Capitolo 31 - Attacco

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Mi sveglio sentendo un fruscio di vestiti e strascicare di piedi. Mi alzo immediatamente a sedere, ma a causa del buio non riesco a distinguere niente.
Sento movimento intorno a me, e quando finalmente gli occhi si abituano all'oscurità riconosco Zeliah che si sta vestendo e mettendo le scarpe.
«Zeli?» chiedo spaventata «Che succede?».

Lei non risponde, lo sguardo puntato avanti mentre si sistema.
Mi volto e noto gli altri interni comportarsi come lei.
«Ehi! Che succede?» esclama una voce.
Mi giro, Luke è in piedi e si guarda intorno.
«Luke?» lo chiamo.
Lui mi trova mentre mi alzo dal letto.
«Aimeen, che sta succedendo?» chiede, mentre scrolla Leah che dorme ancora.

Scrollo le spalle. «Penso sia la simulazione, non ci sentono, si stanno muovendo allo stesso modo» mormoro mentre l'ansia mi cresce dentro.
«Eh? Cosa c'è?» chiede Leah, la voce roca, sfregandosi gli occhi.
«La simulazione, Leah. Alzati» ordina il fratello.

Lei obbedisce.
Prendo il braccio di Zeliah ma lei non si ferma e non dà segno di vedermi.
Mi si contorce lo stomaco.

«Come mai noi non siamo sotto simulazione come loro?» Leah parla sottovoce, quasi come per paura di essere sentita.
In effetti è quello che mi sto chiedendo anche io. Cos'ho di diverso da loro?
Niente, a parte che sono una Di...

«Divergenti» rispondo. «Io sono una Divergente, lo siete anche voi vero? È l'unica risposta».
Vedo i loro occhi spalancarsi, poi si guardano l'un l'altra.
«Sì» conferma Luke.
Annuisco e mi guardo intorno. Gli altri sono quasi pronti.

«Dobbiamo vestirci e comportarci come loro. Se rimaniamo qui non saremo al sicuro» dico prendeno i pantaloni e infilandomeli velocemente.
«Va bene» Leah mi imita. E lo stesso fa Luke.
In meno di due minuti siamo pronti, proprio mentre gli altri si avviano alla porta.
Si muovono tutti allo stesso modo, lo stesso piede avanti, lo stesso braccio oscilla indietro.
«Imitateli meglio che potete, dobbiamo uscire di qui. Non fatevi scoprire» dico sottovoce.

Seguo Zeliah e cerco di adeguarmi al suo passo, imitando i suoi movimenti.
Leah e Luke mi seguono.

Usciamo dal dormitorio e percorriamo il corridoio. Stiamo andando verso il Pozzo, ma prima di arrivarvi la fila svolta a sinistra. Nel corridoio vedo Max, ci sta osservando. Sento il cuore battermi furioso nel petto. Se mi scopre per me è la fine. Non esiterà ad uccidermi.

Cerco di concentrarmi nell'imitazione e spero che i gemelli facciano lo stesso. Sono più preoccupata per loro in questo momento, che per me.
La tensione è insopportabile.

Fortunatamente scorro davanti a Max senza che lui si accorga che non sono sotto simulazione.
Saliamo una rampa di scale e proseguiamo per altri corridoi, con lo stesso ritmo.
L'ultimo ci porta in un'enorme caverna piena di Intrepidi.

Su dei tavoli ci sono oggetti radunati in mucchi. Capisco cosa sono solo quando ci arrivo davanti. Pistole.

Mi sento le gambe tremare. Una fazione armata sotto simulazione. Siamo diventati tutti soldati.

Imito Zeliah e prendo una pistola, una fondina ed un caricatore.
Per quanto mi sforzi di compiere gli stessi movimenti nello stesso modo non so cosa Zeliah farà dopo perciò finisco per essere più esitante di quello che vorrei.
Spero che nessuno stia guardando me, Leah e Luke.

Una volta armati seguiamo la fila e saliamo un'altra rampa di scale completamente buia. Rischio più volte di cadere, e sento Luke e Leah incespicare dietro di me, ma per fortuna nessuno ci sta tenendo d'occhio ora.

Saliamo sempre più, finché sbuchiamo all'aperto e raggiungiamo i binari. Un altro capofazione ci scruta mentre passiamo. Sospetto siano gli unici ad essere svegli. Loro e i Divergenti.
Un treno è fermo davanti a noi. Pian pianto gli Intrepidi lo raggiungono e salgono sui vagoni, in fila uno dopo l'altro.

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