste à lever le cil
T'avais juste à lever le cil
J'étais prêt à graver ton image à l'encre noire sous mes paupières
Afin de te voir même dans un sommeil éternel
Même dans un sommeil éternel
Même dans un sommeil éternel
J'étais censé t'aimer mais j'ai vu l'averse
J'ai cligné des yeux tu n'étais plus la même
Est-ce que je t'aime?
J'sais pas si je t'aime
Est-ce que tu m'aimes?
J'sais pas si je t'aime
J'étais censé t'aimer mais j'ai vu l'averse
J'ai cligné des yeux tu n'étais plus la même
Est-ce que je t'aime?
J'sais pas si je t'aime
Est-ce que tu m'aimes?
J'sais pas si je t'aime
Pour t’éviter de souffrir je n'avais plus qu'à te dire je t'aime
Ça me fait mal de te faire mal je n'ai jamais autant souffert
Je n'ai jamais autant souffert
Quand je t'ai mis la bague au doigt je me suis passé les bracelets
Pendant ce temps le temps passe, et je subis tes balivernes
Et je subis tes balivernes
J'étais prêt à graver ton image à l'encre noire sous mes paupières
Afin de te voir même dans un sommeil éternel
Même dans un sommeil éternel
Même dans un sommeil éternel
J'étais censé t'aimer mais j'ai vu l'averse
J'ai cligné des yeux tu n'étais plus la même
Est-ce que je t'aime?
J'sais pas si je t'aime
Est-ce que tu m'aimes?
J'sais pas si je t'aime
J'étais censé t'aimer mais j'ai vu l'averse
J'ai cligné des yeux tu n'étais plus la même
Est-ce que je t'aime?
J'sais pas si je t'aime
Est-ce que tu m'aimes?
J'sais pas si je t'aime
Je ne sais pas si je t'aime
Je ne sais pas si je t'aime
Je m' suis fais mal en m'envolant
Je n'avais pas vu le plafond de verre
Tu me trouvais ennuyeux si je t'aimais à ta manière
Si je t'aimais à ta manière
Si je t'aimais à ta manière
J'étais censé t'aimer mais j'ai vu l'averse
J'ai cligné des yeux tu n'étais plus la même
Est-ce que je t'aime?
J'sais pas si je t'aime
Est-ce que tu m'aimes?
J'sais pas si je t'aime
J'étais censé t'aimer mais j'ai vu l'averse
J'ai cligné des yeux tu n'étais plus la même
Est-ce que je t'aime?
J'sais pas si je t'aime
Est-ce que tu m'aimes?
J'sais pas si je t'aime
J'sais pas si je t'aime
J'sais pas si je t'aime» concluse Ladybug, guardando il conduttore rientrare apllaudendo e sentendo il pubblico applaudire insieme a lui.
«non c'è niente da dire. Eccezionali come sempre.» disse Alec continuando ad applaudire.
Come inizio non era male.Si sedette sopra il suo letto, aprendo l'album da disegno e sorridendo al ritratto della bionda con cui aveva passato il pomeriggio precedente.
Storse la testa prendendo la matita e disegnando una maschera sugli occhi della ragazza con una linea leggera. Sobbalzò: non poteva essere vero.Nota autrice
TAN TAN TAAAAAAAAAAAAAAAAAANEhehehehe che cosa ha scoperto il caro Nathaniel?
Che ne dite di questo capitolo? Piaciuto?
Bene vi saluto qua!
Al prossimo capitolo!
La vostra HermionedeVillers❤️
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Chi fermerà la musica?
FanfictionDue anni fa, Marinette e i suoi amici, erano su un palco. A cantare. A divertirsi. E lui era nei suoi ricordi. Quella canzone. Gli manca. Molto. Copertina a cura di: @_Louis_Agreste_15