Quando tutti gli iniziati sono tornati con i piedi per terra, il ragazzo con i piercing e un altro ragazzo ci riuniscono nel corridoio.
Ci guidano lungo uno stretto passaggio di cui non si vede la fine.Le pareti sono di pietra e il corridoio scende lentamente. Alcune lampade illuminano il tunnel, ma tra esse le zone d'ombra sono grandi. Gli occhi si stanno pian piano abituando all'oscurità.
Qui è l'opposto delle terre dei Pacifici. Lì era il sole ad impedirti di vedere, qui il buio.
Di colpo il gruppo si ferma. Me ne accorgo giusto in tempo e mi fermo, evitando di sbattere contro qualcuno.
«Adesso ci dividiamo» dice il ragazzo che sta vicino a quello con i piercing.
Sembra più affabile, anche se non molto. Non so chi sia meglio seguire.
Il mio istinto direbbe "nessuno dei due".«Iniziati interni, con me prego!» continua il ragazzo «Il giro turistico a voi non serve».
Fa un cenno e si avvia lungo il corridoio. I figli degli Intrepidi lo seguono, lasciandoci soli.
Osservo quelli che sono rimasti, siamo in sette. Io sono l'unica Pacifica, ci sono poi alcuni Eruditi e Candidi. Nessun Abnegante.«Nelle prossime settimane sarò il vostro istruttore. Sono Eric, e sono uno dei cinque capifazione».
Il ragazzo con i piercing ci fissa uno a uno, le braccia conserte, i muscoli bene in vista.
«Così giovane?» chiede l'altro Erudito.
È più robusto del suo ex compagno di fazione, gli occhi scuri e i capelli castani.
«Evidentemente sì» risponde Eric mettendolo a tacere.In effetti a occhio e croce non potrà avere più di vent'anni. I capi delle altre fazioni sono tutti molto più grandi, ma forse è normale per gli Intrepidi farsi guidare da capi giovani... Farà parte della loro reputazione di pazzi.
Lo seguiamo fino ad una doppia porta. La apre ed entriamo in un'enorme caverna sotterranea.
«Questo è il Pozzo».
Guardo in su. Le pareti altissime sono irregolari, di roccia. Sono piene di piccoli antri collegati da stretti canali e scalette di ferro. Il tutto senza protezioni.
Il soffitto è di vetro, e sopra di esso c'è un palazzo. I raggi del sole riescono ad arrivare fino a qui.
Lanterne azzurre sono distribuite per la caverna, e le vedo accendersi mano a mano che il sole sparisce.È pieno di persone, che parlano, che gridano, che ridono.
Bambini che corrono qua e là, mi domando se i genitori non abbiano paura che cadano scendendo i gradini di corsa.
È un'enorme stanza caotica. E mi piace.«Seguitemi!» tuona Eric.
Ci porta verso il lato destro del Pozzo, davanti ad una ringhiera. L'unica presente qui dentro, forse. Sento un rombo, acqua che scorre molto veloce, che sbatte sulle pareti.
Sbircio oltre la ringhiera. Il terreno precipita di colpo, e metri più sotto c'è un fiume.
«Questo è lo strapiombo» annuncia Eric «Ricorda a tutti che tra coraggio e idiozia c'è una sottile distinzione. Saltare da qui per gioco sarebbe un modo certo per morire».Trattengo il respiro. È sbalorditivo!
Guardo Zeliah, che nel frattempo mi ha affiancato. Anche la sua espressione è incredula.Eric ci richiama e ci guida in un'altra parte del Pozzo. Passiamo un varco nel muro e ci troviamo in quella che deve essere la sala mensa. Il tintinnio di posate e il rumore dei piatti mi giunge subito alle orecchie.
Quando entriamo gli Intrepidi cominciano ad urlare e ad applaudire, facendo, se possibile, ancora più rumore di prima. Io e Zeliah ci guardiamo e nello stesso istante sorridiamo.
Cerchiamo dei posti liberi. Ne individuo due in un tavolo laterale. Faccio segno a Zeliah e ci avviamo.
Mi siedo. Al centro del tavolo c'è un vassoio con del cibo: carne, verdura, pane.
Prendo un po' di tutto nel piatto e comincio a mangiare.Gli Intrepidi sono così rumorosi che quando cala il silenzio, dopo una decina di minuti, alzo istintivamente gli occhi.
Le porte della mensa si sono riaperte ed Eric è rientrato. La freddezza del suo sguardo è sempre la stessa. Ha un'aria minacciosa, forse per questo tutti lo temono.«Deve essere molto simpatico il nostro istruttore» bisbiglia Zeliah.
Ridacchio «Uno spasso, immagino».Lo seguo con lo sguardo mentre passa tra i tavoli e raggiunge il ragazzo che ha fatto da guida agli interni, a qualche tavolo dal nostro. Si china a parlare con lui e quando si rialza lancia un'occhiata dalla mia parte beccandomi a fissarlo.
Distolgo lo sguardo all'istante. Non voglio che mi guardi più del dovuto. Quel ragazzo emana pericolo.
Pian piano il silenzio comincia a sparire e torna il vocio che c'era prima. Rialzo gli occhi e con prudenza mi guardo intorno. Eric è sparito. Bene.
Se non fosse che sarà il mio istruttore per le prossime settimane!* * *
Dopo cena ricompare Eric. Ci conduce lungo una serie di corridoi.
Negli spazi in cui non ci sono lanterne devo stare attenta a dove metto i piedi, il terreno non è regolare. Non vola una mosca, nessuno si arrischia a parlare in presenza del nostro istruttore.Si ferma davanti ad una porta di legno e incrocia le braccia, finché tutti lo raggiungiamo.
Non so se sia sempre stato lui ad addestrare gli iniziati, ma la cosa mi fa venire i brividi.«Alcune regole base» comincia. «Dovrete essere nei locali per gli allenamenti entro le otto ogni mattina. L'addestramento si svolge tutti i giorni dalle otto alle sei di sera, con una pausa per il pranzo. Dopo le sei potete fare quello che volete. Tra una fase e l'altra avrete qualche giorno libero».
«Vi è permesso lasciare la residenza solo se accompagnati da un membro effettivo degli Intrepidi» riprende Eric. «Questa è la porta della camerata in cui dormirete per le prossime settimane. Starete separati dagli interni, anche durante l'addestramento. Ma sarete valutati entrambi allo stesso modo. Alla fine dell'iniziazione ci sarà una classifica che includerà voi e loro».
«Una classifica?» chiede l'Erudito biondo e occhialuto.
Eric sorride soddisfatto, sembra quasi un sorriso malvagio.
«La classifica serve per determinare l'ordine in cui sceglierete un lavoro dopo l'iniziazione e per decidere chi saranno i dieci iniziati che diventeranno membri».Mi sento male. Solo i primi dieci iniziati potranno restare, gli altri diventeranno Esclusi.
Mi guardo intorno, e vedo la mia stessa paura sulle facce degli altri.
Eric ci guarda e ghigna divertito.«Cosa?» sbotta un Candido, che finora non ha aperto bocca.
«Ci sono otto interni e sette di voi. Due saranno eliminati dopo la prima fase, gli altri dopo il test finale.
Sento lo sguardo di Zeliah su di me, ma io sono concentrata su Eric e non riesco a distogliere lo sguardo.Penso che le mie probabilità non siano molte. Ma poi mi dico che non devo partire così, se mi impegno ce la posso fare.
Non diventerò un'Esclusa. Diventerò un membro degli Intrepidi.«Prima che possiate lamentarvi, voi ci avete scelto facendo cadere il vostro sangue sui carboni ardenti. Ora è nostro il compito di scegliere voi».
Apre la porta del dormitorio e ci fa entrare. Sto bene attenta a non incrociare i suoi occhi.
Entriamo e ci guardiamo intorno.
Sobbalzo quando la porta sbatte.
Mi giro, Eric se n'è andato.
Sospiro di sollievo.Ci sono dieci letti. Evidentemente speravano di avere più iniziati.
Guardo Zeliah e andiamo a sederci su due letti vicini.
Finalmente ho il tempo e il modo di osservare gli altri iniziati. Ci sono due Eruditi e quattro Candidi, due ragazzi e due ragazze, compresa Zeliah.
«Li conosci?» le chiedo, facendo un cenno verso di loro.«I ragazzi sono Paul e Nick, lei invece si chiama Trina. Non ci sono mai andata molto d'accordo».
Li guardo, ognuno sta per conto suo. Solo i due Eruditi si scambiano qualche parola.Sono felice di avere Zeliah con me. La conosco da poche ore, ma so che basterà la sua presenza ad aiutarmi nelle prossime settimane.
Tengo il mio vestito rosso per dormire, tanto domani me ne dovrò sbarazzare.
Mi infilo sotto le coperte. Io e Zeliah ci guardiamo. Ognuna dà sostegno all'altra.È la prima notte in cui non dormirò a casa, nel mio letto, a poca distanza dai miei genitori e da Amineah.
Deglutisco e cerco di impedire alle lacrime di uscire. Chiudo gli occhi e immagino il cielo pieno di stelle.
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Una scelta per sempre
FanficChicago è suddivisa in cinque fazioni, ognuna delle quali fondata su un valore: la sapienza per gli Eruditi, l'onestà per i Candidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e il coraggio per gli Intrepidi. Aimeen è una ragazza Pacif...