-Da quel giorno tu hai fatto parte della nostra famiglia. Non ricordavi nulla e nostro padre pensò che fosse giusto darti un nome e delle persone che tu ritenessi speciali attorno a te, perché...- Rick si passò velocemente una mano in faccia -perché eri così piccola, e non sapevamo da dove venissi e cosa fosse successo. Immaginando lo scenario peggiore, abbiamo solo deciso di farti stare con noi- finì così di raccontare Rick alla sorella, mentre gli altri, guardavano assortiti e in silenzio la scena.
-Però- aggiunse Met -per nostro padre era anche giusto trovare la tua famiglia e scoprire le tue origini. Così con l'unico indizio del passato ovvero, quel tuo ciondolo, iniziammo la ricerca.
-Il mio ciondolo?- chiese Sarah, toccandoselo al collo.
-Si- gli rispose Met -Era con te quel giorno che ti trovammo, proprio in questo bosco. Grazie ad alcune fonti, che ci indicarono che quel ciondolo aveva lo stemma del Regno di Ermelia, partimmo per mare, con l'intento di trovare la tua vera famiglia...certo tra il lavoro e altro, era questo di nostra primaria importanza-
Quella frase colpì il cuore di Sarah come una freccia. Sentire parole come "vera famiglia" proprio da suo fratello, la uccideva internamente.
"Loro non sono la mia vera famiglia"
Sarah abbassò lo sguardo, che divenne più triste e addolorato. Non riusciva a reagire a quella situazione, non sapeva che fare.
Si sentiva stringere il petto e bruciare dal dolore immenso che si era venuto a creare.
"Perché?" poteva solo chiedersi. Aveva paura, si sentiva sola, tradita, persa. Tutte quelle informazioni, in una notte sola...
-Sarah- la guardò Met -ecco...-
-Basta...- lo interruppe Rick, cercando di mantenere la calma.
-Ma Rick...- continuò Met
-Ora BASTA!- esplose Rick, con ghigno di rabbia, colpendo con un pugno forte l'albero di fianco lui, facendo scendere il silenzio.
Met lo guardò per un pò in silenzio per poi replicare -Rick dovremmo dirglielo che quella volta al porto di Ermelia nostro padre...-
Rick scattò di colpo e si scaraventò su Met, prendendolo per il colletto e guardandolo dritto in faccia, con occhi pieni di rabbia.
-Se solo proverai ad aggiungere una sola parola, mi dimenticherò che sei mio fratello e ti ritroverai con un pugno dritto sul naso-
Met, lo guardò, il suo viso non scherzava, e stesso lui si accorse di aver detto troppo. Così, senza dire niente, abbassò lo sguardo.
Sarah sapeva che c'era altro da sapere, ma non reagì. Non cercò di saperlo, più che altro, era lei a voler farmare tutti e dimenticare tutto quello che aveva appena sentito. Spaesata e senza forze, Sarah si alzò e si allontanò dai fratelli, Albert e Jim.
-Dove vai?- chiese preoccupato Rick, alzandosi da Met e lasciandogli la presa.
-Faccio solo due passi alla sorgente qui vicino- rispose Sarah con sguardo assente, spento, senza voltarsi.
Rick e Met fecero come per seguirla, ma Jim li fermò -Lasciatela stare, vorrà rimanere un pò da sola per schiarirsi le idee, ha bisogno di tempo per capire meglio la situazione- il ragazzo tossì e Albert si avvicinò a lui porgendogli un pò d'acqua e controllando se la febbre fosse salita.-Sto bene Albert, devo solo riposare un pò- cercò di tranquillizzarlo Jim, sdraiandosi sul giaciglio improvviso fatto da Rick e coprendosi con la giacca datagli da Albert.
Rick e Met frustrati, perché impotenti a quella situazione, si guardarono incerti.
Rick si scostò e si allontanò dalla parte opposta a dove Sarah era andata.
-Dove vai anche tu Rick?- chiese Met
-Che te ne importa!- gli rispose bruscamente Rick, continuando a camminare in silenzio, a testa bassa.
Met, invece, dopo quella risposta, si voltò e iniziò a fissare il fuoco, immergendosi in un mare di pensieri, domandandosi cosa ne sarebbe stato, da adesso in poi, della sua famiglia.
______________
Sarah arrivò alla piccola sorgente e si sedette sul verde prato, ai piedi di un alto albero.
Sola, confusa, tradita e ferita, Sarah cominciò a piangere. Così, in un attimo, tantissime lacrime scendevano una dopo l'altra, rigandogli il volto, senza dar alcun segno di volersi fermare.
Sarah impugnò con la mano destra il ciondolo al collo e il flashback, di dove Met gli confessava come grazie al ciondolo erano arrivati al Regno di Ermelia, si fece largo nei ricordi.
Frustrata e arrabbiata gettò il ciondolo con forza contro un albero e, cadendo al suolo, si aprì di scatto. Sarah per un pò rimase sorpresa, incerta sul cosa dover fare, ma poi si avvicinò e raccogliendolo, vide per la prima volta il contenuto al suo interno.
Da un lato, la foto di una bellissima donna, che teneva in braccio una piccola bambina sorridente. Per un attimo, il pensiero che quella bambina fosse lei, e la donna, la vera madre, le sfiorò la mente. Passò con l'indice la piccola foto posta a sinistra del ciondolo, e poi passo alla parte destra. Solo due incisioni scritte:
M.L di Mary Lastrade.Era tutto vero, mentre il passato, tutta una bugia. Gli occhi ripresero a sgorgar lacrime amare e di dolore mentre Sarah, esaminava da cima a fondo il ciondolo, concentrandosi meglio sull'immagine del retro: un maestoso leone davanti a una bandiera a strisce. Era questo lo stemma.
Eppure, quell'immagine l'aveva vista un migliaio volte e solo ora capiva che cosa stava realmente a significare. Era troppo improvviso. Non si sentiva in grado di affrontare una simile situazione. Non in quello stato, non in quel momento.Poi...qualcosa attirò la sua attenzione. Rumori di passi, nella notte, divennero sempre più vicini.
Il cuore di Sarah sussultò, chi c'era?
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L'improvvisa verità #Wattys2016 [SOSPESA/IN REVISIONE]
AventuraCOPERTINA STUPENDISSIMA DI @AL_HAVEN (GRAZIE SIS) La vita scorre spensierata nella casa di campagna dei Welch abitata da Sarah, i suoi genitori e i suoi due fratelli almeno fino al giorno in cui questa felicità non viene spezzata da una tragedia. Lo...