Meditazione

331 14 0
                                    

- 'Mazza che faccia - commentò Romina Mobrici quando vide il fratello entrare nello studio – Sembri un cadavere -

- Buongiorno anche a te, sorellina - ironizzò Fabrizio, sorridendole e avvicinandosi - È sempre un piacere ricevere complimenti da te -

I due si guardarono per un momento negli occhi prima di scoppiare a ridere. La donna si buttò tra le braccia aperte del fratello, cingendogli il collo con le braccia e incrociando le gambe intorno alla sua vita. Fabrizio la strinse a sé, schioccandole un bacio sulla guancia.

- Mi sei mancata, Romy – disse, posando la testa sulla spalla di lei.

- Anche tu, fratellone – rispose Romina, baciandolo e portando una mano tra i suoi capelli sempre arruffati.

Dopo qualche minuto, si separarono dal loro abbraccio anche se rimasero comunque vicini.

- Davvero, Fabrì, hai un aspetto orribile - pronunciò, tracciando con un dito le occhiaie del fratello – Quand'è stata l'ultima volta che hai dormito? -

Il suo tono era dolce e preoccupato al tempo stesso e Fabrizio sospirò. Non ricordava più quando aveva chiuso gli occhi per più di un'ora.

- Domanda di riserva? -

Romina scosse la testa, guardando il fratello con un'espressione dolce, preoccupata e rassegnata.

- Come mai sei qui? - decise di cambiare argomento.

-Mi sembrava di avertelo già detto – rispose Fabrizio, inarcando un sopracciglio – Volevo tatuarmi Pace sulla mano -

-Ah, giusto - ricordò, finalmente, Romina – Si accomodi pure, signor Mobrici -

Il cantautore ridacchiò e si andò ad accomodare su una delle poltrone dello studio della minore, abbandonando il giubbetto sullo schienale di essa. Osservò la donna recuperare gli strumenti da tatuatrice e avvicinarsi a lui.

-Allora, come lo vuoi? - s'informò lei, pronta per mettersi al lavoro.

Mezz'ora più tardi, sulle nocche della mano destra di Fabrizio, spiccavano le lettere P – A – C – E. Dopo averle osservate, il romano sorrise e si complimentò con la sorella per l'ottimo lavoro.

-Grazie, Fabri – lo ringraziò, sorridendo – Tra un po' non avrai più spazio – aggiunse, notando le braccia ricoperte da tatuaggi dell'uomo.

-Chissà come mai - commentò lui, sarcastico

Romina sbuffò, alzando gli occhi al cielo. Ogni volta, la stessa identica storia. Come se non sapesse che Fabrizio adorava i tatuaggi tanto quanto gli anelli, i cappelli e i suoi abiti da pescatore.

- Non ti rispondo neanche - replicò lei – Piuttosto hai provato a fare meditazione o yoga? -

All'occhiata scettica dell'altro, continuò: - Ti aiuterebbe a rilassarti e anche una dieta vegana non ti farebbe male -

- Romina...- Fabrizio la fulminò con lo sguardo.

- D'accordo, scusa - alzò le mani – Dimenticavo che sei un carnivoro incallito -

- Già, me ne sono accorto - controbatté lui - Sarà meglio che vada. Ho degli impegni da rispettare – aggiunse, controllando l'ora sul telefono e recuperando il giubbetto.

- Ci penserai, vero? - gli domandò Romina, speranzosa

Fabrizio la guardò per un attimo per poi rispondere: - Ti prometto che ci penserò -

A quella risposta, gli occhi della sorella s'illuminarono e un sorriso incurvò le sue labbra

- Grazie, fratellone -

Quest'ultimo sorrise per poi ringraziare e salutare la sorella con un abbraccio e un bacio sulla guancia.

Fabrizio Moro - Raccolta di storieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora