Capitolo 11 - Bandiera gialla

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Mi guardo intorno. Siamo quattro trasfazione: io, Derick, Paul e Kevin.
Non ho ancora capito perché Eric mi abbia chiamata per prima, a parte la velocità non ho chissà quali doti... Ma non ho intenzione di chiedere delucidazioni.

Ci sono poi quattro interni.
Ed Eric. Siamo in nove.

Eric tiene la bandiera illuminata. Si vedrà da lontano, ovunque la nasconderemo.
Attraversiamo il prato in cui siamo e ci addentriamo nel bosco.
«Potremmo tenerla nascosta in mezzo agli alberi, è più difficile che la notino» propongo, anche se non ne sono del tutto convinta.

«Dove pensi che la nasconderà la squadra di Quattro?» chiede un'interna ad Eric. Ha i capelli biondi, lunghi da una parte e rasati dall'altra.
«Leah, se lo sapessi vinceremmo senza ombra di dubbio» risponde l'altro seccato.
«Ci sono costruzioni o edifici nei paraggi?» chiede un altro.
«La vecchia ruota panoramica giù al molo, la vecchia torre laggiù...» dice indicando alla sua sinistra.

«In cima ad un albero!» esclamo di slancio, interrompendolo. Guardo gli alberi sopra di noi «Le foglie la nasconderanno abbastanza, e non sarà semplice per loro prenderla».
«E nemmeno per noi mettercela» mi deride Derick.
Mi volto a guardare Eric, il quale alza il sopracciglio e socchiude gli occhi.

«Mi arrampico sugli alberi da anni. Questi sono diversi da quelli a cui sono abituata, ma potrei farcela. E poi dall'alto potrò cercare di vedere la bandiera dell'altra squadra».
«Mi piace!» esclama Leah.
Sorrido.

«Ok, allora. Aimeen giusto?» chiede lo stesso iniziato di prima.
Annuisco.
«Io sono Ryan» risponde, poi continua «Guardati intorno e scegliti l'albero che preferisci. Siamo tutti d'accordo?».
Si alzano "sì" entusiasti e alcuni meno.

Ok, ce la posso fare. Mi volto e osservo gli alberi intorno a me. Ci siamo addentrati nel boschetto, quindi gli altri alberi nascondono abbastanza la vista.
Ne cerco uno che possa essere in grado di scalare. Un po' più avanti trovo quello perfetto.
Non ha rami bassi per cui per gli altri sarà difficile da salire, ma io so arrampicarmi sul tronco, e non dovrei avere problemi.
«Quello» scelgo decisa indicandolo.

Lo raggiungiamo.
Prendo la bandiera dalla mano di Eric e gli scarico il mio fucile.
Appallottolo la bandiera e la faccio entrare nella tasca della mia giacca. Devo avere le mani libere.

«Pacifica, non voglio averti sulla coscienza» mi dice Eric guardandomi.
«Non mi avrai sulla coscienza. Al massimo resta qui sotto e sta pronto a prendermi» gli sorrido.

Mi avvicino al tronco dell'albero e con le mani cerco degli appigli. Il buio non facilita la cosa.
In qualche modo riesco ad arrivare ai rami più bassi. Con le mani faccio leva e mi tiro su. Ora è più facile arrampicarsi.
Sarò a quattro metri da terra, ma non basta. Continuo a salire finché i rami riescono a sorreggermi.

Quando vedo che mi è impossibile continuare mi stabilizzo con entrambi i piedi e mi tengo al tronco. Sono abbastanza in alto, saranno otto metri circa.

Guardo giù, tra le foglie riesco a distinguere i miei compagni di squadra.
«Qui va bene?» chiedo.
«Benissimo!» esclama una voce. Non so riconoscere di chi sia.
«Vedi la bandiera di Quattro?» chiede un altro.

Scruto intorno a me, gli alberi vicini sono leggermente più bassi, quindi riesco a scorgere un pezzo di paesaggio. Mi guardo intorno, finché vedo in lontananza un punto giallo che si muove in cima a una costruzione.

Bingo!

Sorrido, poi sfilo la bandiera dalla tasca e la posiziono tra i rami, legandola ad uno di essi e sistemandola in modo che sia visibile il meno possibile.
Ok, ora posso scendere.

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