20- Decisioni

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"Un bosco?" Pensò Jim mentre ancora si guardava intorno.

A destra, a qualche metro di distanza da lui, c'era una piccola sorgente dove sgorgava acqua limpida e fresca.

A sinistra, invece, distante qualche metro, Sarah, che appoggiata a un albero, aveva il viso nascosto tra le ginocchia. Attorno a loro, solo maestosi alberi.

Rick e Met non c'erano. Albert invece, era impegnato a occuparsi nel sistemare la legna, anche se fu l'unico ad accorgersi che Jim si era ripreso -Oh Signorino James, per fortuna si è svegliato! Ero molto in pensiero- disse Albert, avvicinandosi a Jim.

-Albert...ma cosa è successo? Dove siamo? Eravamo riusciti ad uscire da quell'incendio ma...poi?- chiese Jim, cercando di scavare nella sua memoria per ricordare.

-Ecco, vede Signorino...- il suo sguardo si abbassò mentre riportava a parole l'accaduto del giorno prima.

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Met scosse il capo mentre Rick, con in braccio Sarah, non riusciva a crederci.

-Hai lasciato nostra madre lì dentro?- domandò a Met, stringendo più a sé Sarah per la rabbia.

-Era morta Rick, non c'era niente che...-

-Maledizione!- urlò Rick stringendo i denti. Sui due calò un silezio che fu interrotto pochi secondi dopo da Albert.

-Signorino James...Signorino James?!- chiamava a gran voce.

Quando si voltarono verso il maggiordomo, Rick e Met videro Jim disteso a terra, privo di sensi.

-Ha la febbre molto alta- proseguì Albert, posando una mano sulla fronte di Jim mentre, preoccupato, notava che respirava a fatica.

-Che cosa dobbiamo fare ora?- chiese Rick, notando Met mentalmente distrutto per tutto ciò che era successo.

A rispondere alla sua domanda fu Albert -Il Signorino James ha detto di andarcene. Se Beta tornasse insieme ad Alfa non saremo in grado di affrontarli...-

-Un momento! Quell'uomo potrebbe ritornare? C'è...c'è anche il suo compagno?- Rick rimase inorridito.
Un sentimento di frustrazione e di paura comparve sul suo volto mentre osservò poi quello di Met, vuoto e addolorato.

Tutto ciò che li circondava era un enorme spazio verde, da cui lontano si intravedeva fumo e cenere, le uniche cose rimasta della loro casa. Nell'aria, invece, un vento freddo, da gelar il sangue nelle vene.

-Con questo freddo il Signorino James potrebbe ammalarsi di più...- aggiunse Albert togliendosi la giacca di dosso per coprire il ragazzo.

-Ma chi siete voi? Perché è successo tutto questo?!- Rick non riusciva ancora a mettere a fuoco la situazione. Aveva ragione, era successo tutto troppo in fretta. In pochi minuti gli eran stato strappato ogni cosa, compreso la loro madre.

-Ascoltate, so che per voi tutto questo può sembrare confuso e improvviso ma credetemi, quando il Signorino James si riprenderà vi spiegheremo ogni cosa. In questo momento dobbiamo solo nasconderci e trovare un posto sicuro per il Signorino James, Mary e anche voi. Quindi vi prego...-

Rick sentì al tatto la pelle di Sarah farsi sempre più fredda. L'uomo aveva ragione, non c'era tempo per le spiegazioni.

-Dove andiamo?- chiese, come rassegnato.

-Ci nasconderemo nel bosco, lì sarà difficile che ci trovino- rispose sicuro Albert

-Allora andiamo- replicò Rick.

Albert coprì meglio Jim e se lo coricò in spalla. Rick seguiva senza forze, con in braccio Sarah, l'uomo che gli sembrò l'unica piccola fiamma di luce da seguire in quell'oscurità senza fine.

L'unico senza speranza e senza vita era Met, che con sguardo vuoto e viso assente seguiva il fratello, mentre le immagini dell'incendio e della madre senza vita si imprimevano nella sua mente con l'unico scopo di tormentarlo per sempre e non cancellarsi mai.

                                            
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-Quindi è questo quello che è successo?- chiese Jim malinconico -Hanno ragione Albert, hanno bisogno di spiegazioni- aggiunse, nel tentativo di alzarsi, bloccato poi dall'uomo.

-Un momento Signorino dove vuole andare? Anche se la febbre è scesa, non è ancora guarito del tutto- disse Albert.

Jim si risedette continuando a guardarsi attorno -Dove sono andati?-

-Sono andati in città per prendere alcune provviste, compresi degli abiti da indossare...per fortuna avevo ancora dei risparmi portati da palazzo- rispose Albert.

Jim solo dopo quelle parole ci fece caso. I suoi vestiti erano tutti sporchi e malridotti per il giorno precedente, mentre quelli di Sarah erano peggio.
Macchiati di sangue, sangue della madre. Sicuramente ogni secondo che l'aveva indosso, quelle orribili immagini gli tornavano alla mente. La ragazza con cui si era scontrato in città e con cui aveva parlato, non era la stessa ragazza che aveva davanti in quel momento. Anche se il viso non le si vedeva, Jim poteva solo immaginarlo, come avrebbe solo potuto immaginare il dolore e la sofferenza che provava.

Il piano organizzato dal perfido re li teneva tutti in scacco.

"Perché...perché ha fatto una cosa simile...padre?!"
Jim digrignò i denti mentre uno strano sentimento di rabbia cresceva nel suo cuore.

L'improvvisa verità #Wattys2016 [SOSPESA/IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora