Emma.
Aprire gli occhi e non trovarlo vicino a me è stata una sensazione orribile. In quei mesi c'era stato sempre il suo sorriso a farmi iniziare la giornata nel verso giusto.
Mi mancava da impazzire ed era passato soltanto un giorno da quando ci eravamo separati. Non riuscivo a non pensarlo ma mi imposi di non piangere e di non mostrarmi abbattuta davanti agli altri.
Avrei voluto scavalcare la staccionata della casetta che mi divideva da lui. Era logorante pensare di averlo così vicino ma allo stesso tempo di non poterlo vedere.
Ci trovavamo entrambi all'interno degli studi Elios, eppure, lo sentivo lontano tanto quanto i miei genitori che si trovavano in un altro Paese.
Non riuscivo a darmi una ragione valida per spiegare il motivo per cui ci avevano fatto una cattiveria così grande. Mi ero costruita mille film nella mia testa e speravo di non avere ragione.Ero arrivata a pensare che io potessi rappresentare un ostacolo per lui e per la sua carriera. Lui stesso sapeva di essere amato da centinaia di ragazzine e che molte di queste, oltre al suo lato artistico, lo apprezzavano fisicamente.
Avevo letto moltissimi commenti da parte di alcune sue fans che non ci volevano insieme, che volevano Simone tutto per loro e mi avevano dato della poco di buono quando, in parecchie occasioni, si era capito che tra me e lui c'era un rapporto che andasse oltre l'amicizia.
Davanti a lui avevo sempre mascherato il mio disappunto con una risata e delle battute, in realtà mi dispiaceva sul serio sentire certe cose.
Simone mi aveva sempre rassicurata, diceva che se non mi avessero accettata avrebbero potuto anche smettere di seguirlo, che di certo lui non sarebbe cambiato per loro e che per niente al mondo si sarebbe privato di me.
Non mi aveva mai dato modo di dubitarne.
Eppure, in quei momenti in cui mi ritrovavo da sola a pensare, contornata da oggetti solamente bianchi, avevo il timore che qualcun altro avesse potuto decidere per lui.
Avevo paura, davvero troppa paura.
Sarebbe stato molto più semplice per lui se fosse stato single, avrebbe continuato a mantenere il personaggio del Sex Symbol che si era creato e avrebbe fatto impazzire le sue fans.Però quella che stava impazzendo in quel momento ero io, soltanto io.
La mia testa era popolata da un caos totale e da pensieri contrastanti tra loro che non facevano altro che alimentare le mie paranoie.
Perché, se da un lato erano tante le ragazzine che mi detestavano, dall'altro ce ne erano tantissime altre che impazzivano per me e Simone ed anche questo poteva avere i suoi lati negativi.
Non volevo essere ricordata come 'la ragazza di Biondo', volevo che i miei fans amassero in primis me e la mia musica e, soltanto dopo, me e Simone.
Non volevo in alcun modo che la gente mi sostenesse unicamente per la mia vita privata e in particolare per la mia situazione sentimentale.
Probabilmente la produzione aveva fatto questa scelta per far sì che ci concentrassimo soltanto sul nostro talento e anche la scelta di non farci avere dei direttori artistici per metterci ancora più in luce, sembrò confermare questa mia ipotesi.
Eppure, nei momenti in cui mi ritrovavo a ragionare su questa cosa, nessun motivo era abbastanza forte da farmi pensare che era stato meglio essere divisa da lui."Emmina, hanno chiamato dalla produzione e dobbiamo andare tutti sul divano" la voce di Valentina mi destò dai miei pensieri. Con la squadra mi stavo trovando abbastanza bene nonostante durante il programma non ci avessi legato particolarmente.
I due con cui parlavo di più erano ovviamente Irama e Daniele. Il cantante piumato si stava prendendo cura di me come se avesse sancito un tacito accordo col mio ragazzo, notavo che faceva di tutto per farmi distrarre dai miei pensieri rivolti al biondino che mi aveva rubato il cuore. Era molto gentile nei miei confronti e cercava in tutti i modi di farmi sorridere.
Daniele, invece, era nella mia stessa situazione. Forse la stava vivendo anche peggio di me. Lo avevo visto spesso crollare e in ogni secondo della giornata parlava di Lauren.
Lanciai uno sguardo nella direzione del ballerino e, ancora una volta, trovai il suo sguardo totalmente assente.
Mi domandavo spesso come stesse reagendo Simone. Sapevo che gli sarei mancata ma avevo imparato a conoscerlo e sicuramente non sarebbe mai scoppiato a piangere per me, ero certa che avrebbe affrontato anche questo problema col sorriso e con la sua solita spensieratezza.
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Un sex symbol tutto mio
FanficPRIMA FAN FICTION SUI BIEMMA Nella scuola di Amici 17 è approdato un ragazzo particolare, dal simpaticissimo accento romano e dal colore di capelli abbastanza stravagante da cui ha tratto il suo nome d'arte: Biondo. Il classico sbruffone sicuro di...