3.

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Adrien correva veloce. Non vedeva l'ora di arrivare a scuola e dare la bella notizia agli amici.
Aveva persino proibito il padre di farlo accompagnare con la macchina dal Gorilla, ovvero la sua guardia del corpo presa dal padre per lui.
Si fermò aspettando che il semaforo diventasse verde per proseguire e arrivare davanti la scuola, dove gli amici stavano parlando. Si soffermò a guardarla, il sorriso stampato sulle labbra e i codini neri che si muovevano ad ogni suo movimento.
Il verde scattò e lui corse ancora più veloce. La meta era vicina.
«Ragazzi!» urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, il che era molto difficile dato che aveva il fiatone per via della corsa.
«amico tutto bene? Sembrava che ti inseguisse IT» disse Nino mettendo una mano sulla schiena di Adrien, chino sulle ginocchia.
«no...ho...un minuto....fiù» disse rialzandosi e con stampato un sorriso a trentadue denti sul viso. «grandi notizie!»
«spara!» disse curiosa la bionda.
«tra tre mesi - cioè a Novembre - ci sarà un concorso per band!»
«e...noi....cosa c'entriamo? Cioè, voi. Io non canto e non suono» disse Sabrina.
«rimet-» disse fermandosi e abbassando la voce «rimettiamo in piedi la band dei Miraculous»
«tu sei pazzo»
«perché?»
«Adrien» disse Marinette avendo poi la totale attenzione di tutti e cinque «rimettere in piedi la band...non sarà una cosa facile...ti devo ricordare cosa è successo quando abbiamo avuto la nostra prima esibizione?»
«no! Me la ricordo abbastanza bene...»
Dove sono le ragazze, Adrien?
Non ne ho la più pallida idea...aspetta che chiamo Marinette.
Marinette, eh?!
Taci! Tu avresti fatto la stessa cosa con Alya!
E Sabrina e Chloè saranno for ever alone...
Già...squilla...Marinette! Dove siete finite?
Emh...Adrien...non ti arrabbiare ma...come spiegartelo...ecco...anziché venire a teatro...ci siamo ritrovate - e non chiedermi come perché guidava Alya-...
Ehi!
Zitta...è vero...si beh...ci siamo ritrovate fuori Parigi e non sappiamo bene dove...
COME CAVOLO AVETE FATTO?!...arriviamo...
Adrien rabbrividì al ricordo insieme a Nino.«non mi scorderò mai quella signora anziana che abbiamo incontrato al semaforo, che voleva per forza farci vedere la nipote...brr...quell'immagine - della nipote intendo...caspita quanto era brutta!- me la sognai per un mese» disse il moro.
«ok...si lo ammetto. Non è stato facile...ma ora possiamo migliorare! Sabato ci sono le selezioni! Dai ragazzi che ne dite?»
I cinque si guardarono per poi rispondere in coro:«no»
«oh! Avanti!»
«venerdì saprai Agreste. Venerdì saprai» disse Alya puntandogli un dito contro.
«saprò venerdì Cèsaire. Saprò venerdì»

Marinette camminava a testa bassa, piano, fino a casa. Anche se essa era a due passi - letteralmente. Bisognava solo attraversare - voleva fare una strada più lunga, circumnavigando la scuola, per pensare.
Avrebbero dovuto rimettere in piedi la band?
Dopo tutto quello che era successo?
Come avrebbe reagito il pubblico?
Il padre di Adrien, conosciuto da tutti come Papillon nonché loro produttore, accetta la decisione del figlio?
Continuava a camminare, con la testa bassa, non accorgendosi del ragazzo rosso, intento a disegnare qualcosa sul suo taccuino, che le veniva in contro.
Si scontrarono e il taccuino cadde dalle mani del ragazzo.
«scusa...non vedevo dove andavo...perdonami» disse Marinette riprendendo l'oggetto che apparteneva al ragazzo e glielo porse.
«tranquilla. Neanche io vedevo dove andavo. Sono Nathaniel» disse presentandosi e allungando una mano verso la ragazza.
«Marinette» disse sorridendo e stringendo la mano del ragazzo «tu sei il ragazzo con cui la mia amica Chloè fa quel corso di arte, giusto? Io lo inizierò domani»
«si, sono io. Come mai mi conosci?»
«beh...quando uscivo con lei e con le altre due mie amiche - Alya e Sabrina, non so se le conosci - e lei aveva il corso, la venivamo a prendere e ti ho notato mentre vedevo le persone che uscivano ed io non dimentico mai una faccia» spiegò.
«mh...beh io devo andare. A domani allora Marinette»
«a domani Nathaniel» disse andandosene.
Bene, aveva già fatto amicizia.

Chi fermerà la musica?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora