Amici 18. Fabrizio Moro ed Ermal Meta - Dove si sono cacciati quei due?

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- Avete visto Fabrizio, per caso? - domandò Maria, entrando in sala professori – Uno dei ragazzi lo vuole vedere -

- No. È già da un po' che non lo vediamo, vero Carlo? - rispose Zerbi, rivolgendo un'occhiata al collega.

- Si - confermò Di Francesco – È andato via insieme ad Ermal e non si è ancora fatto vivo -

- Andiamo bene. Quei due insieme sono pericolosi - commentò la donna – Se dovesse farsi vivo, informatelo che c'è Mike che lo cerca in sala canto, va bene? -

- D'accordo – annuirono i due, guardando la donna uscire dall'aula.

- Secondo te dove si sono cacciati quei due? - domandò Carlo.

-Non ne ho idea – scosse le spalle Rudy – Forse ne stanno combinando una delle loro -

Proprio in quel momento, i due insegnanti sentirono due voci provenire dal corridoio. Sembravano litigare per qualcosa e, quando si avvicinarono, le riconobbero come quelle di Ermal e Fabrizio.

- Si può sapere cosa vi è successo? È da ore che vi aspettiamo - domandò Zerbi, trattenendosi dal ridere.

Il solitamente elegante Ermal Meta stava indossando una maglietta dei Guns N'Roses, decisamente troppo larga per lui, e un paio di jeans strappati. Entrambi gli indumenti appartenevano senza ombra di dubbio al romano che gli sostava a fianco e che era vestito come al solito.

- Abbiamo avuto un contrattempo – rispose Ermal, accomodandosi e lanciando un'occhiata a Rudy.

- Contrattempo che avremmo potuto evitare se qualcuno avesse dato retta al sottoscritto - chiarì Fabrizio.

- Ah, adesso dai la colpa a me? - replicò Meta – Sei stato tu a voler andare in giro per cercare un locale per il pub -

- Pub? Di che pub state parlando? - Carlo e Rudy inarcarono un sopracciglio, sorpresi.

- Di quello che il qui presente Fabrizio Moro si è messo in testa di voler aprire con me - spiegò Ermal – Abbiamo girato mezza Roma e poi siamo stati colti dalla pioggia -

- Abbiamo dovuto fermarci a casa mia per cambiarci - continuò Fabrizio – Ma avremmo potuto evitarlo se qualcuno mi avesse dato ascolto quando dicevo che stava per piovere -

- Dopo che io avevo fatto notare che il tempo era pessimo -

-Vedi? Vuoi sempre avere l'ultima parola – s'imbronciò Fabrizio, incrociando le braccia al petto.

-Ovviamente. Fa parte del nostro accordo – rise Ermal, smettendo quando sentì l'atro sbuffare – Dai, non fare così. Lo sai che ti voglio bene – aggiunse, posando un braccio sulle spalle del romano.

-Io no – rispose Fabrizio, sghignazzando.

-Cattivo – si lamentò quest'ultimo, con voce infantile.

Di fronte a quella scenetta, Carlo e Rudy non resistettero più e scoppiarono a ridere.

-Ah, siete fantastici - commentò Di Francesco tra le risate – Sembrate una vecchia coppia sposata -

Ermal e Fabrizio si scambiarono un'occhiata per poi fulminare i colleghi. Sotto ai loro sguardi, Rudy fu il primo a recuperare un po' di contegno e disse: - Tornando alle cose serie -

La sua frase ebbe il potere di attirare su di sé l'attenzione degli altri tre e continuò: - Fabrizio, c'è Mike che ti aspetta in sala canto -

-Ok, vado - annuì il cantautore, dirigendosi verso la porta – Ah, io e te riprendiamo il discorso più tardi – aggiunse, rivolgendosi ad Ermal, prima di uscire e chiudersi la porta alle spalle.

-Chissà perché cercano sempre Fabrizio - commentò Zerbi, sedendosi al suo posto.

Ermal lo guardò e la sua espressione sembrava dire " Già, chissà come mai"

-Dai, la ragione è così evidente che mi stupisce che non ci sei ancora arrivato - pronunciò l'albanese, lasciando un Zerbi perplesso.








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N.A. Ringrazio tutti per aver fatto raggiungere questo traguardo alla mia storia. Grazie :)

 Grazie :)

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Fabrizio Moro - Raccolta di storieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora