3- L'arrivo della nave

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Sarah e la madre aspettarono molte ore.
Il Sole, che all'arrivo al porto spendeva sovrano in cielo, stava già cominciando a dare l'addio a quel giorno.
Ma a Sarah non importava quanto tempo fosse passato, perché era l'emozione a prendere il sopravvento su tutto ciò che la circondava.

E finalmente, Sarah vide da lontano la piccola figura di quella che sicura fosse la nave tanto attesa. Immediatamente svegliò la madre, che per la stanchezza non potè fare altro che addormentarsi.

-Madre, si svegli presto, eccoli, stanno arrivando, sono loro!- esclamò emozionata.
I suoi stessi occhi esprimevano una gioia incontenibile. Finalmente, dopo mesi di lunga assenza, sarebbero di nuovo stati insieme.

La madre, a quelle parole, cercò anche lei di scrutare, con volto felice, la nave all'orizzonte, mentre si avvicinava sempre più.
La nave sbarcò e Sarah aspettava che da essa scendessero le persone più importanti della sua vita.

Il primo a scendere fu Rick, che portava con sè una borsa dall'aspetto pesante. Non appena toccò terra, Sarah gli si catapultò addosso, regalandogli l'abbraccio più affettuoso e caloroso che potesse esistere.
-Rick, finalmente, ci avete messo una vita. Mi sei mancato tanto...- lo strinse Sarah.
La voce profonda e calorosa di Rick sembrava avvolgerla più del suo stesso abbraccio -Anche tu Sarah...

L'abbraccio, che sembrò infinito, si interruppe quando, sullo sfondo della nave, comparve Met.
Così Sarah lasciò l'abbraccio di Rick alla madre, mentre lei pensava a precipitarsi da Met nello stesso modo fatto a Rick, regalandogli un altro lungo abbraccio.

-Bentornato a casa- gli disse Sarah.
-Sì... sono a casa- rispose Met con voce incrinata.
Sarah non riuscì a capire il perché della sua voce, per un attimo, pensò che era solo l'emozione o la lunga assenza che lo aveva portato alla nostalgia.
Ma quando alzò lo sguardo nel bel mezzo dell'abbraccio, capì che non era niente di ciò che aveva pensato.
Il suo volto era realmente triste, anche se cercava di non darlo a vedere. E così, nel momento esatto in cui Sarah voleva chiedergli spiegazioni, arrivarono Rick e la madre, e quest'ultima, abbracciò suo figlio Met con le lacrime agli occhi per la felicità del loro arrivo.

Sarah rimase ad aspettare accanto ai fratelli e alla madre che da quella nave scendesse un'altra persona importante: suo padre.
Il suo sguardo rimase fermo ad attendere.
Tentò di avvicinarsi di più alla nave, cercando di vedere meglio il momento in cui sarebbe sceso il padre, ma sembrava un impresa impossibile con quel via vai di persone che si occupavano dello scaricamento dei materiali delle navi.

A quel punto non poté più trattenersi -Perché nostro padre ci mette tanto? Non è ancora sceso.
Sarah era pronta per correre e salire sulla nave per andargli incontro, quando fu fermata da Rick per un braccio -Aspetta Sarah...

Il suo sguardo però, nel pronunciare quelle parole, era rivolto a terra, come se non avesse il coraggio di guardarla in faccia.
La sua voce, tremò:sembrava potersi spezzare da un momento all'altro.
-Madre... Sarah... noi dobbiamo dirvi una cosa.
Il viso di Rick divenne ancora più cupo, mentre le parole sembravano uscirgli con difficoltà.
Era un impresa impossibile parlare, come se avesse un groppo in gola che non poteva essere mandato giù.

Certe cose non le si vorrebbe mai dire.

Met girò la faccia, nascondendo una smorfia di dolore e rabbia, sentendosi impotente dinanzi a quelle parole che Rick stava per pronunciare...

L'improvvisa verità #Wattys2016 [SOSPESA/IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora