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Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, Harry si trovò sempre più circondato da Louis e dal suo amore incondizionato.

Louis gli risparmiava qualsiasi sforzo, Louis lo aiutava in tutto e per tutto e Louis, soprattutto, ogni sera, dal lavoro gli portava un piccolo dono.

A volte un frutto più bello del consueto, altre un dolce, altre ancora un vestitino per il bimbo e il più delle volte una rosa rossa, di quelle più costose, di quelle che vendevano i fioristi più rinomati di Londra.

Una sera, di fronte all'ennesimo dolce, Harry disse:

" Louis....io apprezzo tutto ciò che fai per me, tutti questi regali, ma...ma stai spendendo davvero troppo...."

Louis divenne rosso sulle guance e sussurrò:

" Ho smesso di fumare e i soldi che spendevo in sigarette li uso per comprarti regali. Ho calcolato tutto.
Io ho smesso perché il fumo fa male a te e anche al bambino..."

Harry rimase senza parole, il suo cuore mancò qualche battito e gli occhi si velarono di lacrime.

Cosa aveva fatto per meritare un simile ragazzo?

Un ragazzo che, nonostante lo amasse, non aveva mai preteso nulla e non l'aveva mai nemmeno sfiorato con un dito...

Prese un respiro profondo e lo osservò da sotto il ventaglio delle ciglia.

I suoi pantaloni erano consumati da quanto erano stati lavati e le sue povere scarpe avevano buchi nella suola....

Scosse la testa, tese un braccio e gli accarezzò i capelli.

" Voglio che usi quei soldi per comprarti un paio di scarpe nuove e dei pantaloni "

Louis spostò la testa per essere accarezzato ancora e borbottò:

" Credevo ti piacessero i regali..."

" Mi piacciono " sussurrò Harry " e ti ringrazio, ma sarebbe un regalo fantastico per me se tu ti comprassi quelle cose. Ne hai bisogno "

Louis annuì seppur controvoglia e accettò la metà del dolce che gli tese il riccio.

Quest'ultimo, ad un certo punto, si portò una mano sulla pancia e sbuffò:

" Oggi scalcia come un matto "

Louis lo guardò indeciso e chiese:

" Posso sentire? "

Harry non esitò nemmeno un istante, si sollevò la camicia, gli prese una mano e la posò sulla pancia.

Louis, impacciato e imbarazzato, iniziò a muovere le dita e si aprì in un meraviglioso sorriso quando sentì un calcio.

Senza sapere il perché cominciò a cantare una dolce melodia e il bambino, inspiegabilmente, si tranquillizzò.

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