Axel's POV.
"Amore, sei arrivato?"-mi domanda tramite cellulare la mia bellissima donna.
"Sì, Piccola. Sono atterrato poco fa. Ho chiamato a Jeremy e mi ha detto che per la sua sicurezza, si è momentaneamente trasferita da Archer.. Quindi adesso vado lì."-la informo.
"Stai attento."-mi chiede.
"Sempre, Piccola."-le rispondo e chiudo la chiamata.
Non vedo l'ora di riabbracciare mia figlia.
Octavia's POV.
"Jack!"-gli urlo a quest'ultimo.
"Che ti urlo di prima mattina?"-mi domanda con un occhio chiuso.
"Devo andare all'università!"-gli ricordo.
"Se non ci vai per una volta non succede niente!"-mi dice, mentre si alza.
Alzo gli occhi al cielo e mentre esco dalla stanza, gli urlo "Muoviti!".
Scendo in cucina per bere il mio solito caffè e fumare la mia solita sigaretta, poi vado in salotto e mi corico sul divano.
Poco dopo arriva lui e inizia a guardarmi maliziosamente.
"Non ci pensare nemmeno. Sono in ritardo."-lo avverto.
"Ma tu il buongiorno alle persone lo dai sempre così?"-mi chiede mentre piano piano si avvicina a me.
"Sì."-gli rispondo mentre si sistema sopra di me.
"Io voglio un buongiorno speciale."-mi informa mentre si avvicina al mio viso.
"Del tipo?"-gli domando a un soffio dalle sue labbra.
"Del tipo.."-inizia ma non finisce, perché le sue labbra sono sulle mie.
Lentamente, mi toglie la maglietta e inizia a baciarmi.
Passiamo non so quanto tempo a baciarci avvinghiati, poi ci fermiamo quando sentiamo un 'click'.
Ci guardiamo negli occhi e capiamo di avere una pistola puntata addosso.
"Ti dò tre secondi di tempo per allontanarti da mia figlia."-lo avverte un uomo dalla voce familiare.
Mi giro e..
"Papà!"-lo saluto mentre cerco di coprirmi.
Jack spaventato, si alza subito e si avvicina per dargli una mano e presentarsi ma mio padre non abbassa la pistola e Jack alza le mani in segno di resa.
Intanto io mi sono vestita velocemente e affianco mio padre.
"Papà.."-lo rimprovero dolcemente.
"Sparisci."-ordina a Jack.
"Beh.. tecnicamente questa è casa mia."-lo informa Jack mentre abbassa le mani.
"Ora."-lo intima mio padre guardandolo malissimo.
Io, con una mano sulla fronte, vado in cucina a bere un bicchiere d'acqua.
"Che cazzo significa?"-mi domanda mio padre, una volta raggiunta da lui.
"Ci frequentiamo.. più o meno."-lo informo, mentre posa la pistola.
"E dirlo al tuo vecchio, ti costava troppo?"-mi domanda.
Mi avvicino a lui e gli dò un bacio sulla guancia.
"Mi sei mancato anche tu, papà. Ma ora devo andare all'università perciò, ne riparliamo dopo. Io devo dirti tante cose e anche tu."-gli dico, riferito al fatto che ho saputo del messaggio minaccioso nei miei confronti da Jeremy.
Lo saluto con la mano e con Jack, vado all'università.
Durante la lezione, non faccio altro che pensare a Jack e mio padre sotto lo stesso tetto.. menomale che c'era Nicole, almeno mi ha distratta.
Appena esco dall'università, vado incontro a Jeremy che ho chiamato durante la pausa e quest'ultimo, mi accompagna a casa di Jack.
Appena entro, silenzio tombale.
Non è che si sono ammazzati a vicenda?
Mi guardo intorno ma noto con piacere che non ci sono fori di proiettile.
"Sono a casa!"-urlo.
"In cucina!"-ordina mio padre con tono duro.
Vado in cucina, e rimango scioccata.
Jack ha un'occhio nero, mio padre il labbro spaccato.
"Avete finito di fare i bambini?"-gli chiedo mentre incrocio le braccia al petto.
Mio padre mi guarda male, mentre Jack guarda un punto indefinito della cucina.
"Allora?"-domando.
"Siediti."-mi ordina mio padre e mi siedo tra i due bambini.
Anzi, bambini no.
Offenderei i bambini così.
Due mafiosi potenti che si prendono a pugni per me.
Da non raccontare assolutamente, soprattutto perché uno dei due è il padre è l'altro è un frequentante.. diciamo.
"Allora, inizio col dire che Jeremy è licenziato. Infatti è già sull'aereo di ritorno per la Russia."-inizia ma lo interrompo subito.
"CHE COSA?"-gli urlo, alzandomi dalla sedia.
"Stai zitta e siediti."-mi ordina e faccio come mi dice.
"So che ti ha informato di molte cose Jeremy, cose che tu non dovevi sapere e so anche, che questo esemplare di uomo che ho davanti ti ha protetta a modo suo e lo ringrazio ma.."-dice lasciando la frase in sospeso.
"Ma..?"-lo intimo a continuare.
"Ma tu tornerai con me in Russia, stasera stessa!"-mi ordina.
"Te lo scordi!"-gli dico mentre tranquillamente mi alzo e mi giro di spalle.
"Ti ho dato il permesso di alzarti?"-mi domanda serio e io mi rigiro per guardarlo.
"Papà, ho vent'anni.. non sono più una bambina. Voglio rimanere qui. A New York ho degli amici, ho Jack.."-gli dico mentre con gli occhi lo prego, avvicinandomi a lui.
"Hai anche un nemico che non sappiamo cosa vuole da te."-mi ricorda e io sospiro.
"So come difendermi. Me lo hai insegnato tu. E con me, ho il carattere forte e combattivo di mamma. Jack starà con me ventiquattro ore su ventiquattro. Ho a disposizione la tua villa piena di uomini e il tuo locale. Ho lo zio Rick qui e i Keller. Forse sono più al sicuro qui che in Russia."-gli ricordo e lo vedo pensare.
"Octavia."-mi chiama ma lo interrompo.
"Papà, è tutto ok. Tu lasciami rimane qui, e io dimenticherò il fatto che per la prima volta nella tua vita, mi hai nascosto qualcosa."-lo prego.
Si alza dalla sedia e fa avanti e indietro per un po'.
Poi si gira a guardare me successivamente, posa gli occhi su Jack.
"Ti scopi mia figlia?"-gli domanda e io sbianco.
"È mia."-gli risponde semplicemente Jack.
Guarda me per due minuti e poi guarda di nuovo Jack.
"Se le succede qualcosa, ti sparo nelle palle."-lo avverte.
Aspetta..
"Quindi significa che..?"-gli domando.
"Significa che puoi restare, ma ti prego, avvertimi di qualsiasi cosa."-mi chiede e io gli salto addosso come un koala e lo riempio di baci, sotto le risate di Jack.
Mi stacco da mio padre e i due uomini, si scambiano una stretta di mano.
Successivamente, mio padre se n'è va.
STAI LEGGENDO
The best part of me 2.
ChickLitPer Octavia, figlia del mafioso più temuto al mondo, è arrivato il momento di andare all'università. Essendo l'erede della famiglia Bass, i guai non tarderanno ad arrivare. E cosa succederà quando lei, incontrerà l'amore della sua vita? •Scene di s...