Capitolo 33.

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Octavia's POV.

"Jack! Sei una lumaca! Jeremy ed Eliona ci stanno aspettando!"-gli urlo a quel buono a nulla del mio fidanzato.

Nicole e Zayne hanno optato per una cenetta romantica solo loro due.

Ovviamente domani a pranzo saranno da Jeremy ed Eliona.

Jeremy ci tiene a farla sentire come una della famiglia e a me fa molto piacere.

Per l'occasione ho scelto un vestitino nero semplice che evidenzia un po' di pancia.

Mi guardo allo specchio mentre mi accarezzo la pancia sognante.

Ad un tratto, due mani si appoggiarono sui miei fianchi.

Jack.

Mise successivamente le mani sulle mie e iniziammo ad accarezzarmi la pacia insieme.

Poi lui essendo lui, doveva perforza rovinare questo momento.

"Questo vestitino è troppo corto."-si lamenta lui, staccandosi da me.

Lo guardo no male, malissimo.

Prendo il mio giubotto e la mia borsa e mi dirigo verso la porta.

"Mi ascolterai mai un giorno?"-mi domanda.

Mi giro con fare innocente e gli faccio la linguaccia.

"Mai."-gli rispondo, per poi mostrargli il mio bellissimo e sodo lato b mentre scendo le scale per raggiungere la macchina.

Una volta arrivati al ristorante, cerchiamo con lo sguardo Jeremy ed Eliona e li troviamo seduti in un tavolo molto appartato.

Speriamo solo che Jack non mi faccia cadere la faccia come l'ultima volta.

"Ehi."-ci saluta Jeremy una volta accomodati.

"Lei è Eliona, la mia fidanzata."-dice Jeremy mentre la ragazza sorride timidamente e si accarezza la pancia.

"Loro sono Jack e lei, è la peste di Octavia."-presenta prima Jack e poi me.

Aspetta..!

Come mi ha presentato?

Solo Jack può chiamarmi 'Peste'.

"Jeeeremy.."-lo chiamo con un fintissimo sorrisino mentre con il dito gli dico di avvicinarsi a me, affacciandoci sul tavolo.

Appena siamo abbastanza vicini, gli tiro uno schiaffo in testa, risiedendomi poi in maniera composta, mentre Jack ed Eliona ridono a crepapelle e Jeremy, si lamenta per il dolore.

"Così impari."-gli dico infine, prima di iniziare a guardare il menù.

Dopo aver ordinato, scambio due chiacchiere con Eliona.

"Quanti anni hai?"-le domando.

"Ventidue."-mi risponde lei.

"Io ne ho venti."-le rispondo contenta.

"Non sei poi così piccola! Da come ti aveva descritto Jeremy sembrava che facesse da guardia del corpo ad un terremoto."-mi informa lei e mi giro per guardare male Jeremy.

Mentre lui parla con Jack, sentendosi osservato, si gira verso la mia direzione e lo guardo male, facendogli il gesto con il dito del 'dopo ci facciamo i conti'.

Jeremy ingoia rumorosamente, e mi guarda spaventato.

"Octavia, non prendertela con Jeremy. Lui ti considera come una sorellina."-mi informa lei, e io le rivolgo un occhiata dolce.

"Ma io non sono un terremoto."-mi lamento.

Eliona scoppia a ridere mentre io sposto il tovagliolo visto che il mio piatto di gamberi e limone è arrivato.

"Non sei un terremoto, ma una ragazza difficile da controllare.. uno spirito libero."-mi risponde lei, facendomi l'occhiolino per poi iniziare a mangiare.

Inizio anche io a mangiare, sotto lo sguardo scioccato di Jack e Jeremy che forse si aspettavano da due donne incinte e affamate un 'buon appetito'.

Poveri illusi.

La cena è stata fantastica.

Tutto buonissimo e tutto perfetto.

Anzi un momento.. ho parlato troppo presto.

Eravamo nel parcheggio pronti a salutarci per congedarci quando mi salì un forte senso di nausea.

Mi voltai per correre verso un albero, rincorsa da Jack che non sapeva che avevo, e una volta arrivata, vomito pure l'anima.

Dopo aver rimesso tutta la cena più la merenda pomeridiana, mi alzo lentamente e mi appoggio a Jack.

"Tutto ok, Peste?"-mi sussurra Jack all'orecchio e io annuisco.

Intanto Eliona mi guarda da lontano con la mano sulla sua pancia e Jeremy, che cerca nella sua macchina qualcosa.

Ci avviciniamo a loro e guardo Eliona confusa.

"Che sta facendo?"-le domando con difficoltà.

"Ora lo vedrai."-mi risponde, facendomi un'occhiolino.

Ad un tratto Jeremy scende dalla macchina e mi porge due pillole.

"Prendi queste, calmeranno la nausea. Una appena arrivi a casa, e una domani mattina."-mi informa Eliona e dopo averla ringraziata, li salutiamo e ce ne andiamo a casa.

Sono troppo stanca.. e ancora mancano sette mesi.

•••

Salveee❤️

In arrivo salti temporali e tante sorprese. ❤️

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