6.

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Lowell arrivò quella sera con un enorme mazzo di rose e un altrettanto enorme sorriso sulle labbra.

Gli venne presentato da un Harry molto orgoglioso e dovette riconoscere che era davvero un bel ragazzo.

Alto, biondo, muscoloso e perfettamente elegante sia negli abiti che indossava sia nel suo comportamento.

La sua parlata era sciolta e disinvolta e dimostrava di aver frequentato scuole prestigiose e di avere una notevole cultura.

Louis lo odiò subito e lo odiò ancor di più quando iniziò a lasciare carezze affettuose sui ricci di Harry.

Resistette fino a metà cena, poi la rabbia, quella rabbia che aveva trattenuto per troppo tempo, esplose.

Il pretesto fu un bacio che Lowell lasciò delicatamente sulle labbra di Harry, un bacio che a Louis bruciò più del fuoco vivo.

Posò rumorosamente le posate nel piatto e sbottò:

" Devi proprio baciarlo davanti a tutti? "

Lowell, ignaro di tutto quello che c'era dietro, replicò candidamente:

" Sei forse geloso?"

Louis non ci vide più e urlò:

" Sì, perché io lo amo! "

Un silenzio attonito calò sulla stanza e Harry, incredulo, mormorò:

" Ma sei mio fratello...."

" No, non sono tuo fratello! " gridò Louis " Nemmeno Arthur lo è e Jay e Mark non sono i tuoi veri genitori. Papà ti ha trovato in un bosco da neonato. Tua madre era scappata dal campo di prigionia inglese con te in braccio ed è morta nella fuga! "

Harry, con gli occhi lucidi, si voltò verso quelli che aveva sempre considerato genitori e chiese:

" È vero?"

Mark chinò gli occhi per un istante, poi li sollevò e ammise:

" Sì, è vero, ma noi ti abbiamo sempre considerato nostro figlio e Louis e Arthur ti...."

" No " lo interruppe Louis " io lo amo e così anche Arthur..."

Jay si mise le mani sul volto, Mark si accasciò su se stesso e Lowell rimase immobile come una statua di sale.

Harry si alzò di scatto facendo cadere la sedia a terra, corse in camera sua, prese dal cassetto la collana con la farfalla e si precipitò fuori da casa.

Nessuno tentò di fermarlo perché tutti capivano bene il suo stato d'animo e sapevano cosa stava provando.

Lowell si alzò in piedi e disse atono:

" Dunque è il figlio di un galeotto..."

Louis si mise in piedi pronto a colpirlo, ma Arthur lo fermò in tempo e gli fece cenno di lasciar perdere.

Lowell se ne andò quindi scuotendo la testa e nella casa calò nuovamente il silenzio.

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