Australia

23.

Dopo aver comprato per sè un cono al cioccolato e per Harry uno alla fragola, Louis si sentì inspiegabilmente un po' più tranquillo, se non altro perché doveva mangiare e poteva, almeno per un po', evitare di parlare.

Harry, però, non era dello stesso avviso e gli chiese:

" Sei sicuro di volermi sposare? Non è una bazzecola il matrimonio..."

Louis deglutì un paio di volte e rispose:

" Credevo che avessi capito che ti amo. Ti amavo prima e ti amo anche adesso, nonostante nella tua pancia ci sia il figlio di mio fratello "

" Non sei così duro e insensibile come vuoi far credere, tu sei buono..."

Louis rise amaramente e scosse la testa:

" Non è vero, ti odio per essere andato a letto con Arthur, ti odio per avergli dato la tua prima volta e so che è sbagliato perché lui è morto, ma odio un po' anche lui per averti chiesto di farlo "

Harry si fermò, gli appoggiò una mano sul braccio e disse:

" Non dovresti odiare Arthur...qualsiasi cosa abbia fatto, qualsiasi sbaglio abbia commesso, ha pagato duramente, ha pagato con la vita, una vita ancora troppo giovane. Non era cattivo, solo che è stato sprovveduto e io mi rammarico ogni giorno di non essermi accorto che tutti quei soldi che portava a casa non erano puliti..."

" Non potevamo farci nulla " lo confortò Louis " ci fidavamo di lui e a nessuno è venuto il dubbio che fosse capitato in un brutto giro.
Comunque, nonostante quello che ho detto, mi manca tanto, davvero tanto..."

" Chissà mamma....chissà Jay e Mark...." sussurrò Harry triste, sperando che il ragazzo dagli occhi blu non si fosse accorto del suo sbaglio.

Louis, però, se ne era accorto eccome e mormorò:

" Padre Lucas mi ha raccontato dei tuoi veri genitori. Sei figlio di un conte....ora mi spiego perché sei così bello ed elegante nel comportamento "

Harry spalancò gli occhioni e scoppiò a ridere.

" Sono tale e quale sei tu...ci hanno cresciuto le stesse persone ed è a loro che io devo tutto, anche se i miei poveri genitori hanno pagato per colpe che non hanno mai commesso "

Louis finì in fretta e furia il suo cono, prese con una mano appiccicaticcia di gelato le dita di Harry e farfugliò:

" Sposami, Harry, io non voglio che tu venga additato come un poco di buono...."

Il riccio sapeva che forse era sbagliato e che non amava Louis come avrebbe dovuto, ma accettò comunque, più per suo figlio che per se stesso.