14.

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Padre Lucas, dato che era molto conosciuto e rispettato da tutti, fu il primo ad andare a trovare Arthur in carcere e, quando tornò, informò Louis e Harry della situazione.

" Il ragazzo sta bene " disse sedendosi al tavolo della cucina " ma non posso nascondervi che la sua posizione non è certo delle migliori "

" In che senso? " chiese stupidamente Louis.

" Nel senso che non è un cittadino inglese, ma un immigrato australiano con un permesso di lavoro temporaneo. La giustizia di questo paese non vede di buon occhio gli immigrati, soprattutto quando commettono dei reati " rispose il prete.

" E quindi? " domandò Harry agitato e preoccupato.

" Non vi racconterò una bugia. Rischia almeno dieci anni di lavori forzati e, nella più fortunata delle ipotesi, verrà rispedito in Australia come galeotto "

" Ma quel campo è l'Inferno ! " protestò Louis alzandosi in piedi furioso.

" Tuo fratello ha commesso un crimine, Louis " spiegò pazientemente il prete " e non possiamo fare nulla per dimostrare il contrario...l'hanno colto con le mani nel sacco "

" Possiamo almeno andare a trovarlo? " chiese Harry.

" Non subito " rispose Lucas " mi hanno detto le guardie che devono passare almeno dieci giorni..."

" E pensare che avevo appena scritto a mamma e a papà che stavamo tutti bene ! " si disperò Louis.

" Comunque io posso andare a trovarlo " lo rassicurò il prete " a noi religiosi è concesso farlo e cercherò di aiutarlo per quanto mi è possibile ! "

Nei giorni successivi, infatti, padre Lucas si recò costantemente a trovarlo, ma, più passava il tempo, più lo trovava dimagrito ed indebolito.

Fu quando lo sentì tossire la prima volta e respirare a fatica che si accorse che qualcosa non andava.

Con un escamotage degno di una spia, riuscì a farlo visitare da un medico e la diagnosi fu pesante come un macigno...tubercolosi, una malattia che non perdonava.

Data la situazione fisica del detenuto, riuscì ad ottenere il permesso di visita da parte dei fratelli e così, dopo più di venti giorni dal suo arresto, Louis e Harry poterono andare a trovarlo in carcere, ovviamente separatamente.

Il primo a farlo fu Louis e, quando si trovò davanti Arthur, inorridì, perché chi aveva di fronte non era il ragazzo forte e robusto che aveva sempre conosciuto, ma un fantasma, uno spettro...

Gli occhi gli si riempirono di lacrime e, pur non volendolo, scoppiò a piangere come un bambino.

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