Capitolo 10.

14.2K 426 16
                                    

Octavia's POV.

Oggi mi sono svegliata di buon umore stranamente.. e sono già pronta.

Mi vesto, e poi esco di casa, dove mi aspetta Jeremy.

Appena entro in macchina, Jeremy mi saluta e mi intima a parlare

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Appena entro in macchina, Jeremy mi saluta e mi intima a parlare.

Lo guardo male e poi inizio a cantare come un canarino.

Lui mi guarda scioccato e poi spalanca la bocca e si ferma di colpo, fortunatamente davanti all'università, quando gli dico che si siamo baciati.

Si gira verso di me completamente bianco in faccia.

"Tuo padre è sicuro che ora mi taglierà le palle."-dice solo e io scoppio a ridere.

A lui taglierà le palle, a me taglierà la testa.

Lo saluto, chiedendogli di venire a prendermi tra qualche ora e me ne vado.

Entro nell'aula e mi siedo tranquillamente.

Ad un tratto si avvicina a me, una ragazza dai capelli ramati, alta e minuta.

"Ciao."-mi dice.

Io la guardo stranita e poi mi guardo intorno.

Punto il dito contro di me e lei annuisce.

"Sì, sto parlando con te."-mi dice, ridendo.

Scuoto la testa e ricambio il saluto.

"Tu sei Octavia, vero?"-mi chiede e io annuisco.

"Io sono Nicole."-si presenta.

Perché tutta questa confidenza? Non ha paura di me?

"Hai bisogno di qualcosa in particolare?"-le domando.

"Un'amica.. mi sono trasferita da poco dalla Russia e qui non fanno altro che parlare di te. Mi hai incuriosita."-mi rivela.

"Il tuo nome non è Russo."-constato, spostando le mie cose, invitandola a sedersi accanto a me.

"Mi chiamo Nicolaevna.. ma è difficile da pronunciare per chi non parla il russo."-mi informa.

"Già, neanche il mio nome scherza."-le rivelo ridendo.

Entra il professore e noi smettiamo di parlare.

Mentre il professore apre i suoi libri, la porta si apre.

"Mi dispiace interromperla professore, ma devo consegnare una cosa ad una ragazza."-comunica l'uomo.

Il professore gli dà il permesso e se ne va, per tornare poco dopo con un mazzo di rose.

Riesco a contarne sette.

Sono rosse, e molto grandi.

L'uomo, che si rivela essere un fioraio, ci guarda attentamente.

"Chi di voi si chiama Octavia Sky Bass?"-chiede e io, divento rossa dall'imbarazzo.

Alzo la mano e l'uomo mi consegna le rose.

Le osservo e poi noto un bigliettino.

"Dai leggilo."-mi chiede Nicole.

Io le sorrido, e faccio come mi dice.

"Perdonami per il mio pessimo senso dell'umorismo.. Baci da favola."

Rimango di sasso e intanto, il mio viso si colora di un rosso acceso.

Poso le rose in un banco libero, insieme al biglietto, e inizio a seguire la lezione.

Alla fine della lezione, chiamo Jeremy e nell'attesa del suo arrivo, spiego a Nicole il significato di quel biglietto.

Lei rimane molto scioccata.

Poi mi sorride.

"Sono felice per te."-mi dice e io la ringrazio.

Sembro un idiota innamorata.

Aspetta.. sono innamorata?

Appena Jeremy parcheggia, dò il mio numero di cellulare a Nicole e la saluto.

Jeremy non mi da nemmeno il tempo di salire in macchina..

"Che sono?"-chiede mentre si caccia gli occhiali.

Mi accomodo nel mio posto e metto la cintura.

"Allora?"-mi domanda di nuovo.

Alzo gli occhi al cielo.

"Rose?"-rispondo ironica.

"Spiritosa."-mi risponde e parte.

Arrivati a casa mia, mi saluta e va via.

Durante il viaggio mi ha detto che la sua fidanzata è incinta e che a breve, dovrà partire.

Mio padre è stato già avvisato e io sono felicissima per Jeremy.

Lui starà con me ancora per un po'.

Appena metto piede in casa, un buon profumo invade le mie narici.

Poso le rose sul tavolino in salotto e con la mia pistola in mano, mi avvio verso la cucina.

"Se ti muovi sei morto."-avverto lo straniero con una postura vagamente familiare mentre.. cucina(?)

"Vengo in pace."-mi avverte lui mentre alza le mani al cielo e si gira piano.

Oh Dio.. è Jack.

"La smetti di entrare in questo modo in casa mia?"-gli urlo mentre appoggio la pistola sul tavolo della cucina.

"Sempre molto gentile."-commenta sarcastico.

Si avvicina a me e mi dà un bacio sulla guancia.

Io mi sposto e gli dò un bacio a stampo sulle labbra.

"Grazie per le rose.. sei perdonato."-gli dico mentre mi avvicino alla cucina per vedere quali danni ha combinato.

The best part of me 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora