Capitolo 25.

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Octavia's POV.

"Octavia, mi stai sentendo?"-mi rimprovera Jack, seduto di fronte a me, nel tavolo in cucina.

"Sì Jack, ma non urlare. Ho dormito sì e no cinque ore."-lo informo.

Mi scoppia la testa e sto morendo di fame.

Mi sono alzata dal letto solo per mangiare qualcosa.

È l'una di pomeriggio e dopo pranzo, abbiamo deciso di andare in un centro commerciale a trovare il vestito giusto.

Ad un tratto, si avvicina una donna sulla cinquantina con il nostro pranzo.

Pollo e patate al forno.. sto per venire.

Ringrazio la signora e inizio a mangiare.

Prendo con la forchetta un pezzo di pollo e lo porto alla bocca.

Gemo dalla bontà di quest'ultimo, sotto lo sguardo malizioso di Jack che non fa altro che mangiarmi con gli occhi.

Dopo aver pranzato, torno nella sua camera per farmi una doccia veloce e prepararmi.

Indosso l'intimo, una volta finita la doccia, e poi mi trucco con il mascara e la matita.

Vado verso la mia valigia ma una mano mi blocca.

"Non mi hai ancora dato il buongiorno come si deve."-si lamenta Jack, avvicinandosi a me.

"Scusa. Mi devo preparare."-gli rispondo allontanandomi da lui, sculettando.

"Non provocarmi, Peste."-mi avvisa.

"Non sto facendo assolutamente niente."-gli rispondo con fare innocente, mentre dalla mia valigia, prendo i miei vestiti.

Dopo essermi vestita sotto le lamentele di Jack, senza degnarlo di uno sguardo, scendo le scale ed esco di casa per salire in macchina

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Dopo essermi vestita sotto le lamentele di Jack, senza degnarlo di uno sguardo, scendo le scale ed esco di casa per salire in macchina.

Ci accompagnerà una sua guardia del corpo.

Jack è peggio di mio padre e di tutta la mia famiglia messa insieme per quanto riguarda proteggere qualcuno.

Pochi secondi dopo, un Jack silenzioso, si accomoda accanto a me.

"Partiamo."-dice solo all'autotista, con tono serio.

Alzo gli occhi al cielo e guardo fuori dal finestrino, per tutto il tempo.

Arrivati al centro commerciale, inizio a girare vari negozi ma non trovo nessun vestito che mi soddisfi veramente.

"Che facciamo ora?"-gli domando stanca.

"Rimane un'ultimo negozio da girare."-mi informa e mano nella mano, ci dirigiamo verso quest'ultimo.

Appena entriamo, mi fiondo subito su alcuni abiti che da lontano mi avevano conquistato.

Ne prendo uno favoloso e lo porto da Jack, tutta felice.

Mi blocco, quando lo vedo parlare con una ragazza seminuda, al bancone

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Mi blocco, quando lo vedo parlare con una ragazza seminuda, al bancone.

Faccio una tosse completamente finta e mentre lui si gira a guardami con un luccichio negli occhi per il fatto che ho trovato il vestito, l'alta mi trucida con gli occhi.

Mi avvicino a Jack completamente tranquilla e guardo la ragazza.

"Lei chi è?"-le domando con finto interesse.

"Un'amica."-mi risponde e alzo un sopracciglio.

Poi con un sorriso pauroso, mi giro verso Jack.

"Se vuoi continuare a scopare con me, vedi di tirare fuori la carta di credito e di lasciare perdere questa gallina, intanto io vado a provare il vestito."-dico a Jack lasciandogli un bacio sulla guancia, con lui ancora sotto shock per le mie parole e poi, mi volto verso lei.-"E lei invece, stia più lontano possibile dal mio fidanzato."

Lasciandola scioccata, mi dirigo verso il camerino, ma ad un tratto, mi giro e guardo di nuovo a lei.

"Ah, se lei non lo sa, io sono Octavia Sky Bass e sono la figlia di Axel Bass. E se te lo stai chiedendo, non sono uguale a lui.. sono peggio!"-le dico con un sorriso inquietante mentre Jack ripresosi dallo shock, inizia a ridere.

Entro dentro il camerino e noto che il vestito mi sta una favola.

Mi accentua ancora di più il mio seno prosperoso.

Non mi mostro a Jack ora, altrimenti non me lo comprerà.. lo vedrà direttamente domani sera.

Mi rivesto ed esco dal camerino.

Appena esco, noto con piacere che Jack è da solo e la ragazza è al suo posto con la testa china.

Così va meglio.

Appoggio il vestito sul bancone e mi giro verso Jack.

"Amore, paga!"-gli ordino e lui dopo aver scosso la testa, tira fuori dal suo portafoglio la sua carta di credito.

"Grazie e passa una buona serata con qualcuno che non sia il mio fidanzato. Arrivederci."-le dico alla ragazza prima di uscire.

"Tu sei completamente matta."-mi dice Jack una volta saliti in macchina.

"Non sei il primo che me lo dice."-lo informo.

Arrivati a casa, lui si chiude nel suo ufficio e io, mi chiudo nella nostra stanza e parlo un po' con Nicole raccontandole tutto, un po' con Jeremy e un po' con mio fratello.

Ruben ha iniziato a vedersi con una ragazza.

Ovviamente, gli ho ordinato di presentarmela, ma lui mi ha risposto che lo farà solo quando sarà sicuro di ciò che fa.

Quando riattacco, Jack entra in stanza.

"Con chi parlavi?"-mi domanda.

"Di sicuro non con la tua amica."-gli rispondo con fare innocente.

"Tu sei diabolica."-mi dice.

"Ah sì?"-gli domando e mi avvicino a lui.

"Se tu vuoi ancora stare con me, controlla quella tua lingua biforcuta."-lo avverto.

"Ah io avrei la lingua biforcuta?"-mi domanda e mi bacia.

Ci stacchiamo solo quando un suo inserviente, ci avverte che la cena è pronta.

"Dopo non mi sfuggi."-mi avverte, prima di prendermi la mano, e portarmi in sala da pranzo.

The best part of me 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora