L'improvvisa verità #Wattys2016 [SOSPESA/IN REVISIONE]

9- L'ultima dei Lastrade

Jim inseguiva senza sosta uno dei due uomini visti prima in strada. Anche se ormai buio, cercava in tutti i modi di non perdere di vista almeno lui, mentre da dietro, molto più lontano, tentava in tutti i modi il povero Albert di stargli al passo.

Una dopo l'altra, passavano le strade, scavalcavano muri, superavano ostacoli, finché, finalmente, l'uomo non finì in un vicolo cieco.
Con le spalle al muro, l'uomo estrasse un coltellino dalla tasca e lo puntò verso Jim, che ansimava per la lunga corsa.

-Qual è il vostro obiettivo questa volta?!- domandò in tono furioso Jim, mentre si avvicinava all'uomo armato.
-Lo sa bene che se la ucciderò ci saranno conseguenze, ma se si mette sulla mia strada non potrò farne a meno- rispose l'uomo con un sorrisetto malizioso sul volto.
Jim, con un urlo di battaglia, andò contro l'uomo che aveva cercato di colpirlo, alzando il coltellino e puntandoglielo contro. Ma il ragazzo, prontamente, con un pugno sinistro colpì l'uomo e, con la mano destra, in una frazione di secondo, prese per il polso la mano che teneva il coltello. La strinse così forte che, con un piccolo gemito di dolore, la vittima non poté fare altro che far cadere il coltellino, mentre Jim, con sguardo minaccioso e spaventoso, immobilizzava l'uomo.
Lo prese per il colletto della camicia e lo spinse con le spalle al muro, guardandolo con espressione di rabbia -Ora mi dirai tutto, su parla!- lo minacciò.

Una leggera pioggerella che aveva accompagnato il ragazzo per un breve tragitto, finì col divenire un fitto e incessabile acquazzone.
La pioggia continuava a battere sul viso dei due, indifferenti a quello spettacolo.
E mentre Jim, con lo sguardo ancora più furioso, accentuato da quella pioggia, guardava l'uomo, Albert li raggiunse.
Rimanendo a debita distanza, osservava la scena -Signorino James, la prego...- mormorava.
-Quest'uomo mi deve delle risposte, parla! Dev'essere qualcosa di davvero importante se per completare questa missione siete stati mandati voi due, soprannominati: Alfa e Beta, i migliori nel vostro campo- a quelle parole pronunciate, Jim strinse di più la presa, premendo di più sulla vittima che, bloccata al muro, non poteva fare molto se non parlare a stento.

Jim, anche se non lo sembrava, era un ragazzo fortissimo, dovuto al fatto che sin da bambino aveva imparato dai migliori le tecniche di combattimento più difficili.
-Esattamente, la nostra missione è stata classificata come la più importante, grazie a questa, il futuro del nostro capo può ritenersi al sicuro. Ma devo ringraziare voi, se non ci fossimo accorti della vostra presenza, non ci avreste mai condotto dal nostro bersaglio- sogghignò l'uomo.
-Ma di che parli?- domandò a denti stretti Jim.
-Ancora non l'avete capito? Mentre io sono qui, il mio compagno, Beta, sta completando da solo la missione affidataci- aggiunse Alfa, guardando con sguardo di sfida gli occhi del ragazzo, così neri e così intensi, da sembrare di poter risucchiare il mondo intero.
-E sentiamo, qual è questa vostra missione?- domandò ancora una volta Jim, alzando il volume della voce.
-Uccidere l'ultima dei Lastrade.

A quelle parole, un fulmine spaccò il cielo a metà, mentre Alfa rideva a gran voce. Jim ne rimase allibito e ribollì di rabbia per essere stato tanto stupido da non averlo capito prima. Colpì con un pugno veloce Alfa, che immediatamente perse i sensi e cadde a peso morto a terra.
Velocemente, Jim superò Albert e riprese a correre più in fretta che poté.

-Albert sbrigati!- urlò, mentre il suo respiro affannato si vedeva nell'aria gelida che ricopriva la città.
-Dove stiamo andando Signorino?- gridò a sua volta Albert, mentre riprendeva nuovamente a correre, sperando che il suo ormai vecchio corpo reggesse una simile situazione.
-A salvare Sarah- gli rispose con determinazione Jim, mentre un altro fulmine squarciava il cielo, accompagnato da un tuono potentissimo.