Pace.

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Biondo.
Tentai di abbracciare Emma in tutti i modi ma sembrava non volesse saperne "Simone smettila!" continuava a dirmi ogni volta che provavo ad avvicinarmi. "Non puoi fare come ti pare, non sto ai tuoi comodi" affermò scocciata.
Guardai istintivamente in basso, sentendomi estremamente in colpa. Avevo pensato soltanto a me in quei due giorni e, oltre ad averla completamente ignorata, non avevo messo considerato affatto che potesse essere arrabbiata con me. Aveva tutte le ragioni del mondo ad esserlo.
"Scusa" sussurrai flebilmente "ho avuto paura".
Non serviva aggiungere altro, tutto ciò che dovevo dirle si riduceva a delle scuse e alla verità, perché quella era la verità. Tutto il resto sarebbe stato superfluo.

"Pensi che io non ho avuto paura? Pensi che sia stato semplice stravolgere completamente la mia vita? Ma io non mi sono mai comportata così con te. Mai!" urlò su tutte le furie, non l'avevo mai vista così.
Inevitabilmente tutti gli altri ragazzi si girarono a guardarci e non era il caso di farli impicciare dei fatti nostri.
"Vieni da me, voglio parlare solo con te, non voglio che gli altri sentano tutto" proposi a bassa voce e per la prima volta da quando era iniziata la nostra conversazione annuì.

Camminò al mio fianco e mi venne naturale prenderle la mano ma Emma la ritirò senza degnarmi di uno sguardo e continuammo a procedere verso la mia stanza senza proferire parola.
Era veramente incazzata nera e quella volta mi sarei dovuto impegnare seriamente per farmi perdonare.
"Sentiamo" iniziò portandosi le mani ai fianchi con aria di pretesa "cos'è che ti ha fatto paura? No perché ora sono proprio curiosa!"
Che caratterino!
Iniziai a balbettare qualcosa come era mio solito fare quando mi trovavo in difficoltà. La sua espressione non era mai cambiata, era rimasta costantemente imbronciata ad aspettare che le dessi una valida spiegazione al mio comportamento.
E se da un lato questo mi stava facendo agitare, dall'altro lato mi fece acquistare un pizzico di fiducia. Non avrebbe avuto una reazione simile se non avesse messo in ballo i suoi sentimenti anche lei.
Nonostante questa ulteriore conferma avevo comunque la sensazione che quello che provavo io nei suoi confronti fosse decisamente maggiore rispetto a quello che sentiva lei.
Bel sottone sei diventato Simò, complimenti!

"Senti, ti dico la verità, senza stacce a girà troppo intorno che non serve a niente" non ero certo avesse capito tutto a causa del mio dialetto, ma avevo bisogno di quella premessa prima di lanciare una bomba simile "io c'ho provato a statte lontano ma ho capito che non ce la faccio" ammisi, non riuscendo a guardarla negli occhi.
"E ti sembra un comportamento normale? Hai deciso tutto da solo!" sentenziò non convinta.
"Hai ragione, ho sbagliato! Sono stato immaturo e stupido, non so perché l'ho fatto" camminai su e giù per la stanza mentre il tono da cane bastonato si faceva sempre più spazio tra le mie labbra.
"Guardami!" esclamò con una sicurezza invidiabile "dimostrami che mi posso fidare di te, perché così non andiamo da nessuna parte".
Quella frase aveva riacceso in me un piccolo barlume di speranza e riacquistai un po' di sicurezza. Feci una breve pausa e poi cercai di colpirla con una frase ad effetto "mia madre dice che sei bellissima".
Non aggiunsi altro, se voleva una dimostrazione in quella frase poteva trovarla. Avevo parlato di lei a mia madre, che voleva di più?

Nonostante questo non la vidi molto convinta, pensavo si sarebbe sciolta e mi avrebbe abbracciato prima di riempirmi di baci ma rimase totalmente immobile.
Oh, cazzo! Me tocca dirglielo, sennò la perdo davvero!
"Ehm, Emma" sussurrai flebilmente sentendo le guance andare a fuoco.
Dai Simone puoi farcela, sono solo cinque lettere.
All'improvviso notai un sorriso comparire sul suo volto e bloccai in tempo quelle due paroline magiche che stavano per uscire dalla mia bocca.
"Mi fai incazzare!" le sorrisi di rimando sentendomi fuori pericolo "ma non ce la faccio nemmeno io a starti lontano" confessò raggiungendomi.

Mi avventai sulle sue braccia, avevo bisogno di stringerla e di sentire il mio corpo a contatto col suo. Mi era mancato tutto di lei, dai suoi occhi fino al suo profumo inconfondibile.
"Sei uno stronzo" alzò gli occhi su di me e le afferrai il mento avvicinandola a me.
Appoggiai delicatamente le mie labbra sulle sue e iniziai a lasciarle dei baci morbidi, senza alcuna pretesa. Non volevo finirci a letto, avevo solo bisogno di stare con lei. In quella mezz'ora, forse la più lunga della mia vita, avevo seriamente temuto di perderla.
"Dormi con me?" le domandai senza smettere di schioccarle dei baci su entrambe le guance. Non notai nessuna opposizione da parte sua, così le presi una mano e la trascinai fino ad arrivare al mio letto.
Ci distendemmo entrambi su un fianco e rimanemmo almeno cinque minuti a guardarci negli occhi senza il bisogno di dirci nulla. Mi limitai soltanto ad accarezzarle la pelle del braccio lasciata scoperta dalla sua t-shirt fino a quando lo scatto dalla serratura mise fine a quel contatto visivo.
Mi voltai verso la porta e incrociai lo sguardo di Irama "ciao Emmina" le disse come se si aspettasse di trovarci riappacificati "ormai in questa stanza ci stai più tu che io" continuò divertito prima di dirigersi verso il bagno.
"Amo, meglio che dormo nella mia stanza" bisbigliò Emma al mio orecchio ma immediatamente scossi la testa e la strinsi energicamente tra le mie braccia, come a impedirle di andarsene "non ci pensare neanche!"

Emma.
Mi risvegliai tra le sue braccia e questo fu già sufficiente per farmi essere di buon umore quella mattina. Iniziai a scuoterlo leggermente ma sembrava come caduto in uno stato di catalessi.
"Buongiorno Emmina! Tranquilla, fa sempre così. Tutte le mattine gli servono le cannonate per svegliarsi" mi avvisò Irama.
"Amore, sveglia!" notai nel frattempo Irama prendere le sue cose per farsi la doccia e una volta che chiuse la porta dietro di sé mi lasciai andare a delle tenerezze che con lui davanti non avrei mai concesso al mio ragazzo.
Cominciai a baciarlo sul naso, sulle guance e anche sulla bocca ma non ottenni nulla se non mugolii di protesta. Decisi di intensificare la dose e afferrai il suo naso con i denti facendo una leggera pressione.
"Ahia, ma che cazzo è?!?" pronunciò, ancora con la bocca impastata. Avvicinai le mie labbra alle sue e gli lasciai un bacio a stampo e a quel punto lo vidi sorridere, ancora con gli occhi chiusi.
Sentii il suo braccio stringere sulla mia vita facendomi avvicinare a lui e con un'abile mossa intrecciò le sue gambe alle mie ed era chiaro che si fosse svegliato.
"Buongiorno dormiglione" nel frattempo aprì gli occhi e mi regalò il primo sorriso della giornata "ciao amore mio".

Quella mattina fecero trattenere tutti i cantanti in sala relax e ne approfittai per mangiare uno yogurt insieme a Biondo, Irama e Nicole.
Mi sembrava ci fosse molto feeling tra i due anche se non mi era affatto chiara la natura del loro rapporto, ma dagli sguardi che Nicole lanciava al ragazzo piumato escludevo che si trattasse solo di amicizia da parte sua.
Un ragazzo della produzione affidò un cellulare ad Alessandro dei The Jab e lo incaricò di fare una panoramica su tutti noi. Quando puntò l'i-Phone nella nostra direzione si accorse della finta indifferenza di Simone e gli propose di mostrare le sue discutibili doti da cestista.
Scoppiai a ridere quando la pallina che aveva accartocciato non entrò nel cestino e immediatamente decise di vendicarsi.
"Emma vuole essere intervistata" esordì serio "Emma, sei fidanzata?" domandò mentre tutti ridevano complici.
Sì, con un cretino!
Mi limitai a sorridere e non gli risposi, altrimenti lo avrei riempito di insulti. Ma con lui era così, non riuscivo proprio ad essere arrabbiata.

-3 al serale, ho sempre più paura e sono sempre più incazzata. I commenti dei prof sono positivi per entrambe e nessuno protesta per questa proposta folle. Non è giusto!

Spero solo di vedere Emma col sorriso in questi giorni e che non si faccia distruggere psicologicamente, come dice Biondo tra un mese saranno tutti fuori e lì capirà, a prescindere da come andrà, di essere la nostra vincitrice.

Per quanto riguarda la storia sono super felice di essere ancora #2 in fanfiction e non sapete quanto mi faccia piacere vedere che seguite in così tanti la storia!
Che pensate di questo capitolo? Sappiate che adoro leggere i vostri commenti!

Un sex symbol tutto mioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora