Una scelta per sempre

Capitolo 43 - Lei o me?

«Allora sei tu la ragazzina che sta appiccicata a Eric?».
Ava mi sta rivolgendo la parola per la prima volta.
Stavo camminando in compagnia di Zeliah e Leah quando l'abbiamo incontrata sulla porta della mensa.
Alzo il sopracciglio, fermandomi.
«Mi pare che qui l'unica che sta appiccicata ad Eric sia tu» risponde Leah dal mio fianco.
Ava la guarda, come se fosse un sacco di rifiuti. Poi torna a fissare me «Continua pure a tenerlo al guinzaglio, prima o poi si stuferà e io ne approfitterò».

Sono cresciuta imparando a non creare discussioni e a mantenere la pace ad ogni costo. Ma sono cresciuta anche capendo che per alcune cose bisogna lottare e che a volte è più importante inseguire quello che si ama, lasciando la pace in secondo piano.
Ed è per questo che la mia espressione non tarda a diventare fredda. Se Ava pensa di minacciarmi così soltanto perché Eric ci ha passato qualche notte insieme si sbaglia di grosso!

«Eric è perfettamente il grado di fare le sue scelte e ora, se permetti, non ho tempo da perdere con te».
La schivo ed entro in mensa, sedendomi al primo tavolo libero che trovo. Le mie amiche si siedono al mio fianco.
«Sei stata grande!» esclama Leah.
«Quanto è antipatica» sbotto lanciando un'occhiata al tavolo dove è seduto Eric, insieme a Scarlett e Elijah. Quattro non c'è, forse è al centro di controllo.

«Che poi mi chiedo cosa ci trovi in lui. Guarda quanta scelta c'è» dice Leah facendo cenno alla gente che ci circonda.
Prima che io possa obiettare lei riprende «Tu sei un caso a parte, una Pacifica che sceglie gli intrepidi è quasi una figura mitologica. Perciò non conti come le persone normali».
«Ah, sarebbe un complimento?» chiedo spiazzata.
«Decidi tu» ribatte lei.

«Comunque se dovessi avere una storia di solo sesso sicuramente non andrei da Eric. Magari andrei che so, da Ayden o Hunter» continua, indicando i due, a qualche tavolo da noi. Un tipo con i capelli lunghi e scuri che gli arrivano alle spalle, il collo coperto di tatuaggi e dei pettorali che la maglietta aderente mette in risalto, l'altro con capelli corti blu e una striscia di piercing sull'orecchio sinistro che scintillano sotto le lampade.

«Però!» esclama Leah.
«Troppo vistosi per i miei gusti» dico esaminandoli «Però hanno il loro perché».
«Disse quella che va a letto con uno dei capifazione» commenta a bassa voce la bionda.
«Hai capito cosa intendo» ribatto sbuffando.

«E tu Zeli? Qualche amore in vista?» chiedo dandole il gomito.
«Mmh, no» risponde cauta lei.
«Strano. Avrei detto che mio fratello ha un debole per te» Leah le fa l'occhiolino.
«Chi è che ha un debole per lei?».
Luke compare alle spalle della sorella, non l'avevo notato avvicinarsi.
«Non lo so, dimmelo tu fratellino» Leah gli sorride amiccando.

Luke gira intorno al tavolo e si siede di fronte a noi. Al suo fianco compare Ryan, che non esita ad allungare una mano verso il vassoio con il cibo.

Li osservo per qualche secondo, prima di far uscire un'idea a cui stavo pensando e ripensando da stamattina
«Voi che siete cresciuti qui dentro, sapete se il gioco con la bandiera viene fatto solo durante l'iniziazione?».
«Io non ci avevo mai giocato, prima dell'iniziazione non ci è permesso fare cose pericolose» risponde Leah.

Zeliah ride «Come se andare su è giù per quei canali non fosse pericoloso per un bambino». Indica sopra di noi, dove proprio ora un gruppetto di bambini sta correndo lungo i sentieri sul bordo della parete di roccia.

Luke alza le spalle «Dovresti chiedere alla tua "dolce" metà».
«E io ci andrei adesso» Leah è voltata verso il tavolo a cui siede Eric.
La imito, solo per scoprire che Ava si è seduta vicino ad Eric e cerca in tutti i modi di attirare la sua attenzione. E lui gliela dà.

Evidentemente si è svegliata solo nel momento in cui si è saputo che io e lui ci frequentavamo. Altrimenti non mi spiego il fatto che finora non si sia mai fatta vedere intorno a lui. Avrebbe potuto tenerselo stretto prima, invece che tentare di portarmelo via ora. Stronza!