15- Nuvola di fumo

306 16 2
                                    

Lo susseguirsi delle case, poste ai margini della strada, cominciarono a diradarsi quando Jim, avvicinandosi alla meta, notava che la lunga strada finiva per dare spazio all'aperta campagna, dove non molto lontano, sulla sinistra, si apriva un fitto e tetro bosco.

Ma Jim, non perdeva d'occhio l'enorme nuvola di fumo che, in mezzo a quella tempesta, continuava a crescere. E ciò non gli permise di stare attento a dove andava, finendo col cadere, inevitabilmente, in una pozzanghera, creatasi dalla pioggia incessante.
Il ragazzo, senza accorgersene, si ritrovò disteso a terra, ricoperto di fango. Mentre rialzava la testa, sporcatasi anch'essa, ansimando e senza più forze, guardò davanti a sé quello che, a pochi metri di distanza, era un inferno di fuoco.
Le fiamme divampavano e, innalzandosi al cielo, dimostravano quanto la pioggia gli facesse un baffo. Non credeva ai suoi occhi e, per una attimo, Jim ebbe paura di quello che vide e ne rimase pietrificato.

Fu la voce di Albert a riportarlo alla realtà -Signorino James, sta bene?!- chiese in preda al panico il maggiordomo.
Ma lui, senza rispondere, ricordando la sua missione, si alzò velocemente e, ritrovando una forza che non aveva, riprese a correre.
Albert, preoccupato per quello che sarebbe successo, continuò a seguire il ragazzo.
Continuando a correre verso le fiamme, Jim, senza fermarsi, si accorse di quello che capitava accanto a una delle finestre, ormai in frantumi, fuori casa: un ragazzo, dai capelli rossi, era a terra e continuava a incassare, uno dopo l'altro, i pugni inflittagli da Beta che, sopra di lui, con un viso da pazzo omicida, se la rideva.
Rick, senza forze, cercava per lo più di proteggersi con le braccia che continuavano a fare uno scudo inutile a quello che era uno scontro a senso unico.
A circondarli erano infiniti frammenti di vetro che continuavano a ferire entrambi.
-Albert, pensa a Beta e salva quel ragazzo, io entro in casa!- ordinò Jim, riconoscendo, di sfuggita, l'uomo dalla lunga cicatrice.
-No, Signorino James, è pericoloso!- urlò Albert, ma Jim, senza ascoltare quello che gli veniva detto, entrò nella casa di fiamme.

Albert si arrestò, fissando la porta dove Jim era sparito -stia attento Signorino...- ma questa volta lo disse a voce bassa e, anche se era sicuro che non avesse sentito quelle parole di attenzione, Albert sapeva di quanto Jim fosse forte e coraggioso e ciò lo indusse a fidarsi del suo ritorno. 
Nel frattempo, si diresse nella direzione dello scontro, pronto per porgli fine.

L'improvvisa verità #Wattys2016 [SOSPESA/IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora