Halo.

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Emma.
Filippo, Vittorio e Nicolas si esibirono davanti alla commissione di ballo nel tentativo di tornare al proprio banco vestiti di rosso ma solo Filippo ci riuscì. Nicolas venne eliminato mentre invece su Vittorio il giudizio rimase in sospeso e, dopo interminabili polemiche, optarono per una sfida. Ci fu anche un nuovo ingresso voluto da Veronica Peparini e, quindi, il nostro nuovo compagno Luca si esibì prima di sedersi in uno dei banchi.

La conduttrice diede inizio alla sfida a squadre con la prova voluta dagli utenti Vodafone e sul led apparvero i miei occhi e quelli di Carmen. Prevedibile.

Cominciai io, rigorosamente al pianoforte, ed intonai le prime note sentendo il cuore in gola e la voce sul punto di strozzarsi. L'emozione c'era, anche troppa...

Flashback
Ero in sala 2 pronta per la mia lezione con Raffaella, la nostra vocal coach, ma quando la porta si aprì rivelò la professoressa Turci, o meglio, Paola. Pensai di dover cantare, invece mi fece segno di sedermi sul divano e iniziò una specie di inquisizione. "Che cos'è per te la musica, Emma?" domandò la prof. "Un modo per esprimermi" risposi senza non poche difficoltà nel parlare italiano "a me sembra che tu quando canti ti trattenga" insinuò "c'è qualcosa che ti fa essere quasi piatta, quasi senza emozioni" continuò. Capii ciò che voleva dirmi ed ero sinceramente dispiaciuta.
"Non riesco a mostrare le mie emozioni" rivelai imbarazzata mentre lei mi fissava negli occhi "ma tu ce l'hai qualche dolore dentro?". Mi limitai ad annuire. Ovvio che avevo qualche dolore dentro, chi non ne aveva?
"Cos'è che ti fa male?" mi incitò a raccontarmi, probabilmente era un modo giusto per tirare fuori ciò che avevo sempre custodito dentro di me. "Mi manca la mia famiglia" ed era vero. A soli 18 anni mi ero allontanata da casa ed avevo intrapreso un percorso così importante e doppiamente impegnativo rispetto agli altri a causa della lingua e senza avere la vicinanza e il calore della propria famiglia. "Mi manca mia madre, mio padre e mio fratello" dissi iniziando a sentire gli occhi inumidirsi.
"Hai un fidanzato?" domandò semplicemente e questa domanda bastò per fare uscire le mie lacrime.
Mi sentivo terribilmente a disagio a parlare di lui, non ero felice della situazione che si era creata. Non era un comportamento che mi apparteneva quello che stavo tenendo ultimamente, non avevo mai sopportato chi teneva due piedi in una scarpa ed ora ero proprio io a trovarmi in questa condizione. Non so come questo sia accaduto, ma di punto in bianco è come se avessi capito che nella mia vita non avevo più bisogno di lui. E in questo non c'entrava assolutamente nessun rapper romano, nessuna testa bionda. Ciò che provavo per lui era pura attrazione fisica, era evidente che mi piacesse, ma di sicuro non era quello il motivo per cui avevo deciso di mandare a puttane una relazione ormai stabile.
"Va tutto bene a casa?" chiese la prof. distogliendomi dai miei pensieri su Keanu, "Sì, a casa sì!" affermai convinta "Hai problemi con i compagni?" tentò e scossi la testa chiarendole che ormai era un discorso superato. Mentre Paola cercava di capire quale fosse il problema, tornai a pensare alla mia storia e scoppiai a piangere. "Qual è il problema?" e decisi di risponderle sinceramente, probabilmente lei non avrebbe capito ma avevo bisogno di dire la verità "ho bisogno di stare da sola". Non era di certo il metodo migliore per riuscire a far uscire i miei sentimenti e quindi, singhiozzando, andai al pianoforte provando a cantare 'Halo' di Beyoncé.

Se solo me lo avessero chiesto un mese fa di cantarla, non avrei avuto problemi a farlo, pensando a quello che era il mio fidanzato ed era proprio per questo che mentre cantavo le parole di quella bellissima canzone, non riuscivo a trattenere le lacrime.

Decisi, per una volta, di far cantare il mio cuore e non la mia testa. La canzone era tutt'altro che triste. Raccontava di una ragazza che si sentiva protetta dal suo amato in ogni situazione e l'unica interpretazione che potevo dare in quel momento ad un testo simile era la tristezza. Perché ero davvero triste di non essere riuscita a farmi proteggere dalla sua aura da quando ero entrata ad Amici, ma purtroppo i sentimenti non si comandano.

Sentivo l'appoggio del pubblico soprattutto quando ci fu la frase più difficile, e non parlo di note.
"Everywhere I'm looking now
I'm surrounded by your embrace
Baby I can feel your halo
Pray it won't hide away"
Mi sentii l'aria mancare, soprattutto nell'ultimo verso. Avevo davvero pregato non svanisse mai ciò che c'era tra noi ma adesso era successo e non potevo far finta di niente.

Buonasera a tutti! Scusatemi per l'attesa ma per scrivere in modo dettagliato questo capitolo ho dovuto riguardare tre puntate 😅.

Sono davvero super felice per Emma, merita quella maglia come nessun altro lì dentro e, proprio rivedendo le puntate di cui ho parlato in questo capitolo, capisco ancora di più il discorso di Di Francesco. Emma ha percorso un cammino tutto in salita e non ha mai fatto passi indietro! Ora aspettiamo solo Biondo sperando di poter finalmente vedere dei momenti tra loro in casetta. Penso che ormai nessuno abbia più alcun dubbio sul loro rapporto!

Un sex symbol tutto mioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora