«ho deciso» disse Marinette decisa al telefono, appena il biondo le rispose.
«cosa hai deciso esattamente?» le chiese lui.
Lei prese un lungo respiro, ci aveva pensato tutta la settimana e finalmente, adesso, avrebbe detto tutto ai suoi genitori: «dirò ai miei genitori che sei tornato e che è tornata anche tua madre, in sostanza voglio gli Agreste qua, a casa mia, tra un'ora» spiegò lei, decisa più che mai.
«alla buon ora!» ridacchiò lui «anche se credo che i tuoi lo sappiamo già...»
«perché?» chiese lei confusa.
«beh sono passato in macchina davanti al vostro negozio un bel po' di volte e avete la porta a vetri» le spiegò lui.
«dettagli» disse, facendolo ridere «adesso vai ad avvisare i tuoi...io cercherò di...parlare ai miei...»
«d'accordo, Insettina» le rispose «a tra poco!»
«con questi tuoi nomignoli...ciao...» disse la corvina, chiudendo la chiamata e alzandosi dalla sedia girevole, dirigendosi verso la botola, aprendola e vedendo suo padre sul divano e sua madre intenta a pulire la cucina.
Prese un bel respiro e tossì, facendo voltare i suoi genitori verso se stessa: «devo...devo dirvi una cosa...»
«dicci pure, tesoro» le disse Sabine, sedendosi accanto al marito.
«allora...» cercò di iniziare lei, massaggiandosi le mani «sapete, no, che...Adrien è "scomparso"» disse minando le virgolette con le dita «due anni fa senza farsi sentire, no?»
«si...»
«ecco...lui è...si è...tornato...da Settembre...» disse lei, sobbalzando al sentire suo padre rudacchiare e sua madre ridere «cosa c'è da ridere?» chiese confusa, alzando un sopracciglio.
«Marinette non siamo mica ciechi!» le disse Tom.
«eh?»
«ce ne siamo accorti...sai lo vediamo...quando viene a scuola...»
«e allora perché non me lo avete detto! Così mi risparmiavo tutta questa ansia!» disse la corvina.
«aspettavamo che ce lo dicessi tu» le sorrise Sabine, ricambiata dalla figlia.
«bene ho un' altra bella notizia»
«ah si? Quale?» chiese l'uomo.
«due settimane fa è ritornata anche la Signora Agreste!» disse lei contenta.
«ah che cosa bella! E perché era scomparsa?» disse la donna minuta.
«aveva fatto un brutto incidente, era caduta in coma e le avevano rubato la borsa con i documenti quindi non hanno potuto darle un nome quando era in ospedale» spiegò lei.
«oh»
«si e...» iniziò la ragazza, sobbalzando e ridendo poi imbarazzata al suono del loro campanello «...beh ho invitato gli Agreste qua a pranzo...certo avevo detto ad Adrien di arrivare tra un ora ma il signorino ha deciso di arrivare prima...» spiegò, ridacchiando.
«tranquilla, Marinette» le disse Sabine «andiamo ad aprire agli Agreste» disse, alzandosi e aprendo la porta.
«Sabine e Tom Dupain-Cheng!» disse Emilie, sorridendo, una volta aperta la porta.
«Emilie e Gabriel Agreste! Da quanto tempo!» disse la donna minuta, abbracciando l'alta bionda, mentre i due uomini le copiavano.
«visto M'Lady che è andato tutto bene?» le sussurrò il biondo.
«e si, Gattino» disse lei, facendo intrecciare le loro mani «avevi ragione...»Corsero per tutta la mattinata lungo le strade di Parigi, fianco a fianco.
Lei, più esperta, corse senza fermarsi, facendo ondeggiare la lunga coda castana, mentre lui si fermò, riprendendo fiato.
«già stanco, Nino?» gli chiese Alya, fermandosi e mettendosi le mani sui fianchi.
«""già" stanco"?! "già"?! È da tre ore che corriamo!» disse lui, prendendo fiato.
«devi allenarti di più, lo sai?» ridacchiò la castana, avvicinandosi al moro.
«ma io mi alleno ogni giorno! Ogni giorno una maratona!» disse lui, mentre lei allacciava le braccia sui suoi fianchi.
«si...maratone di serie TV» ridacchiò lei, sulle sue labbra, prima di baciarlo, sentendo le sue mani accarezzarle la schiena.
«sai che hai ragione?» le disse lui, dopo che staccassero le loro labbra, rimanendo abbracciati.
«riguardo cosa?»
«devo allenarmi di più» disse lui, facendola ridere.
«scemo»«era da tanto che non disegnavamo insieme» disse Chloè, disegnando il muso del pastore tedesco, accucciato vicino una panchina poco più avanti a loro.
«hai ragione...» le disse Nathaniel, guardandola negli occhi e sorridendo.
«Nath» lo richiamò lei «s-secondo te...noi, i Miraculous...riusciremo a...»
«Abeille» la fermò, prendendola per il viso «se tu ci credi, riuscirai a fare tutto, tutto!» disse, prima di baciarla.
«ti ho già detto che ti amo?» gli chiese, facendolo ridacchiare.
«si, si tante volte»Nota autrice
Scusaaaaate se ieri non ho postato ma siamo stati fuori tutta la giornata!😥Bene...finalmente Marinette ha detto ai suoi genitori che Adrien è tornato e....LA STORIA STA PER FINIRE. PANICO.
E niente ciao ciao!
Al prossimo capitolo!
La vostra HermionedeVillers❤️
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Chi fermerà la musica?
FanfictionDue anni fa, Marinette e i suoi amici, erano su un palco. A cantare. A divertirsi. E lui era nei suoi ricordi. Quella canzone. Gli manca. Molto. Copertina a cura di: @_Louis_Agreste_15