Cinque anni dopo" Papà! Papà! Passa a me la palla, non a Arthur! " gridò un bimbetto di quattro anni con capelli lisci come spaghetti e penetranti occhi verdi.
" No, No! A me, papà, a me! " urlò un altro bambino identico al primo in tutto e per tutto.
" Certo che i maschi, papà, sono proprio stupidì " cinguettò Sophia osservando i fratelli giocare a calcio con Louis.
" Non tutti, dai " sussurrò Harry, accarezzandole le lunghe trecce di capelli neri " Fritz e Arthur sono delle pesti, ma ti adorano e poi ci sono io e papà Louis, che stravede per te "
Sophia sorrise in modo dolce e si sporse verso il padre mormorando:
" Papà Louis mi ha detto che io sono la sua principessa, ma di non dirlo a nessuno "
" Come? " esclamò un uomo avvicinandosi con fare triste " Non eri la principessa del nonno? "
Sophia spalancò gli occhioni verdi e ridacchiò divertita.
" Ma non era la principessa della nonna? " chiese Jay, arrivando con un grande vassoio di panini imbottiti.
" No, lei era la principessa di Lucas, vero, tesoro? " domandò il prete, gesticolando furiosamente.
" E non bisogna dimenticare lo zio George, che ha preparato la torta di compleanno più bella del mondo! " esclamò l'anziano indicando una crostata tutta storta appoggiata sul tavolo.
Sophia si alzò dal prato su cui era seduta e corse ad abbracciare uno per uno tutto i presenti, dicendo che lei era la principessa di tutti.
Era il suo settimo compleanno e lo stavano festeggiando nel grande giardino della casa di Harry e Louis, con amici e parenti.
La bambina era felicissima e continuava a ringraziare per i regali ricevuti.
" Cosa sta succedendo qui? " disse Louis comparendo con i due figli al seguito " Ho sentito che c'è una principessa che compie gli anni..."
Sophia sorrise dolcemente, ma venne travolta dall'abbraccio dei fratelli che la stritolarono letteralmente.
" Lei è solo nostra " bofonchiò Arthur.
" Di nessun altro " ribadì Fritz serio.
" Guardate che bei panini ha preparato nonna Jay! " esclamò Harry, indicando il tavolo.
I due gemelli si staccarono subito dalla sorella e corsero a mangiare, dimostrando, ancora una volta, il loro proverbiale appetito.
" Grazie, papà, per avermi salvato " sospirò Sophia facendo ridere tutti.
" Non ti ho ancora dato il mio regalo " disse Louis estraendo dalla tasca dei pantaloni una scatolina di velluto blu.
" Ma tu e papà mi avete già regalato la casa delle bambole " mormorò la bambina, avvicinandosi comunque al padre.
" Ma questo è solo mio, per la mia unica e speciale principessa " sussurrò Louis, aprendo la scatoletta ed estraendo una sottile catenina d'oro con attaccata una piccola corona.
La agganciò al collo della figlia, le baciò la fronte e disse:
" Ti voglio bene, tesoro, ti voglio bene tantissimo "
" Anche io, papà " sussurrò Sophia gettandogli le braccia al collo e facendosi stringere.
Harry osservò la scena e una lacrima gli scese sulla guancia.
Lui e Louis avevano avuto i gemelli quattro anni prima, ma suo marito non aveva mai fatto differenza fra i suoi veri figli e Sophia, anzi, la bambina era sempre al centro dei suoi pensieri e di questo gli era infinitamente grato.
Sorrise felice e volse gli occhi al cielo, ringraziando, come sempre, i suoi genitori e Arthur che, con la loro silenziosa presenza, proteggevano tutti loro nel lungo cammino della vita.
Grazie a tutti per aver seguito questa storia!
Domani inizierò a pubblicare "La mummia".❤️
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Australia
FanfictionAustralia, 1850 Mark Tomlinson ha due figli di pochi anni, Louis e Arthur, ma, un giorno, in un bosco, incontra una donna morente che gli affida il suo unico figlio, Harry. Da allora il bimbo cresce nella sua famiglia, convinto di essere un Tomlinso...