Ti vedo stanco
Ti vedo silenzioso e spento debole
Come un filo d'erba che attraversa il vento
Smarrito come un cane abbandonato che ne ha viste tante
Aspetta svuota quello zaino che è troppo pesante
Quella mattina, il tragitto da casa fino alla scuola di Libero era stato silenzioso.
Il noto cantautore Fabrizio Moro ogni tanto lanciava delle occhiate preoccupate verso il figlio, seduto sul lato del passeggero e con la testa bassa.
Nonostante i suoi tentativi per cercare di capire cosa avesse il suo bambino, quest'ultimo non aveva spiccicato parola, rimanendo in completo silenzio e non guardando il padre.L' unica cosa che disse fu un :- Ciao - sommesso prima di scendere dalla macchina e dirigersi verso l'entrata della scuola.
Mentre lo guardava, a Fabrizio gli si strinse il cuore e avverti un nodo formarsi in gola.
Scendi dalla macchina di un padre assente e poi cammini
Verso la classe a testa bassa fra gli altri bambini
Una mano in tasca e l'altra sposta l'aria, sospesa
Come a segnare un confine
Fra te e quello che hai rimossoAl contrario degli altri bambini che chiacchieravano tra di loro, Libero camminava a testa bassa in mezzo a loro, con una mano in tasca.
Completamente estraneo alla felicità dei suoi compagni.Prima di entrare nella scuola, il bambino lanciò un ultimo sguardo verso il padre.
Hai pochi anni ma sembri grande
Gli occhi segnati di chi ha visto già
Ma pieni ancora di domandeNel vedere negli occhi di suo figlio quell'espressione stanca tipica di una persona più grande ma comunque desiderosi di risposte, Fabrizio sentì il proprio cuore spezzarsi e gli occhi presero a bruciargli.
Non aveva mai visto Libero così spento e fragile.
E la colpa era soltanto sua. Sua e di Giada.Tornato a casa, Fabrizio si diresse verso la libreria del salotto e prese un vecchio album fotografico.
Si sedette sul divano e, passandosi una mano tra i capelli e sospirando, l'apri.Le prime foto riguardavano Libero appena nato e al cantante venne da sorridere nel vedere quanto era piccolo in confronto ad adesso.
Guardo una foto
Di te seduto
A due anni nel carrello del supermercato
Mentre sorridi ti vedo vecchio
Ed ogni ruga è una ferita che io e tua madre ti abbiamo lasciato
Prosegui' nello sfogliare quelle pagine, imbattendosi in una foto in cui Libero era seduto dentro ad un carrello.
Doveva avere all'incirca due anni e aveva un sorriso enorme stampato in viso.L' espressione di Fabrizio diventò triste mentre le mani iniziavano a tremargli.
Da quanto non vedeva un sorriso simile sul volto del figlio?
Da quanto Libero era diventato così silenzioso e spento?
Così fragile da sembrare un filo d'erba?
Da quanto non parlava più con lui?La risposta era una sola e Fabrizio la conosceva bene.
Libero aveva iniziato a cambiare quando si era ritrovato da solo ad affrontare la separazione dei genitori.
Se da una parte poteva contare sulla presenza della madre, non si poteva dire lo stesso del padre.
Anche se sapeva che ci sarebbe sempre stato per i suoi figli, Fabrizio non poteva fare a meno di sentirsi doppiamente in colpa.
A causa del suo lavoro, era spesso fuori casa e ciò aveva causato una frattura nel rapporto tra lui e il suo primogenito, che si era ritrovato senza una figura paterna accanto.Il cantautore si morse un labbro, cercando di trattenere quelle lacrime di rabbia e di delusione verso se stesso che gli si erano formate negli occhi.
Non ci riuscì, ritrovandosi presto con il respiro corto e le guance bagnate.Dopo essersi passato una mano sugli occhi, recuperò un quadernino lasciato aperto sopra al tavolino e iniziò a scrivere.
Mentre lo faceva, sentiva quelle sgradevoli sensazioni invaderlo completamente, facendolo crollare di nuovo.
Con la vista appannata, continuò comunque a scrivere, finché non si sentì svuotato del tutto.
Posò la penna e si accasciò contro allo schienale del divano, passandosi prima una mano nei capelli per poi scendere ad asciugare il volto.
Tiro' su col naso e prese dei respiri profondi, cercando di calmarsi.
Gettò un'occhiata al quadernino che aveva davanti.Era sempre stato più bravo ad esprimere i propri sentimenti attraverso la musica e quella canzone ne era la prova.
L'aveva scritta di getto e sperava di riuscire a trovare un punto d'incontro con Libero quando l'avrebbe ascoltata.
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Fabrizio Moro - Raccolta di storie
FanficIl Festival di Sanremo era finalmente terminato e Fabrizio Moro, oltre a sentirsi soddisfatto da una parte e leggermente deluso dal suo settimo posto dall'altra, si sentiva veramente stanco. Mentre usciva dall'Ariston, senti il peso di quelle quattr...