Capitolo 2.

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Octavia's POV.

Entriamo nel locale, e ci sediamo in un tavolo.

"Jeremy, ho bisogno di chiederti una cosa."-gli dico.

Intanto, è arrivato un cameriere che ha preso le nostre ordinazioni.

"Subito, signorina Bass."-mi dice, e poi se ne va.

Tornando a noi.

"Cosa vuoi chiedermi?"-mi domanda.

"Innanzitutto, cacciati la giacca e apriti un po' la camicia che siamo in discoteca, poi mangia con me."-gli ordino, più che chiedere, e lui scoppia a ridere.

Fa come gli dico, e poi inizia a guardarmi.

"Perché mi tratti così?"-mi chiede e intanto, il cameriere ci porta due drink.

"Così come?"-gli domando confusa, mentre assaggio il mio drink.

"Come un amico."-mi risponde.

Lo guardo attentamente, e poi poso il mio drink.

"Forse perché in questo momento ho bisogno di un amico.. non ti spaventare del fatto che sono la figlia di Axel Bass e bla bla bla.. sono una mafiosa come lui, ma non sono così cattiva. Voglio essere trattata come una persona normale."-gli dico, mentre guardo un punto a caso della discoteca per poi, guardarlo negli occhi.

Poi si avvicina a me, e mi porge una mano.

"Piacere dolcezza, mi chiamo Jeremy e tu?"-si presenta.

Iniziamo da capo.

"Octavia."-gli rispondo, e scoppiamo a ridere.

Intanto un uomo con la maschera, ci porta i nostri vassoi con l'aperitivo.

Di scatto Jeremy si alza pronto a prendere la pistola e d'istinto, avvicino la mano alla mia borsetta, dove c'è la mia amata arma di difesa.

L'uomo appoggia cautamente il vassoio al tavolino e poi mi fissa.

Si caccia la maschera e..

"Zio Rick!"-urlo, saltandogli in braccio.

"Ti sono mancato?"-mi domanda, mentre Jeremy torna al suo posto.

Rick, è il migliore amico di mia madre e io lo considero come uno zio.

"Molto!"-gli rispondo mentre mi siedo, e lo invito ad accomodarsi con noi.

Dopo il definitivo trasferimento di mia madre in Russia, ovviamente dopo la laurea, mio padre ha messo al comando del Lux mio zio Rick.

"Come sta Arya?"-gli domando felice.

"Bene, è a casa con Silvya."-mi risponde.

Silvya è sua figlia.. ha sedici anni ed è un amore.

La vedo raramente, visto che lei non fa altro che studiare.

"Tu piccolina? Cosa mi racconti?"-mi domanda, facendomi l'occhiolino.

"Niente di che, domani inizierò l'università, e ora sono qui con la mia guardia del corpo sbarra amico a divertirmi prima di iniziare "la mia vita da reclusa la vendetta".. se non darò tutte le materie, mio padre mi ucciderà."-gli rispondo, e lui prima sgrana gli occhi poi scoppia a ridere.

Ad un tratto, qualcuno viene a chiamarlo e dopo averci salutato se ne va, non prima di dirmi che se ho bisogno di qualcosa, devo andare da lui.

Era da un po' che non lo vedevo.. la stessa cosa con i miei zii Tyler e Justin.

Alla fine hanno trovato un posto fisso nella stessa azienda.. a Los Angeles.. ovviamente, grazie a mio padre.

Ares e Rice invece, sono uno in Polonia, e l'altro in Svezia, che gestiscono gli affari di mio padre.

Mio padre, ha un impero così vasto.

La cosa bella di avere una famiglia così allargata, è che anche se li vedi raramente, al primo problema, tornano da te.

"Iniziamo a mangiare?"-mi intima Jeremy.

"Sì, sto morendo di fame!"-gli rispondo, e iniziamo a mangiare.

Dopo aver mangiato, ci scateniamo in pista.

Non molto distante da noi, noto un uomo ben vestito, mascella contratta e capelli scuri.

I suoi occhi, sono la fine del mondo invece.

Sono azzurri.

Quest'uomo che non fa altro che fissarmi, mi incute timore.

Mi giro di spalle a lui e inizio a ballare con Jeremy.

Dopo un paio di secondi, noto Rick avvicinarsi a me.

"Torna a casa."-mi ordina.

"È successo qualcosa?"-gli domando, continuando a ballare, ma lui mi blocca.

"Vedi quell'uomo laggiù che non fa altro che fissarti?"-mi domanda, facendomi segno con gli occhi.

Guardo l'uomo che ci guarda incuriosito, e poi guardo mio zio.

"Sì."-gli rispondo.

"Sai chi è?"-mi chiede e io con la testa, faccio segno di no.

Intanto Jeremy avendo sentito tutto, si posiziona dietro di me e mi abbraccia, in modo da sentire meglio il nostro discorso.

"È Jackson Archer, il mafioso più influente del Canada e dal modo in cui ti guarda.. ti vuole."-mi dice.

"Io non lo voglio."-gli rispondo, decisa.

"Non sei tu a scegliere."-mi dice.

Guardo di nuovo quell'uomo e poi insieme a Jeremy e Rick, andiamo a prendere le nostre cose per andarcene.

Dò un bacio sulla guancia a mio zio, e me ne vado.

"Lo sai che dopo questo, tuo padre mi farà il culo a spicchi vero?"-mi domanda Jeremy, una volta saliti in macchina.

Mi sono seduta nel sedile accanto a quello del guidatore.

"Ci penserò io, a mio padre."-gli rispondo.

"Domani a che ora devi essere all'università?"-mi domanda.

"Non ti preoccupare, ci andrò con la moto di mia madre."-gli rispondo, e parte.

"Una delle cose che tuo padre ti ha vietato, è proprio di usare quella moto."-mi rimprovera.

"Sì, lo so.. ma mio padre non è qui!"-gli rispondo, con fare innocente.

"Tu sei tutta matta."-mi dice.

"Lo prenderò come un complimento."-gli rispondo, ridendo.

Arrivati a casa, mi saluta con un bacio sulla guancia, e se ne va.

Entro dentro casa, e poi chiudo la porta a chiave.

Mi cambio e mi addormento, pensando a degli occhi azzurri.

The best part of me 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora